23ª Rassegna D’Arte della Costa Etrusca
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Mariella Valori, Quattro stagioni
Dal 13 Dicembre 2014 al 18 Gennaio 2015
Cecina | Livorno
Luogo: Comune Vecchio
Indirizzo: piazza Guerrazzi
Orari: 17-20
Enti promotori:
- Comune di Cecina - Assessorato alla Cultura
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0586 611111
E-Mail info: elena.capone@tiscali.it
Sito ufficiale: http://www.comune.cecina.li.it
La 23ª edizione della “Rassegna D’Arte della Costa Etrusca”, la mostra collettiva che inaugura, con la forza della pittura figurativa contemporanea, la sede espositiva al piano terreno del Palazzo del Comune Vecchio, a Cecina (LI), prolunga il suo periodo di apertura fino al 18 gennaio 2015.
Soddisfatto il pittore Claudio Carotenuto, organizzatore e ideatore della rassegna ventennale, che registra un sensibile interesse per il ventitreesimo allestimento, nella sede più consueta. Visitatori, non solo locali, sorpresi favorevolmente dal livello dell’esposizione selezionata, “in apertura anche in orario di chiusura” – come conferma Carotenuto – “su appuntamento per le scuole”, a cominciare dal 7 gennaio 2015.
È il sipario della grande pittura, rappresentata dai talenti consolidati del territorio, insieme ad alcuni rari pezzi di artisti labronici scomparsi, a riaprire a Cecina (LI), dopo un lungo periodo di restauro, il Centro Espositivo, cuore pulsante della vita artistica e culturale della cittadina tirrenica.
Fra surrealismo, spazi onirici e fantastici, simbolismo, neo-impressionismo, pittura labronica e post-labronica, nuova figurazione, vibrante verismo, significative le novità con gli inediti notturni, fra Hopper e Natali, fra esistenzialismo internazionale ed atmosfere della Livorno del quotidiano, del prof. David Giroldini; la roteante installazione di manichini dipinti, le singolari “Quattro Stagioni” di Mariella Valori. Grandi formati per le presenze pre-impressioniste e urbane della stessaValori, e per il magma di personaggi imprigionati nei baluardi “fantastici” dell’Io, nella fiaba atemporale del maestro Raffaele De Rosa.
Il surrealismo ha poi sue perle originali negli enigmi raffinatissimi e disorientanti dell’inconscio collettivo dell’opera di Renzo Galardini; mentre il buio-luce, denso e caravaggesco, dagli straordinari esiti surrealisti-esistenziali di Bruno di Maio, consegna spettacolari dipinti sensuali e filosofici insieme.
Ritornano anche le potenti nature morte di Riccardi Chirici, in chiave ancora più implicitamente narrante ed evocativa, guidati dalla pennellata , ora in evanescenza. Spettacolari anche le apparizioni di oggettualità precipitanti, sospese nello spazio-temp dell'eterno rebus esistenziale del maestro Mario Madiai.
Non mancano, neanche in questa edizione, gli abitanti nascosti e rivelati, del geniale “racconto favoloso”, dal canovaccio della “commedia umana” di Antonio Possenti, e le sottili atmosfere di ambienti incontaminati, sulla scia di una capacità sinestetica del quadro che rompe i confini fra realtà e rappresentazione, nel realismo neo-romantico, dell’organizzatore della Rassegna, Claudio Carotenuto.
La sezione scultura presenta il mito-contemporaneo con i misteriosi guerrieri e cavalieri in bronzo di Pierclaudio Panerai,autore anche delle opere raku in mostra. E ancora scandiscono la terza dimensione, nel moderno che "ritorna" al classico, le audaci e solitarie icone femminili di Ivana Niccolai.
Per gli autori scomparsi: da scoprire tele storiche di Filippelli, Ghiglia, Rontini edel visionario Italo Rossi Ciampolini.
Soddisfatto il pittore Claudio Carotenuto, organizzatore e ideatore della rassegna ventennale, che registra un sensibile interesse per il ventitreesimo allestimento, nella sede più consueta. Visitatori, non solo locali, sorpresi favorevolmente dal livello dell’esposizione selezionata, “in apertura anche in orario di chiusura” – come conferma Carotenuto – “su appuntamento per le scuole”, a cominciare dal 7 gennaio 2015.
È il sipario della grande pittura, rappresentata dai talenti consolidati del territorio, insieme ad alcuni rari pezzi di artisti labronici scomparsi, a riaprire a Cecina (LI), dopo un lungo periodo di restauro, il Centro Espositivo, cuore pulsante della vita artistica e culturale della cittadina tirrenica.
Fra surrealismo, spazi onirici e fantastici, simbolismo, neo-impressionismo, pittura labronica e post-labronica, nuova figurazione, vibrante verismo, significative le novità con gli inediti notturni, fra Hopper e Natali, fra esistenzialismo internazionale ed atmosfere della Livorno del quotidiano, del prof. David Giroldini; la roteante installazione di manichini dipinti, le singolari “Quattro Stagioni” di Mariella Valori. Grandi formati per le presenze pre-impressioniste e urbane della stessaValori, e per il magma di personaggi imprigionati nei baluardi “fantastici” dell’Io, nella fiaba atemporale del maestro Raffaele De Rosa.
Il surrealismo ha poi sue perle originali negli enigmi raffinatissimi e disorientanti dell’inconscio collettivo dell’opera di Renzo Galardini; mentre il buio-luce, denso e caravaggesco, dagli straordinari esiti surrealisti-esistenziali di Bruno di Maio, consegna spettacolari dipinti sensuali e filosofici insieme.
Ritornano anche le potenti nature morte di Riccardi Chirici, in chiave ancora più implicitamente narrante ed evocativa, guidati dalla pennellata , ora in evanescenza. Spettacolari anche le apparizioni di oggettualità precipitanti, sospese nello spazio-temp dell'eterno rebus esistenziale del maestro Mario Madiai.
Non mancano, neanche in questa edizione, gli abitanti nascosti e rivelati, del geniale “racconto favoloso”, dal canovaccio della “commedia umana” di Antonio Possenti, e le sottili atmosfere di ambienti incontaminati, sulla scia di una capacità sinestetica del quadro che rompe i confini fra realtà e rappresentazione, nel realismo neo-romantico, dell’organizzatore della Rassegna, Claudio Carotenuto.
La sezione scultura presenta il mito-contemporaneo con i misteriosi guerrieri e cavalieri in bronzo di Pierclaudio Panerai,autore anche delle opere raku in mostra. E ancora scandiscono la terza dimensione, nel moderno che "ritorna" al classico, le audaci e solitarie icone femminili di Ivana Niccolai.
Per gli autori scomparsi: da scoprire tele storiche di Filippelli, Ghiglia, Rontini edel visionario Italo Rossi Ciampolini.
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