Dal 30 novembre apre la nuova area del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Nasce PLAYLAB, il museo per i piccoli visitatori, da tre a sei anni
Playlab, Atelier | Courtesy Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Samantha De Martin
29/11/2024
Milano - Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci inaugura PLAYLAB, un nuovo spazio educativo, il primo Museo che accoglie bambine e bambini dai 3 ai 6 anni.
Su una superficie di 400 metri quadrati la nuova area dedicata ai più piccoli, nata dalla lunga esperienza in programmi e spazi educativi che il Museo sviluppa e offre a scuole e famiglie a partire dagli anni Novanta, è un invito al gioco creativo e a un viaggio nell’immaginazione.
Realizzato grazie al contributo di PPG, multinazionale che opera da oltre 140 anni nel settore di rivestimenti, vernici e materiali speciali, PLAYLAB poggia su due principi - trasformare ed esplorare - temi che hanno orientato l’ideazione dello spazio e l’interpretazione dei contenuti STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) in modo trasversale.
L’obiettivo è quello di creare un ambiente adatto a stimolare un atteggiamento attivo e curioso verso il mondo gettando le basi per l’acquisizione di conoscenze e competenze utili a far maturare un rapporto positivo con la scienza a partire dall’infanzia.
Playlab, Atelier | Courtesy Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
"PLAYLAB - sottolinea il direttore generale Fiorenzo Marco Galli - nasce dalla missione e dall’esperienza pluriennale del Museo in ambito pedagogico, dal sogno di offrire una risorsa permanente e di qualità in risposta a un bisogno crescente, a cui si aggiunge la collaborazione con professionisti e realtà qualificate nazionali e internazionali. In PLAYLAB, le famiglie troveranno una risorsa educativa per l’orientamento di bambine e bambini tra i 3 e i 6 anni che potranno giocare, inventare, immaginare e raccontare assieme ai loro adulti di riferimento”.
I piccoli visitatori saranno infatti invitati ad attraversare cinque stanze in due diverse modalità di fruizione. Quattro ambienti sono caratterizzati da installazioni artistiche e attività di esplorazione, costruzione e storytelling, dove sarà possibile muoversi in modo libero. Dopo aver attraversato la prima stanza, un bosco di sagome che ricorda alberi con chiome di foglie in equilibrio, nidi dove nascondersi, un paesaggio sonoro con i fruscii del bosco che invita a prendere tempo e ad ascoltare, si passa alla seconda stanza che accoglie Le Beau Chantier, un’installazione site-specific nata dalla collaborazione con due scultori, performer e coreografi francesi, Yvan Clédat e Coco Petitpierre.
Dopo aver attraversato cerchi, triangoli, morbide forme in gommapiuma tutte da combinare e indossare per immaginare e costruire il proprio ambiente-paesaggio, i bambini avranno accesso alla terza sala le cui attività cambiano in base alla programmazione. Questo è lo spazio adatto per giocare con la luce, il corpo e gli oggetti di scena come sul palco di un grande teatro d'ombre. Mentre la sagoma dei piccoli ospiti prende la forma di chimere e figure fantastiche, ecco emergere il bosco di Luce, un’installazione di arte digitale nata dalla collaborazione con il Collettivo auroraMeccanica accanto a Luminis, creata dallo studio di progettazioneMioCugino. Oggetti della vita quotidiana e l’opera d’arte LdV/P.90 di Tristan Blondeau caratterizzano la quarta stanza, mentre l’ultima tappa, l’Atelier, invita ad approfondire, sperimentare, condividere idee e riflettere sulle proprie esperienze. Qui lo staff educativo del Museo, affiancato talvolta da ospiti, tra artisti, musicisti, attori o storyteller, propone un programma di attività facilitate per il pubblico scolastico e per le famiglie.
Playlab | Courtesy Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
La proposta educativa consente lo sviluppo di percorsi personali, mettendo al centro dell’esperienza chi apprende. Immagini, suoni, oggetti tecnologici e analogici si integrano in diversi ambienti e materiali, adeguatamente selezionati nel tentativo di rompere gli schemi tradizionali e generare nuovi punti di vista e modi di apprendimento aperti e inclusivi.
“PLAYLAB - sottolinea Maria Xanthoudaki, direttrice Education del Museo, è l’espressione della nostra più avanzata riflessione pedagogica e il risultato di una lunga ricerca in temi, approcci e linguaggi che vogliono valorizzare la natura complessa e meravigliosa dell’infanzia. Lo staff educativo ha lavorato per tre anni in stretta collaborazione con lo staff della Divisione Creativa del Museo, con artisti internazionali e con esperti dell’ambito per realizzare uno spazio educativo, un programma di attività e dar vita a un’esperienza che il più possibile speciale e allo stesso tempo accogliente, contribuendo a far diventare i musei un luogo di appartenenza”.
L’accesso al PLAYLAB, incluso nel biglietto di ingresso del Museo, è consentito solo su prenotazione e senza scarpe. I bambini e le bambine devono essere accompagnati da un adulto per tutta la permanenza all'interno delle sale.
Su una superficie di 400 metri quadrati la nuova area dedicata ai più piccoli, nata dalla lunga esperienza in programmi e spazi educativi che il Museo sviluppa e offre a scuole e famiglie a partire dagli anni Novanta, è un invito al gioco creativo e a un viaggio nell’immaginazione.
Realizzato grazie al contributo di PPG, multinazionale che opera da oltre 140 anni nel settore di rivestimenti, vernici e materiali speciali, PLAYLAB poggia su due principi - trasformare ed esplorare - temi che hanno orientato l’ideazione dello spazio e l’interpretazione dei contenuti STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) in modo trasversale.
L’obiettivo è quello di creare un ambiente adatto a stimolare un atteggiamento attivo e curioso verso il mondo gettando le basi per l’acquisizione di conoscenze e competenze utili a far maturare un rapporto positivo con la scienza a partire dall’infanzia.
Playlab, Atelier | Courtesy Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
"PLAYLAB - sottolinea il direttore generale Fiorenzo Marco Galli - nasce dalla missione e dall’esperienza pluriennale del Museo in ambito pedagogico, dal sogno di offrire una risorsa permanente e di qualità in risposta a un bisogno crescente, a cui si aggiunge la collaborazione con professionisti e realtà qualificate nazionali e internazionali. In PLAYLAB, le famiglie troveranno una risorsa educativa per l’orientamento di bambine e bambini tra i 3 e i 6 anni che potranno giocare, inventare, immaginare e raccontare assieme ai loro adulti di riferimento”.
I piccoli visitatori saranno infatti invitati ad attraversare cinque stanze in due diverse modalità di fruizione. Quattro ambienti sono caratterizzati da installazioni artistiche e attività di esplorazione, costruzione e storytelling, dove sarà possibile muoversi in modo libero. Dopo aver attraversato la prima stanza, un bosco di sagome che ricorda alberi con chiome di foglie in equilibrio, nidi dove nascondersi, un paesaggio sonoro con i fruscii del bosco che invita a prendere tempo e ad ascoltare, si passa alla seconda stanza che accoglie Le Beau Chantier, un’installazione site-specific nata dalla collaborazione con due scultori, performer e coreografi francesi, Yvan Clédat e Coco Petitpierre.
Dopo aver attraversato cerchi, triangoli, morbide forme in gommapiuma tutte da combinare e indossare per immaginare e costruire il proprio ambiente-paesaggio, i bambini avranno accesso alla terza sala le cui attività cambiano in base alla programmazione. Questo è lo spazio adatto per giocare con la luce, il corpo e gli oggetti di scena come sul palco di un grande teatro d'ombre. Mentre la sagoma dei piccoli ospiti prende la forma di chimere e figure fantastiche, ecco emergere il bosco di Luce, un’installazione di arte digitale nata dalla collaborazione con il Collettivo auroraMeccanica accanto a Luminis, creata dallo studio di progettazioneMioCugino. Oggetti della vita quotidiana e l’opera d’arte LdV/P.90 di Tristan Blondeau caratterizzano la quarta stanza, mentre l’ultima tappa, l’Atelier, invita ad approfondire, sperimentare, condividere idee e riflettere sulle proprie esperienze. Qui lo staff educativo del Museo, affiancato talvolta da ospiti, tra artisti, musicisti, attori o storyteller, propone un programma di attività facilitate per il pubblico scolastico e per le famiglie.
Playlab | Courtesy Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
La proposta educativa consente lo sviluppo di percorsi personali, mettendo al centro dell’esperienza chi apprende. Immagini, suoni, oggetti tecnologici e analogici si integrano in diversi ambienti e materiali, adeguatamente selezionati nel tentativo di rompere gli schemi tradizionali e generare nuovi punti di vista e modi di apprendimento aperti e inclusivi.
“PLAYLAB - sottolinea Maria Xanthoudaki, direttrice Education del Museo, è l’espressione della nostra più avanzata riflessione pedagogica e il risultato di una lunga ricerca in temi, approcci e linguaggi che vogliono valorizzare la natura complessa e meravigliosa dell’infanzia. Lo staff educativo ha lavorato per tre anni in stretta collaborazione con lo staff della Divisione Creativa del Museo, con artisti internazionali e con esperti dell’ambito per realizzare uno spazio educativo, un programma di attività e dar vita a un’esperienza che il più possibile speciale e allo stesso tempo accogliente, contribuendo a far diventare i musei un luogo di appartenenza”.
L’accesso al PLAYLAB, incluso nel biglietto di ingresso del Museo, è consentito solo su prenotazione e senza scarpe. I bambini e le bambine devono essere accompagnati da un adulto per tutta la permanenza all'interno delle sale.
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