New York Renaissance
New York
26/02/2004
"Milano rende omaggio alla città di New York" è il sottotitolo della mostra che si è inaugurata il 21 marzo a Palazzo Reale, sorta di celebrazione della città statunitense, che dagli anni '50 ad oggi ha saputo essere per molti aspetti il capoluogo dell'arte mondiale. Novantatre opere, tutte provenienti dalla collezione permanente del Whitney Museum of American Art di New York e per la maggior parte mai esposte in Italia, per raccontare l'evoluzione dell'arte americana a partire dal secondo dopoguerra, dall'incredibile fermento degli anni '50 e '60, quando New York sembravo essere il luogo dove tutto era possibile e tutto prendeva inizio, alle nuove, più frammentate, esperienze artistiche degli ultimi anni. Un percorso, quello studiato dai due curatori della mostra, Carla Prather e Lawrence R. Rinder, che raccoglie artisti famosissimi (da Hopper, a Warhol, a Basquiat) ed altri meno noti (almeno ad un pubblico non specializzato), come Leon Golub, Peter Halley o Gary Simmons.
Le opere sono disposte secondo un ordine a grandi linee cronologico, anche se nelle prime sale sono accostate opere appartenenti a periodi leggermente diversi: dai mobiles di Alexander Calder alle tele astratte di Frank Stella, dal realismo di Edward Hopper allo stile informale di Milton Avery. Nel fermento del dopoguerra le forme di rappresentazione tradizionali non sono più applicabili alla nuova realtà sociale o artistica; proprio a New York alcuni artisti sperimentano nuove modalità espressive: è il movimento che sarà chiamato "Scuola di New York" o Espressionismo Astratto, che accomuna sia l'esito segnico del dripping di Pollock che le grandi tele monocrome di Rotchko.
All'interno della mostra grande spazio è dedicato alla grande esplosione della Pop Art, che raccoglie in una sala alcuni degli esiti più noti e più riconoscibili, al punto da essere diventati dei simboli, dell'arte e della cultura americana degli anni '60. Dai precursori, come Jasper Johns (è suo il dipinto "Three Flags", del 1958, che è anche l'immagine scelta dai curatori per presentare l'esposizione milanese) e Rauschenberg, si passa ad artisti come Warhol, Lichtenstein o Claes Oldenburg, le cui "sculture morbide" sono uno degli esiti più intelligenti ed ironici della Pop Art. Ma l'ubriacatura gioiosa, irriverente ed ironica della Pop Art non poteva durare, e presto nuove esigenze di maggior rigore e maggior semplicità si fanno sentire, espresse da artisti come Frank Stella, Robert Mangold, Bruce Naumann, Agnes Martin o Joel Shapiro, aderenti o comunque vicini a quella corrente che viene definita Minimal Art. Se gli anni '80 sono caratterizzati da una pluralità di tendenze, è indubbio tuttavia che uno degli esiti più noti e rappresentativi della cultura artistica di quegli anni sia l'irriverenza iconoclasta del graffitismo di Basquiat e Keith Haring, che tuttavia sono presenti in mostra con una sola opera a testa.
Le ultime sale sono dedicate infine alle più recenti tendenze dell'arte americana, caratterizzate soprattutto da un marcato individualismo: rifiutando etichette e manifesti programmatici, gli artisti contemporanei preferiscono adattare di volta in volta lo stile ed i mezzi espressivi al soggetto o all'esigenza creativa. Potrà forse stupire il visitatore ritrovare in queste ultime sale di nuovo i nomi di artisti come Jasper Johns o Louise Bourgoise, ma non si deve dimenticare che fra gli intenti dei curatori c'è stato anche quello di mostrare come artisti appartenenti a generazioni passate possano essere ancora attuali e stimolanti, contemporanei a tutti gli effetti.
New York Renaissance. Dal Whitney Museum of American Art
Milano, Palazzo Reale
dal 21 marzo all’15 settembre
Orari: lunedì chiuso, martedì, mercoledì e domenica 9.30-20, giovedì, venerdì e sabato 9.30-23 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Ingresso intero 9 €, ridotto 8 €, scuole 4 € comprensivo di audioguida
Informazioni e prenotazioni individuali: tel. 02 54916
Prenotazione obbligatoria per gruppi, scuole e visite guidate: Ad Artem s.r.l. 02/6597728, Ellesse Promo 06/70306080
Prenotazioni percorso didattico: tel. 02.860649, fax. 02.877415
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