Dal 7 al 9 maggio una kermesse diffusa in città

A Bologna la primavera fiorisce con ART CITY

Margherita Morgantin, COSINUS (Venti cosmici), 2021, installazione I Courtesy ART CITY Bologna
 

Francesca Grego

28/04/2021

Bologna - L’arte contemporanea torna protagonista a Bologna con la nona edizione di ART CITY. Sarà un appuntamento insolito quello del 7, dell’8 e del 9 maggio, per la prima volta in primavera e slegato dal consueto abbinamento con Arte Fiera, rimandata al 2022. Ma l’entusiasmo delle riaperture e un’inedita autonomia la caricano di un nuovo valore simbolico, di un senso di rinascita che investe la scena dell’arte e l’intera città. Tra mostre, progetti site specific e spazi da riscoprire, l’esperienza che ci aspetta è quella di una visita alla “città che non c’è”: una Bologna diversa, vista attraverso la lente trasformatrice dei linguaggi contemporanei, da vivere lentamente e in profondità.


Norma Jeane, Incognito in L.A. - 1950s I Foto James Haspiel

“Sarà un'edizione speciale quella di ART CITY 2021”, ha detto oggi l’assessore alla Cultura e Promozione Matteo Lepore, durante la conferenza stampa di presentazione. "Abbiamo deciso assieme all'Istituzione Bologna Musei di realizzarla, anche se in date differenti rispetto alle precedenti edizioni, per rilanciare l’arte e la cultura di Bologna in questo difficile periodo, attraverso una delle manifestazioni più amate della città. Si tratta di una kermesse che, di fatto, aprirà ai tanti appuntamenti di Bologna Estate 2021”.
“ART CITY si prende cura degli artisti, degli spazi espositivi e degli angoli della città meno scontati”, ha proseguito li presidente di Bologna Musei Roberto Grandi: “Una edizione che sorprende, emoziona, ricca di creatività, diversa e innovata rispetto alle precedenti, che accompagna i bolognesi e i turisti in un cammino di riappropriazione del piacere e del gusto di avvicinarsi all’arte in presenza e in totale sicurezza”. 


Giorgio Andreotta Calò, Annunciazione, 2018, impressione fotografica su carta politenata ai sali d’argento realizzata per contatto con vetrata policroma I Foto Kirsten de Graaf, courtesy dell'artista

Attenzione al panorama italiano, un’ampia varietà di linguaggi e il confronto tra artisti di più generazioni sono i tratti distintivi dell’offerta ideata dal direttore artistico Lorenzo Balbi, alla guida del MAMbo dal 2017. Accanto a un corposo Main Program che abbraccia video, installazioni, performance, disegni e opere sonore, troveremo le proposte delle gallerie e dei musei cittadini, che spazia da Giorgio Morandi a Nicola Samorì. Fino allo Special Project, che quest’anno è affidato al tedesco Gregor Schneider, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2001. A quasi vent’anni di distanza, l’opera di Schneider sviluppa l’idea presentata in Laguna: il fantomatico signor Schmidt trasloca negli spazi dell’ex Galleria Nazionale d’Arte Moderna per disorientare gli spettatori con nuove domande sull’identità dell’individuo, sul nostro modo di vivere lo spazio domestico e la dimensione del digitale, rese ancora più scottanti dall’esperienza della pandemia. 
Dalla Biennale di Venezia, in questo caso quella del 2017, arriva anche Giorgio Andreotta Calò, autore di un progetto fotografico site specific (Ellissi) all’interno di una storica bottega di restauro bolognese, il LabOratorio degli Angeli. 


Michelangelo Pistoletto, Azione Manifesta, 2020, serigrafia su acciaio inox supermirror, courtesy Archivio Pistoletto, fotografia del Terzo Paradiso, foto Vannucci (collezione privata)

Due pilastri dell’arte italiana sono protagonisti a Palazzo Boncompagni e al Padiglione de l’Esprit Nouveau. Nella prestigiosa dimora cinquecentesca Michelangelo Pistoletto dialoga con gli affreschi e la scenografica scala a chiocciola del Vignola, ma soprattutto con un eccezionale padrone di casa, papa Gregorio XIII, attraverso 11 opere ispirate al tema del cambiamento. Al Padiglione de l’Esprit Nouveau scopriremo invece un’opera a lungo perduta e mai presentata al pubblico di Vincenzo Agnetti, instancabile sperimentatore di arte concettuale: si tratta del NEG, uno strumento musicale d’avanguardia costruito in collaborazione con l’azienda elettronica Brionvega, che il pubblico di ART CITY conoscerà attraverso composizioni create per l’occasione da musicisti delle estrazioni più varie. 


Teatro Storico di Villa Aldrovandi - Mazzacorati I Courtesy ART CITY Bologna

Stefano Arienti era l’artista prescelto per uno speciale progetto di Arte Fiera 2021. Presenterà un’installazione site specific dal titolo Ricchi e Poveri, da ammirare nel Giardino Le Corbusier di Piazza della Costituzione, storico ingresso ai padiglioni fieristici. Una performance della danzatrice e coreografa Annamaria Aimone e dell’artista sonora Felicity Mangan animerà poi il Cimitero Monumentale della Certosa,  mentre i video e i suoni di Stefano Baruzzi prenderanno vita nel Teatro Storico di Villa Aldrovandi Mazzacorati, noto per la qualità dell’acustica e per aver ottimamente conservato il suo aspetto settecentesco. 


Chiara Camoni, Ipogea, installazione ambientale, materiali vari, 2021 I Courtesy Palazzo Bentivoglio e l’artista I Foto Camilla Maria Santini

E se Chiara Camoni dialoga in un’installazione ambientale permanente con i suggestivi sotterranei di Palazzo Bentivoglio, la decorazione di Sabrina Mezzaqui per l’Oratorio di San Filippo Neri cambierà aspetto ogni giorno, invitando il pubblico a seguire le sue trasformazioni. 
Le proposte di ART CITY spaziano dai formati tradizionali ai più bizzarri: dipinti, sculture e disegni di Alessandro Pessoli attendono di essere scoperti a Palazzo Vizzani, mentre un radiodramma astralista di Matteo Mottin e Matteo Nasini sarà trasmesso in livestreaming da Radioimmaginaria e Beatrice Favaretto indagherà sulle rappresentazioni della sessualità al Cassero LGBT+ Center. E se ancora non bastasse, ecco le installazioni video di Carola Bonfili al Rifugio antiaereo Vittorio Putti, l’opera ispirata a Pasolini dell’artista senza volto Norma Jeane nelle Serre dei Giardini Margherita, il progetto ispirato alla fisica nucleare e all’astronomia di Margherita Morgantin agli Orti Boschetti Lungo Reno.  


Riccardo Baruzzi, Quadro Sonoro (Bic Barchino), 2021, still da video, 21' 40'' I Courtesy Collezione d'arte della Regione Emilia-Romagna

Molte delle proposte di ART CITY proseguiranno nelle settimane e nei mesi successivi, accompagnando il calendario di Bologna Estate. Il programma completo della manifestazione sarà disponibile a breve sul sito artcity.bologna.it. Per partecipare agli eventi è necessario prenotare a partire da lunedì 3 maggio telefonando ai numeri 051 6496632 e 051 6496637. 


Norma Jeane, Che cosa sono le nuvole?, 2021 I Foto Roegger

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