Tesori dell'arte religiosa al Museu Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro
L’arte religiosa accompagna il Pontefice in Brasile
L.S.
25/07/2013
L’occasione è arrivata con la Giornata Mondiale della Gioventù 2013, che in Brasile oltre a Papa Francesco, ha portato opere mai sbarcate prima in America Latina. Quella di accompagnare l’arte religiosa ai viaggi del Pontefice è una tradizione consolidata.
Fino al prossimo 15 settembre infatti il Museu Nacional de Belas Artes di Rio ospiterà la mostra “Sulle orme del Signore: Capolavori dal Vaticano e dai Musei italiani”, vasta collettiva che raccoglie oltre cento dipinti e oggetti sacri provenienti dai Musei Vaticani, da Musei diocesani e da importanti istituzioni pubbliche come Palazzo Venezia, la Galleria Borghese e i Musei Capitolini di Roma, il Museo Capodimonte di Napoli, la Galleria Nazionale delle Marche e la Galleria Palatina di Firenze.
Ad aprire il percorso espositivo è il Mandylion di Edessa, venerato per il suo valore di immagine “acheropita” di Cristo. Primo di un’eccezionale sequenza di rappresentazioni di Cristo che portano a Rio anche il Salvator Mundi di Melozzo da Forlì, il Volto di Cristo del Beato Angelico, e il disegno di Andrea Mantegna. In mostra anche la foto della Santa Sindone realizzata da Secondo Pia nel 1898 che riporta l’immagine catturata in positivo, oltre a diversi episodi della vita del Signore come “Cristo e la Samaritana” di Guercino, e un imponente ciclo legato al tema della passione, morte e resurrezione con opere che spaziano dal Rinascimento al Barocco, da Tiziano a Bernini.
In un’altra sezione, dedicata alla Vergine Maria, spiccano i lavori di Perugino, Pinturicchio, le celebri Pietà di Michelangelo, mentre nello spazio riservato alle rappresentazioni dei santi che più hanno ispirato il popolo cristiano compaiono opere di Guido Reni, Caravaggio, Guercino e Carracci.
La mostra, curata dal professor Giovanni Morello, direttore emerito della sezione museale della Biblioteca Apostolica, è stata fortemente voluta dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù con preside Marcello Bedeschi in collaborazione con il Pontificio Consiglio, l’Instituto Brasileiro de Museus, il Museo Nazionale delle Belle Arti di Rio e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Cultura.
Fino al prossimo 15 settembre infatti il Museu Nacional de Belas Artes di Rio ospiterà la mostra “Sulle orme del Signore: Capolavori dal Vaticano e dai Musei italiani”, vasta collettiva che raccoglie oltre cento dipinti e oggetti sacri provenienti dai Musei Vaticani, da Musei diocesani e da importanti istituzioni pubbliche come Palazzo Venezia, la Galleria Borghese e i Musei Capitolini di Roma, il Museo Capodimonte di Napoli, la Galleria Nazionale delle Marche e la Galleria Palatina di Firenze.
Ad aprire il percorso espositivo è il Mandylion di Edessa, venerato per il suo valore di immagine “acheropita” di Cristo. Primo di un’eccezionale sequenza di rappresentazioni di Cristo che portano a Rio anche il Salvator Mundi di Melozzo da Forlì, il Volto di Cristo del Beato Angelico, e il disegno di Andrea Mantegna. In mostra anche la foto della Santa Sindone realizzata da Secondo Pia nel 1898 che riporta l’immagine catturata in positivo, oltre a diversi episodi della vita del Signore come “Cristo e la Samaritana” di Guercino, e un imponente ciclo legato al tema della passione, morte e resurrezione con opere che spaziano dal Rinascimento al Barocco, da Tiziano a Bernini.
In un’altra sezione, dedicata alla Vergine Maria, spiccano i lavori di Perugino, Pinturicchio, le celebri Pietà di Michelangelo, mentre nello spazio riservato alle rappresentazioni dei santi che più hanno ispirato il popolo cristiano compaiono opere di Guido Reni, Caravaggio, Guercino e Carracci.
La mostra, curata dal professor Giovanni Morello, direttore emerito della sezione museale della Biblioteca Apostolica, è stata fortemente voluta dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù con preside Marcello Bedeschi in collaborazione con il Pontificio Consiglio, l’Instituto Brasileiro de Museus, il Museo Nazionale delle Belle Arti di Rio e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Cultura.
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