Gabriele Basilico. Le Città Mutanti
Dal 09 Maggio 2013 al 18 Luglio 2013
Roma
Luogo: Rai Radio3
Indirizzo: via Asiago 3
Telefono per informazioni: +39 059 239888/ 338 8596174
E-Mail info: press@fondazionefotografia.org
Sito ufficiale: http://www.radio3.rai.it/
Radio3 e Fondazione Fotografia Modena rendono omaggio al grande fotografo Gabriele Basilico, scomparso lo scorso 13 febbraio.
Dal 9 maggio al 18 luglio saranno allestite negli spazi di Radio3 (in via Asiago 3, Roma) alcune opere provenienti dalla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Una serie di appuntamenti radiofonici ripercorreranno la storia delle sue immagini e le diverse tappe che hanno condotto l’autore a divenire una delle figure chiave della fotografia italiana contemporanea.
Gabriele Basilico (Milano 1944-2013) inizia la sua ricerca a fine anni Settanta, facendo dell´architettura urbana e industriale l’oggetto primario del suo lavoro. Nel decennio successivo - periodo della sua partecipazione al prestigioso progetto di committenza pubblica della Mission Photographique de la DATAR - inizia a dare forma a quello che nel tempo è divenuto uno dei concetti fondamentali del suo fotografare: quello della "lentezza dello sguardo", atteggiamento contemplativo dilatato col quale l’artista ha osservato, percepito e ordinato il paesaggio contemporaneo, interpretando attraverso l’immagine fotografica le mutazioni in atto.
Dal 9 maggio al 18 luglio saranno allestite negli spazi di Radio3 (in via Asiago 3, Roma) alcune opere provenienti dalla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Una serie di appuntamenti radiofonici ripercorreranno la storia delle sue immagini e le diverse tappe che hanno condotto l’autore a divenire una delle figure chiave della fotografia italiana contemporanea.
Gabriele Basilico (Milano 1944-2013) inizia la sua ricerca a fine anni Settanta, facendo dell´architettura urbana e industriale l’oggetto primario del suo lavoro. Nel decennio successivo - periodo della sua partecipazione al prestigioso progetto di committenza pubblica della Mission Photographique de la DATAR - inizia a dare forma a quello che nel tempo è divenuto uno dei concetti fondamentali del suo fotografare: quello della "lentezza dello sguardo", atteggiamento contemplativo dilatato col quale l’artista ha osservato, percepito e ordinato il paesaggio contemporaneo, interpretando attraverso l’immagine fotografica le mutazioni in atto.
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