Da giovedì 8 novembre aperture straordinarie e visite guidate gratuite

Milano Sottosopra: alla scoperta della città antica dai Romani al Medioevo

Cripta del Santo Sepolcro, Milano. Di A ntv [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], da Wikimedia Commons
 

Francesca Grego

07/11/2018

Milano - Siamo abituati a pensarla come una metropoli contemporanea e in continuo movimento, ma nel suo tessuto urbano Milano ha inglobato e conservato tesori millenari.
A ricordarcelo arriva ora una serie di aperture straordinarie a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. “Milano SottoSopra” è il titolo dell’iniziativa che, dall’8 al 22 novembre, renderà accessibili attraverso visite guidate gratuite la Chiesa del Santo Sepolcro, l’Area Archeologica del Palazzo Imperiale, la Torre dei Gorani e il Museo Sensibile del Teatro Romano: luoghi chiave del passato incastonati proprio nel cuore della città, che dalla Mediolanum romana ci accompagnano fino al Novecento, passando attraverso le influenze dei Galli Insubri o degli imperatori Augusto e Massimiano, la calata di Attila, la conquista longobarda, i saccheggi di Federico Barbarossa, in un viaggio tra le stratificazioni della storia.
Scopriamone insieme le tappe.
 
• Chiesa del Santo Sepolcro (giovedì 8 novembre dalle 16.00 alle 19.00)
Sorta sull’area dell’antico Foro romano poco dopo l’anno Mille, questa chiesa fu un importante centro di devozione al tempo delle Crociate, quando fu modificata per farla assomigliare il più possibile al Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel Cinquecento, poi, divenne teatro della suggestiva cerimonia del Santo Chiodo, in una processione che la collegava al Duomo.
Il suo aspetto attuale è testimone di un interessante intreccio di epoche e stili. Barocca all’interno e romanica nella facciata ottocentesca, la chiesa custodisce nei sotterranei un luogo dall’atmosfera unica.
Sotto il livello stradale, esattamente all’incrocio del cardo e del decumano romani si trova infatti la Cripta del Santo Sepolcro, pavimentata con lastre marmoree di epoca augustea provenienti dal Foro: qui veniva a pregare San Carlo Borromeo, qui furono sepolti esponenti delle più importanti famiglie della città e qui si svolsero i funerali del futurista Filippo Tommaso Marinetti. Da non perdere, in un antico libro conservato nella cripta, i disegni realizzati da Leonardo da Vinci per documentarne la topografia.
 
• Area Archeologica Palazzo Imperiale e Torre dei Gorani (giovedì 15 novembre dalle 15.00 alle 18.00)
Un’affascinante sovrapposizione di elementi antichi e medievali caratterizza quest’angolo di Milano, nella centralissima via Brisa.
Qui rovine consumate dal tempo e preziose pavimentazioni a mosaico raccontano l’epoca in cui Massimiano fece di Mediolanum la capitale dell’Impero romano d’Occidente. Il suo palazzo copriva allora una vasta area, una vera e propria città nella città che comprendeva, oltre agli appartamenti imperiali, lussuosi quartieri di rappresentanza, residenze per un’ampia corte, più passaggi interni verso il Circo e verso gli impianti termali di via Santa Maria della Valle.
È qui che Costantino emanò l’Editto di Milano, destinato a cambiare la storia del mondo concedendo libertà di culto anche ai cristiani.
 
Nei secoli successivi sui resti del complesso imperiale furono edificati numerosi palazzi nobiliari. L’ultimo prese il nome dal conte Giuseppe Gorani, studioso, diplomatico e avventuriero che lo abitò nel Settecento, mentre frequentava i fratelli Verri e Cesare Beccaria e lavorava di per Maria Teresa d’Austria, il principe di Lichtenstein o il governo rivoluzionario francese. I bombardamenti del ’43 distrussero anche Palazzo Gorani, lasciando in piedi solo la torre medievale che, restaurata da poco, è un’importante testimonianza della Milano dell’età dei Comuni.
 
• Museo sensibile del Teatro Romano (giovedì 22 novembre dalle 15.00 alle 18.00)
“A Mediolanum ogni cosa è degna di ammirazione. Le sue costruzioni sono una più imponente dell’altra, come se fossero tra loro rivali, e non ne diminuisce la grandezza nemmeno la vicinanza di Roma”, scriveva nel IV secolo il poeta latino Ausonio. Tra le meraviglie della Milano di Augusto spiccava un teatro in grado di ospitare anche 9000 spettatori, che restò pressoché integro fino al saccheggio di Federico Barbarossa nel 1162. Sepolte dal tempo, le sue rovine sono state ritrovate solo nell’Ottocento durante la costruzione di alcuni palazzi in piazza Cordusio e Corso Magenta.
Oggi sono racchiuse nel percorso del Museo Sensibile, nei sotterranei di Palazzo Turati (sede della Camera di Commercio di Milano) e a pochi passi dalla Borsa. Mentre ammiriamo preziosi elementi architettonici e decorativi, possiamo immergerci con i cinque sensi nelle atmosfere dell’Impero, tra profumi di rosa, vino dolce e zafferano: attraverso una passerella trasparente si scorgono i resti delle gradinate e la voce di Giorgio Albertazzi declama in latino i versi di una commedia di Plauto.

COMMENTI