I capolavori del Guggenheim
Guggenheim
22/03/2005
Un chilometro di visitatori in coda per l’inaugurazione ha ben anticipato l’enorme successo dell’evento artistico della primavera romana: 83 capolavori da Renoir a Warhol, fra i più importanti della storia del Novecento, provenienti dalle collezioni del Solomon R. Guggenheim Museum di New York e della Peggy Guggenheim Collection di Venezia, esposti fino al 5 giugno alle Scuderie del Quirinale a Roma, quale parte significativa delle opere che il filantropo americano Solomon Guggenheim e la brillante nipote Peggy cercarono e acquistarono nel corso di una vita, contornandosi di artisti e intenditori.
L'attuale raccolta deve la sua ricchezza alle molteplici collezioni private che vi sono confluite, grazie ai vari direttori e curatori. La collezione offre una straordinaria panoramica sull’evoluzione del collezionismo privato nel Novecento che, a differenza delle istituzioni pubbliche, ha potuto rischiare di sostenere artisti radicali e innovativi per la propria epoca, ma ancora poco noti.
La mostra delle Scuderie propone un esclusivo viaggio attraverso le correnti artistiche dalla fine del diciannovesimo secolo fino ad oggi: Claude Monet, Edouard Manet, Georges Braque, Henri Matisse, Pablo Picasso, Vasily Kandinsky, Robert Delaunay, Piet Mondrian, Fernand Léger, Joan Miró, Jackson Pollock, Marc Rothko, Andy Warhol sono fra gli oltre cinquanta autori rappresentati. Si spazia dal tormentato simbolismo psicologico di Van Gogh alle pennellate rarefatte di Monet, fino all’evoluzione verso l’astrattismo delle opere di Kandinsky (tra i meglio rappresentati dell’intera raccolta), ai gioielli futuristi della raccolta veneziana, alla pop art americana di Warhol.
Gli anni Trenta segnano la metamorfosi della collezione privata in museo pubblico. Dal sogno iniziale di creare una collezione internazionale da donare al Metropolitan Museum of Art, Solomon Guggenheim decise negli anni di costruire un museo, spinto anche dalla mancanza di spazio nell’appartamento al Plaza Hotel. Nel 1937 creò la Fondazione che avrebbe avuto lo scopo di esibire pubblicamente e conservare le sue opere d’arte, poi nel 1939 inaugurò il Museum of Non-Objective painting, in un ex salone automobilistico sulla East 54th Steet di New York.
Le successive aggiunte di collezioni private, come quelle di Peggy Guggenheim, Justin K. Tannhauser, Karl Nierendorf o Giuseppe Panza di Biumo, hanno permesso l’evoluzione da un museo dedicato esclusivamente all’arte non oggettiva a un più vasto e poliedrico museo.
Capolavori del Guggenheim. Il grande collezionismo da Renoir a Warhol
Scuderie del Quirinale, Roma - Via XXIV Maggio 16.
Dal 3 marzo al 5 giugno 2005.
Orari. Lun - giov: 10.00 – 20.00; ven - sab: 10.00 – 22.30; domenica: 10.00 – 21.00.
Catalogo edito dalla Guggenheim Foundation, a cura di Enzo Siciliano.
Info e prenotazioni: 06.39967500, www.scuderiequirinale.c2i.it
L'attuale raccolta deve la sua ricchezza alle molteplici collezioni private che vi sono confluite, grazie ai vari direttori e curatori. La collezione offre una straordinaria panoramica sull’evoluzione del collezionismo privato nel Novecento che, a differenza delle istituzioni pubbliche, ha potuto rischiare di sostenere artisti radicali e innovativi per la propria epoca, ma ancora poco noti.
La mostra delle Scuderie propone un esclusivo viaggio attraverso le correnti artistiche dalla fine del diciannovesimo secolo fino ad oggi: Claude Monet, Edouard Manet, Georges Braque, Henri Matisse, Pablo Picasso, Vasily Kandinsky, Robert Delaunay, Piet Mondrian, Fernand Léger, Joan Miró, Jackson Pollock, Marc Rothko, Andy Warhol sono fra gli oltre cinquanta autori rappresentati. Si spazia dal tormentato simbolismo psicologico di Van Gogh alle pennellate rarefatte di Monet, fino all’evoluzione verso l’astrattismo delle opere di Kandinsky (tra i meglio rappresentati dell’intera raccolta), ai gioielli futuristi della raccolta veneziana, alla pop art americana di Warhol.
Gli anni Trenta segnano la metamorfosi della collezione privata in museo pubblico. Dal sogno iniziale di creare una collezione internazionale da donare al Metropolitan Museum of Art, Solomon Guggenheim decise negli anni di costruire un museo, spinto anche dalla mancanza di spazio nell’appartamento al Plaza Hotel. Nel 1937 creò la Fondazione che avrebbe avuto lo scopo di esibire pubblicamente e conservare le sue opere d’arte, poi nel 1939 inaugurò il Museum of Non-Objective painting, in un ex salone automobilistico sulla East 54th Steet di New York.
Le successive aggiunte di collezioni private, come quelle di Peggy Guggenheim, Justin K. Tannhauser, Karl Nierendorf o Giuseppe Panza di Biumo, hanno permesso l’evoluzione da un museo dedicato esclusivamente all’arte non oggettiva a un più vasto e poliedrico museo.
Capolavori del Guggenheim. Il grande collezionismo da Renoir a Warhol
Scuderie del Quirinale, Roma - Via XXIV Maggio 16.
Dal 3 marzo al 5 giugno 2005.
Orari. Lun - giov: 10.00 – 20.00; ven - sab: 10.00 – 22.30; domenica: 10.00 – 21.00.
Catalogo edito dalla Guggenheim Foundation, a cura di Enzo Siciliano.
Info e prenotazioni: 06.39967500, www.scuderiequirinale.c2i.it
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