I capolavori delle Cicladi

Scultura delle cicladi
03/02/2006
Per la prima volta in Italia, una esposizione raccoglie e presenta una selezione di quaranta opere da considerare, nel loro splendore e nella loro rarità, tra le prime espressioni artistiche e figurative dell’intera civiltà occidentale.
“Cicladi: capolavori di una civiltà Egea” è la terza esposizione promossa dai Musei Capitolini con la storia e la cultura greca dopo le mostre:“Sulle rotte di Omero. Il Mediterraneo Orientale, Cipro, Dodecaneso e Creta dal XVI al VI secolo a.C.” del 2001 e “Riflessi di Bisanzio. Capolavori d’arte dal XV al XVIII secolo dal Museo Bizantino e Cristiano di Atene” del 2003. La realizzazione dell’evento è stato possibile grazie alla generosità della Fondazione N.P.Goulandris del Museo d’Arte Cicladica di Atene e dal Museo Archeologico Nazionale di Atene, Nikolaos Kaltsas, che hanno favorito il prestito di alcune opere di inestimabile valore storico ed artistico appartenenti alle collezioni dei due prestigiosi Musei Ateniesi.
Nel periodo neolitico ed neolitico (3200-2000 avanti Cristo), le isole Cicladi, cuore pulsante del mare Egeo tra la Grecia continentale e l’Europa, la costa dell’Asia Minore e, oltre l’isola di Creta, le coste del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale, sono caratterizzate da una fiorente cultura che si sviluppa grazie al commercio sul mare di preziose materie prime quali l’ossidiana di Milo, il rame di Sifno e Paro, il marmo cristallino di Paro e Nasso. Proprio l’abbondanza del marmo spinge gli artisti del quarto e del terzo millennio avanti Cristo a scolpire figure umane o idoli legati alle concezioni religiose, deposti insieme a splendide ceramiche nelle sepolture come corredo dei defunti.
In mostra immagini femminili e maschili di primitiva bellezza. Nude, con le braccia serrate al petto. Le superfici lisce e tondeggianti del corpo umano sono appena segnate dal rilievo del naso, del seno o dalla linea incisa che caratterizza il sesso femminile, una scultura che anticipa, a distanza di secoli, la splendida fioritura della scultura greca arcaica.
Cicladi: capolavori di una civiltà Egea
Fino al 26 febbraio 2006
Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sala degli Orazi e Curiazi
Orari dal martedì alla domenica ore 9.00 - 20.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Lunedì chiuso
Biglietti biglietto integrato Museo e Mostre: 8.00 euro intero, 6.00 euro ridotto, gratuito per le categorie previste nella tariffazione vigente
Catalogo Orion – Graphic Design & Printing Solution
Info tel. 06 82059127
“Cicladi: capolavori di una civiltà Egea” è la terza esposizione promossa dai Musei Capitolini con la storia e la cultura greca dopo le mostre:“Sulle rotte di Omero. Il Mediterraneo Orientale, Cipro, Dodecaneso e Creta dal XVI al VI secolo a.C.” del 2001 e “Riflessi di Bisanzio. Capolavori d’arte dal XV al XVIII secolo dal Museo Bizantino e Cristiano di Atene” del 2003. La realizzazione dell’evento è stato possibile grazie alla generosità della Fondazione N.P.Goulandris del Museo d’Arte Cicladica di Atene e dal Museo Archeologico Nazionale di Atene, Nikolaos Kaltsas, che hanno favorito il prestito di alcune opere di inestimabile valore storico ed artistico appartenenti alle collezioni dei due prestigiosi Musei Ateniesi.
Nel periodo neolitico ed neolitico (3200-2000 avanti Cristo), le isole Cicladi, cuore pulsante del mare Egeo tra la Grecia continentale e l’Europa, la costa dell’Asia Minore e, oltre l’isola di Creta, le coste del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale, sono caratterizzate da una fiorente cultura che si sviluppa grazie al commercio sul mare di preziose materie prime quali l’ossidiana di Milo, il rame di Sifno e Paro, il marmo cristallino di Paro e Nasso. Proprio l’abbondanza del marmo spinge gli artisti del quarto e del terzo millennio avanti Cristo a scolpire figure umane o idoli legati alle concezioni religiose, deposti insieme a splendide ceramiche nelle sepolture come corredo dei defunti.
In mostra immagini femminili e maschili di primitiva bellezza. Nude, con le braccia serrate al petto. Le superfici lisce e tondeggianti del corpo umano sono appena segnate dal rilievo del naso, del seno o dalla linea incisa che caratterizza il sesso femminile, una scultura che anticipa, a distanza di secoli, la splendida fioritura della scultura greca arcaica.
Cicladi: capolavori di una civiltà Egea
Fino al 26 febbraio 2006
Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sala degli Orazi e Curiazi
Orari dal martedì alla domenica ore 9.00 - 20.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Lunedì chiuso
Biglietti biglietto integrato Museo e Mostre: 8.00 euro intero, 6.00 euro ridotto, gratuito per le categorie previste nella tariffazione vigente
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