Viaggio nell’arte del Nord America a Palazzo Loredan
A Venezia Imago Mundi con Great and North
Billie Rae Busby, Prairie, 2005 | Courtesy of Fondazione Luciano Benetton
Francesca Grego
01/08/2017
Venezia - Mentre il solleone incendia l’estate, a Venezia va in scena l’arte venuta dal freddo.
A Palazzo Loredan è pronto un nuovo capitolo di Imago Mundi, il gigantesco progetto di Fondazione Luciano Benetton che ha l’ambizione di riunire le espressioni dei popoli e dei paesi del mondo in migliaia di quadri di piccolo formato.
Dopo le Rotte Mediterranee presentate a Palermo per la Biennale Arcipelago, ora tocca al Nord America. Dai visual artist delle metropoli canadesi agli Inuit, fino alle popolazioni native dei territori che oggi corrispondono agli Stati Uniti settentrionali, il panorama della creatività è vario almeno quanto i paesaggi del Grande Nord.
Dipinti a olio, pastelli, acrilici ma anche opere eseguite con alabastro, pietra saponaria, pelle di foca e petali di rosa sono in questo caso gli equivalenti delle distese di ghiaccio, delle rocce impervie, delle grandi città e delle foreste millenarie che si estendono su un vasto territorio dalle mille sfaccettature.
Un’area che da secoli è terreno d’incontro tra le culture indigene e quelle importate dall’Europa, con feconde ricadute anche nel settore delle arti.
Sono quasi 800 gli artisti affermati ed emergenti che hanno risposto dal Nord all’invito di Fondazione Benetton. Ognuno di loro si è confrontato con il formato della tela 10x12 cm, che ha già accolto per Imago Mundi le creazioni di oltre 20 mila autori legati a 140 popoli o paesi.
Messi tutti insieme i piccoli quadri daranno vita a un immenso e colorato mosaico, la mappa della varietà e della creatività del mondo a cui, da sempre, Benetton si ispira.
La mostra sarà visitabile a Palazzo Loredan dal 29 agosto al 29 ottobre, mentre per esplorare il progetto Imago Mundi è disponibile online la piattaforma imagomundiart.com.
Leggi anche:
Imago Mundi – Mosaico Mediterraneo
A Palazzo Loredan è pronto un nuovo capitolo di Imago Mundi, il gigantesco progetto di Fondazione Luciano Benetton che ha l’ambizione di riunire le espressioni dei popoli e dei paesi del mondo in migliaia di quadri di piccolo formato.
Dopo le Rotte Mediterranee presentate a Palermo per la Biennale Arcipelago, ora tocca al Nord America. Dai visual artist delle metropoli canadesi agli Inuit, fino alle popolazioni native dei territori che oggi corrispondono agli Stati Uniti settentrionali, il panorama della creatività è vario almeno quanto i paesaggi del Grande Nord.
Dipinti a olio, pastelli, acrilici ma anche opere eseguite con alabastro, pietra saponaria, pelle di foca e petali di rosa sono in questo caso gli equivalenti delle distese di ghiaccio, delle rocce impervie, delle grandi città e delle foreste millenarie che si estendono su un vasto territorio dalle mille sfaccettature.
Un’area che da secoli è terreno d’incontro tra le culture indigene e quelle importate dall’Europa, con feconde ricadute anche nel settore delle arti.
Sono quasi 800 gli artisti affermati ed emergenti che hanno risposto dal Nord all’invito di Fondazione Benetton. Ognuno di loro si è confrontato con il formato della tela 10x12 cm, che ha già accolto per Imago Mundi le creazioni di oltre 20 mila autori legati a 140 popoli o paesi.
Messi tutti insieme i piccoli quadri daranno vita a un immenso e colorato mosaico, la mappa della varietà e della creatività del mondo a cui, da sempre, Benetton si ispira.
La mostra sarà visitabile a Palazzo Loredan dal 29 agosto al 29 ottobre, mentre per esplorare il progetto Imago Mundi è disponibile online la piattaforma imagomundiart.com.
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