Dal 24 luglio al 14 ottobre
Vicenza-Mosca A/R. Al Museo Puškin Canaletto e la pittura veneta
Francesco Zuccarelli, Veduta ideale di Vicenza con celebrazione allegorica di Andrea Palladio, 1760-1770, Olio su tela, 239.5 x 151.5 cm | Courtesy of Intesa Sanpaolo
Samantha De Martin
24/07/2018
Vicenza - Scorci veronesi e paesaggi in riva al lago, elefanti e ciarlatani, ma anche una veduta ideale con tanto di celebrazione allegorica di Andrea Palladio.
Da Vicenza alla Russia corre un fil rouge tracciato dai grandi maestri veneti del XVIII secolo, composto da capolavori tra i quali nove opere dalla Collezione Intesa Sanpaolo custodite presso le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, sede del Polo Museale del Gruppo, il cui prestito si aggiunge al sostegno della mostra.
Da Tiepolo a Canaletto e Guardi è il titolo del percorso patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Mosca, che dal 24 luglio al 14 ottobre porterà nell’antica terra degli zar importanti pezzi del Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza e dello stesso Museo Statale delle Arti Figurative Puškin di Mosca.
“Lo sviluppo della collaborazione con il Museo Puškin arricchisce ulteriormente la storia della presenza di Intesa Sanpaolo nella Federazione Russa, intrecciando economia e arte, business e cultura - ha commentato Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia -. Sono convinto che le sinergie che ne originano siano un'opportunità preziosa per far conoscere il patrimonio culturale e i capolavori dei due Paesi, rendendoli più vicini e coesi. Oggi rendiamo disponibili a Mosca i capolavori delle nostre Gallerie d’Italia di Vicenza nella speranza di incoraggiare i visitatori a un prossimo viaggio in Italia e in particolare nei nostri tre musei a Milano, Napoli e Vicenza dove parte della nostra collezione di opere d’arte è esposta nei palazzi storici una volta utilizzati per le funzioni bancarie e completamente riqualificati”.
In questo raffinato omaggio alla pittura italiana settecesca, l’universo “teatrale” di Pietro Longhi - pittore dell’alta borghesia mercantile veneziana, e attento osservatore del costume sociale di un’intera epoca - incontra le vedute del friulano Luca Carlevarijs - nelle cui tele la realtà assume i tratti di un gioco fantastico e variabile - mentre i paesaggi di Francesco Zuccarelli si alternano alle immagini evanescenti di Guardi, frutto di un’interpretazione personale e fortemente evocativa del reale.
L’inaugurazione della mostra giunge a pochi giorni dall’annuncio dell’accordo triennale di collaborazione in campo artistico e culturale tra Intesa Sanpaolo e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, che prevede il sostegno alla mostra Piero della Francesca - che aprirà i battenti a dicembre 2018 - e diverse iniziative culturali congiunte anche attraverso il temporaneo trasferimento di importanti opere d’arte delle collezioni dell’Ermitage in prossime mostre presso le Gallerie d’Italia e presso il grattacielo della Banca a Torino.
La sede vicentina delle Gallerie d’Italia custodisce, infatti, e in parte espone, un corpus di oltre 400 tavole di icone russe, dal 1200 fino ai giorni nostri, realizzate da diverse scuole artistiche. Si tratta di uno dei gioielli del patrimonio storico-artistico di Intesa Sanpaolo e tra le più ricche collezioni in Occidente.
Vedi anche: • FOTO: Da Tiepolo a Canaletto e Guardi • Nuovi orizzonti per l'Ermitage. Firmati gli accordi con MANN e Gallerie d'Italia
• L'anima della pietra
• Dall'arte povera a Piero della Francesca, l'Ermitage guarda all'Italia
Da Vicenza alla Russia corre un fil rouge tracciato dai grandi maestri veneti del XVIII secolo, composto da capolavori tra i quali nove opere dalla Collezione Intesa Sanpaolo custodite presso le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, sede del Polo Museale del Gruppo, il cui prestito si aggiunge al sostegno della mostra.
Da Tiepolo a Canaletto e Guardi è il titolo del percorso patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Mosca, che dal 24 luglio al 14 ottobre porterà nell’antica terra degli zar importanti pezzi del Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza e dello stesso Museo Statale delle Arti Figurative Puškin di Mosca.
“Lo sviluppo della collaborazione con il Museo Puškin arricchisce ulteriormente la storia della presenza di Intesa Sanpaolo nella Federazione Russa, intrecciando economia e arte, business e cultura - ha commentato Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia -. Sono convinto che le sinergie che ne originano siano un'opportunità preziosa per far conoscere il patrimonio culturale e i capolavori dei due Paesi, rendendoli più vicini e coesi. Oggi rendiamo disponibili a Mosca i capolavori delle nostre Gallerie d’Italia di Vicenza nella speranza di incoraggiare i visitatori a un prossimo viaggio in Italia e in particolare nei nostri tre musei a Milano, Napoli e Vicenza dove parte della nostra collezione di opere d’arte è esposta nei palazzi storici una volta utilizzati per le funzioni bancarie e completamente riqualificati”.
In questo raffinato omaggio alla pittura italiana settecesca, l’universo “teatrale” di Pietro Longhi - pittore dell’alta borghesia mercantile veneziana, e attento osservatore del costume sociale di un’intera epoca - incontra le vedute del friulano Luca Carlevarijs - nelle cui tele la realtà assume i tratti di un gioco fantastico e variabile - mentre i paesaggi di Francesco Zuccarelli si alternano alle immagini evanescenti di Guardi, frutto di un’interpretazione personale e fortemente evocativa del reale.
L’inaugurazione della mostra giunge a pochi giorni dall’annuncio dell’accordo triennale di collaborazione in campo artistico e culturale tra Intesa Sanpaolo e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, che prevede il sostegno alla mostra Piero della Francesca - che aprirà i battenti a dicembre 2018 - e diverse iniziative culturali congiunte anche attraverso il temporaneo trasferimento di importanti opere d’arte delle collezioni dell’Ermitage in prossime mostre presso le Gallerie d’Italia e presso il grattacielo della Banca a Torino.
La sede vicentina delle Gallerie d’Italia custodisce, infatti, e in parte espone, un corpus di oltre 400 tavole di icone russe, dal 1200 fino ai giorni nostri, realizzate da diverse scuole artistiche. Si tratta di uno dei gioielli del patrimonio storico-artistico di Intesa Sanpaolo e tra le più ricche collezioni in Occidente.
Vedi anche: • FOTO: Da Tiepolo a Canaletto e Guardi • Nuovi orizzonti per l'Ermitage. Firmati gli accordi con MANN e Gallerie d'Italia
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• Dall'arte povera a Piero della Francesca, l'Ermitage guarda all'Italia
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