Roberta Zucchini. Abecedario minimo
Dal 16 Ottobre 2021 al 30 Ottobre 2021
Bologna
Luogo: Lavì! City
Indirizzo: Via Sant'Apollonia 19/A
Orari: dalle 17,30 alle 19,30
Enti promotori:
- Comune di Bologna
- Collaborare è Bologna
- Accademia Belle Arti Bologna
Sito ufficiale: http://www.spaziolavi.it
[...] Si ha sempre timore che si perda ciò che, salvatosi magicamente, è rimasto nonostante lo scorrere del tempo nello spazio o nella mente di qualcuno: in un cassetto di un vecchio comò, dentro una scatola di fotografe, nel ricordo istantaneo di una immagine, nello struggimento di una emozione. C’è qualcosa di salvifco in quell’atto di ricomposizione artistica delle cose con cui Roberta Zucchini ci restituisce il valore della memoria; guardando il prodotto del suo lavoro, di una cosa diventiamo immediatamente consapevoli: che gli oggetti hanno vita, sono intrisi di pensieri di noi umani, sono rimasti nostri compagni di viaggio, ci testimoniano. Non sono solo il prolungamento o le appendici delle nostre mani e del nostro corpo, utensili di cui ci siamo serviti; sono anche cose che ci hanno accompagnato nel corso della esistenza, cose che abbiamo accarezzato con lo sguardo (i quadri appesi alle pareti, le nostre fotografe del passato, le parole stampate nei libri), cose su cui abbiamo lasciato l’impronta del calore del nostro corpo (gli abiti, le stofe, il velluto delle poltrone, i cuscini su cui abbiamo sognato o pianto), cose che hanno tenuto impegnate le nostre mani mentre dovevamo far passare il tempo o placare il dolore della vita (le stoviglie con cui abbiamo cucinato, i bicchieri dei nostri brindisi, le stofe cucite, i fli arrotolati, i ricami), cose che ci hanno aiutato a rallegrarci nelle ore felici (un monile, un rossetto, un pettine, un nastro per i capelli). Senza gli oggetti che strada avrebbe fatto l’essere umano? Questa memoria (non i singoli ricordi) in cui ci riporta l’opera di Roberta Zucchini, è anche contagiosa, trova eco in chi sa guardare ed ascoltare, e tiene gli occhi aperti sull’umano che abita ciascuno di noi. Così indugiare con lo sguardo su questi manufatti costruiti a partire da pezzi di vita che noi non abbiamo mai conosciuto, è percorrere una strada, poetica, che ci fa entrare in contatto con il nostro mondo interiore, di noi esseri umani. Grazie ai lavori artistici di Roberta, ognuno può farlo. È questa la magia della memoria che lei ci aiuta a ritrovare.
La delicata cura che si scorge nella costruzione dei suoi manufatti artistici, la cucitura più che il ricamo con cui l’autrice, con un gesto lento delle mani, ha inteso fermare per noi tutti le parole e le immagini fotografche che le sono per così dire andate incontro attraverso la sua memoria, veicolano un amore rispettoso delle cose che vuole “rendere impossibile la loro dispersione”, ma, fssandole con un flo da cucire, anche sottrarle al destino di semplici istantanee; e , perché no, nasconderle un poco, e proteggerle, sotto quel flo che le cuce, come fossero reliquie da conservare. Il cucito è un gesto antico, mette insieme, tiene stretto; il flo è ciò che consente al gesto del cucire il suo operato, ma è anche ciò da cui nasce il discorso che lega le parole: quelle che accompagnano e riaprono alla vita ciò che la fotografa potrebbe avere chiuso troppo frettolosamente in uno scatto.
Roberta Zucchini è nata a Bologna, dove vive e lavora.
Nel 1987 consegue una Laurea in D.A.M.S. – Arte, Università di Bologna e, dopo aver lavorato per anni nell’ambito del restauro e della conservazione dei beni artistici, inizia ad occuparsi di arti visive. Nel 2020 si diploma in Pittura-Arti Visive, Accademia di Belle Arti di Bologna.
Ha partecipato alle seguenti mostre:
• marzo 2006, Bambolse: l’arte di abbellire i muri, Sala Museale del Baraccano, Bologna;
• marzo 2013, La Certosa con gli occhi di Dickens, mostra collettiva, Associazione Amici della Certosa, Bologna, Palazzo d’Accursio, Sala d’Ercole;
• dicembre 2014, Arte a Palazzo, mostra collettiva, Galleria Farini Concept, Bologna, Palazzo Fantuzzi;
• maggio 2015, Ferrara Festival, Diari di Viaggio, 3° Edizione, mostra collettiva, Associazione Autori di Diari di Viaggio, Ferrara, Palazzo della Rocchetta;
• aprile-settembre 2016, Esther e le altre, Bologna, Libreria Trame;
• gennaio-febbraio 2017, Still leben, Bologna, Libri Liberi;
• giugno 2017, Open Tour 2017, Accademia di Belle Arti, Bologna;
• giugno 2018, Open Tour 2018: Ai piani intimi(a cura di Luca Caccioni e Irene Fenara), Spazio Lavì City, Bologna;
• agosto 2018, Ai piani intimi (a cura di Luca Caccioni e Irene Fenara), Spazio Lavì, Sarnano (MC);
• giugno 2019, Geografe della Memoria (a cura di Katia Baraldi), Istituto Parri-Museo della Resistenza, Bologna.
La delicata cura che si scorge nella costruzione dei suoi manufatti artistici, la cucitura più che il ricamo con cui l’autrice, con un gesto lento delle mani, ha inteso fermare per noi tutti le parole e le immagini fotografche che le sono per così dire andate incontro attraverso la sua memoria, veicolano un amore rispettoso delle cose che vuole “rendere impossibile la loro dispersione”, ma, fssandole con un flo da cucire, anche sottrarle al destino di semplici istantanee; e , perché no, nasconderle un poco, e proteggerle, sotto quel flo che le cuce, come fossero reliquie da conservare. Il cucito è un gesto antico, mette insieme, tiene stretto; il flo è ciò che consente al gesto del cucire il suo operato, ma è anche ciò da cui nasce il discorso che lega le parole: quelle che accompagnano e riaprono alla vita ciò che la fotografa potrebbe avere chiuso troppo frettolosamente in uno scatto.
Roberta Zucchini è nata a Bologna, dove vive e lavora.
Nel 1987 consegue una Laurea in D.A.M.S. – Arte, Università di Bologna e, dopo aver lavorato per anni nell’ambito del restauro e della conservazione dei beni artistici, inizia ad occuparsi di arti visive. Nel 2020 si diploma in Pittura-Arti Visive, Accademia di Belle Arti di Bologna.
Ha partecipato alle seguenti mostre:
• marzo 2006, Bambolse: l’arte di abbellire i muri, Sala Museale del Baraccano, Bologna;
• marzo 2013, La Certosa con gli occhi di Dickens, mostra collettiva, Associazione Amici della Certosa, Bologna, Palazzo d’Accursio, Sala d’Ercole;
• dicembre 2014, Arte a Palazzo, mostra collettiva, Galleria Farini Concept, Bologna, Palazzo Fantuzzi;
• maggio 2015, Ferrara Festival, Diari di Viaggio, 3° Edizione, mostra collettiva, Associazione Autori di Diari di Viaggio, Ferrara, Palazzo della Rocchetta;
• aprile-settembre 2016, Esther e le altre, Bologna, Libreria Trame;
• gennaio-febbraio 2017, Still leben, Bologna, Libri Liberi;
• giugno 2017, Open Tour 2017, Accademia di Belle Arti, Bologna;
• giugno 2018, Open Tour 2018: Ai piani intimi(a cura di Luca Caccioni e Irene Fenara), Spazio Lavì City, Bologna;
• agosto 2018, Ai piani intimi (a cura di Luca Caccioni e Irene Fenara), Spazio Lavì, Sarnano (MC);
• giugno 2019, Geografe della Memoria (a cura di Katia Baraldi), Istituto Parri-Museo della Resistenza, Bologna.
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