Aldo Damioli. Il Tempo Sospeso
Dal 15 Aprile 2023 al 20 Maggio 2023
Massa | Massa-Carrara
Luogo: Palazzo Ducale di Massa
Indirizzo: Piazza Aranci 35
Orari: dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 371 6257954
E-Mail info: a.q.coronati@gmail.com
Metropoli contemporanee dove grandi e immobili architetture danno vita ad atmosfere che esulano dal reale. Paesaggi urbani che fanno da sfondo a scene di vita quotidiana in cui l’elemento umano sembra essere avvolto da uno spazio temporale sospeso in un eterno presente. Sono questi gli elementi fondamentali delle opere di Aldo Damioli (Milano, 1952), esposte nella mostra “Il Tempo Sospeso” esposta da sabato 15 aprile – opening alle ore 18 alla presenza dell'autore – fino al 20 maggio nel Salone degli Svizzeri del Palazzo Ducale di Massa.
Un evento espositivo organizzato dall'Associazione Quattro Coronati con il Patrocinio della Provincia di Massa – Carrara.
Damioli è uno dei maggiori esponenti di una pittura concettuale che affonda le radici nella metafisica, le 38 opere in mostra, realizzate in acrilico su tela, dai 40×50 cm fino ai due metri, sono opere sospese tra l’irreale realtà. Il sapiente uso della prospettiva, la particolare lavorazione del colore e la resa atmosferica dei suoi dipinti, gli hanno permesso di poter essere annoverato come il nuovo grande vedutista contemporaneo. Basta osservare le rappresentazioni di New York dipinta come se fosse Venezia e trasformata in una sorta di non-luogo e di non-tempo tanto irreale da sembrare concreta.
“Ciò che interessa Damioli – spiegano gli organizzatori - è rendere le sue vedute quanto più possibile simili alla realtà virando l’immagine ad una immagine surreale dove si assiste alla visione di città immobili nel tempo in contrapposizione con il movimento sospeso. Appare evidente una scrupolosa attenzione per i dettagli, palese sia nella resa delle strutture architettoniche sia nel modo di ritrarre il cielo e l’acqua attraverso contrasti chiaroscurali ed effetti di luci e ombre, sono propri dell’abilità pittorica di Aldo Damioli. Come un sapiente direttore della fotografia – proseguono - , l’artista imposta un paradigma linguistico, che allude alla scansione grammatica del cinema; dove le singole “inquadrature” urbanistiche si estendono anche al “fuori campo”. La rappresentazione degli edifici ai lati del corso d’acqua è propedeutica alla creazione di una profondità così vera che sembra voler proseguire oltre la tela, verso un nuovo paesaggio che ci viene suggerito ma non svelato, ogni spettatore lo può far suo in una personale visione che va oltre il reale”.
Damioli ripone poi molta attenzione sull’uso della luce con la quale illumina gli edifici quasi a volerne volontariamente sottolinearne la solennità, l’imponenza dell’opera dell’uomo nonostante questi vi appaia quasi marginalmente. Immagini che ci ricordano, “Un mondo senza di noi”, il libro di Alan Weisman, che descrive in maniera scientifica, gli esiti della scomparsa degli umani sulla dimensione urbanistica e paesaggistica. L'artista quindi rielabora uno dei più antichi generi pittorici, il paesaggio, le vedute, la cui sintassi è stata scritta da illustri artisti nel corso del Rinascimento e del successivo naturalismo, e lo riporta ad complesso e articolato sistema di simboli.
Aldo Damioli è nato nel 1952 a Milano, dove vive e lavora. Ha partecipato a
numerose e importanti mostre in Italia e all’estero, ne citiamo solo le alcune: -
1998 Museo di Arte Contemporanea di Tirana per la mostra Mediterranea 1. -
1999 Proiezioni 2000 - XIII Quadriennale d’Arte di Roma - 2000 L’altra metà
del cielo,
a cura di Alice Rubbini e Peter Weiermair al Rupertinum di Salzburg, al
Kunstsammlungen di Chemnitz a alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. -
2002 Museo di Arte Moderna di Budapest. - 2003 Italian Factory la nuova
scena artistica italiana a cura di Alessandro Riva 50^ Biennale di Venezia;
Strasburgo,
presso il Palazzo del Parlamento Europeo e al Palazzo della Promotrice delle
Belle Arti di Torino. – 2005 XIV Quadriennale di Roma - Biennale di Pechino.
- 2006 Ironica – La leggerezza dell’ironia, a cura di Elena Pontiggia e Valerio
Dehò presso la Galleria del Gruppo di Credito Valtellinese di Milano. - 2007 “
Arte Italiana 1968-2007 Pittura “Palazzo Reale Milano a cura di Maurizio
Sciaccaluga su idea di Vittorio Sgarbi. - Rumors Torino in concomitanza con
Artissima15. – 2011 54^ Biennale di Venezia. Padiglione Lombardia. – 2012
Biennale Italia-Cina. Villa Reale Monza. - 2015 56^ Biennale di Venezia su
invito di Duccio Trombadori. - 2016 “ Figure luminose” Castello di Belgioioso
a cura di Vera Agosti
Un evento espositivo organizzato dall'Associazione Quattro Coronati con il Patrocinio della Provincia di Massa – Carrara.
Damioli è uno dei maggiori esponenti di una pittura concettuale che affonda le radici nella metafisica, le 38 opere in mostra, realizzate in acrilico su tela, dai 40×50 cm fino ai due metri, sono opere sospese tra l’irreale realtà. Il sapiente uso della prospettiva, la particolare lavorazione del colore e la resa atmosferica dei suoi dipinti, gli hanno permesso di poter essere annoverato come il nuovo grande vedutista contemporaneo. Basta osservare le rappresentazioni di New York dipinta come se fosse Venezia e trasformata in una sorta di non-luogo e di non-tempo tanto irreale da sembrare concreta.
“Ciò che interessa Damioli – spiegano gli organizzatori - è rendere le sue vedute quanto più possibile simili alla realtà virando l’immagine ad una immagine surreale dove si assiste alla visione di città immobili nel tempo in contrapposizione con il movimento sospeso. Appare evidente una scrupolosa attenzione per i dettagli, palese sia nella resa delle strutture architettoniche sia nel modo di ritrarre il cielo e l’acqua attraverso contrasti chiaroscurali ed effetti di luci e ombre, sono propri dell’abilità pittorica di Aldo Damioli. Come un sapiente direttore della fotografia – proseguono - , l’artista imposta un paradigma linguistico, che allude alla scansione grammatica del cinema; dove le singole “inquadrature” urbanistiche si estendono anche al “fuori campo”. La rappresentazione degli edifici ai lati del corso d’acqua è propedeutica alla creazione di una profondità così vera che sembra voler proseguire oltre la tela, verso un nuovo paesaggio che ci viene suggerito ma non svelato, ogni spettatore lo può far suo in una personale visione che va oltre il reale”.
Damioli ripone poi molta attenzione sull’uso della luce con la quale illumina gli edifici quasi a volerne volontariamente sottolinearne la solennità, l’imponenza dell’opera dell’uomo nonostante questi vi appaia quasi marginalmente. Immagini che ci ricordano, “Un mondo senza di noi”, il libro di Alan Weisman, che descrive in maniera scientifica, gli esiti della scomparsa degli umani sulla dimensione urbanistica e paesaggistica. L'artista quindi rielabora uno dei più antichi generi pittorici, il paesaggio, le vedute, la cui sintassi è stata scritta da illustri artisti nel corso del Rinascimento e del successivo naturalismo, e lo riporta ad complesso e articolato sistema di simboli.
Aldo Damioli è nato nel 1952 a Milano, dove vive e lavora. Ha partecipato a
numerose e importanti mostre in Italia e all’estero, ne citiamo solo le alcune: -
1998 Museo di Arte Contemporanea di Tirana per la mostra Mediterranea 1. -
1999 Proiezioni 2000 - XIII Quadriennale d’Arte di Roma - 2000 L’altra metà
del cielo,
a cura di Alice Rubbini e Peter Weiermair al Rupertinum di Salzburg, al
Kunstsammlungen di Chemnitz a alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. -
2002 Museo di Arte Moderna di Budapest. - 2003 Italian Factory la nuova
scena artistica italiana a cura di Alessandro Riva 50^ Biennale di Venezia;
Strasburgo,
presso il Palazzo del Parlamento Europeo e al Palazzo della Promotrice delle
Belle Arti di Torino. – 2005 XIV Quadriennale di Roma - Biennale di Pechino.
- 2006 Ironica – La leggerezza dell’ironia, a cura di Elena Pontiggia e Valerio
Dehò presso la Galleria del Gruppo di Credito Valtellinese di Milano. - 2007 “
Arte Italiana 1968-2007 Pittura “Palazzo Reale Milano a cura di Maurizio
Sciaccaluga su idea di Vittorio Sgarbi. - Rumors Torino in concomitanza con
Artissima15. – 2011 54^ Biennale di Venezia. Padiglione Lombardia. – 2012
Biennale Italia-Cina. Villa Reale Monza. - 2015 56^ Biennale di Venezia su
invito di Duccio Trombadori. - 2016 “ Figure luminose” Castello di Belgioioso
a cura di Vera Agosti
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