Dal 24 novembre
Nuova luce per la Basilica di Santa Maria presso San Satiro
Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, Milano © Arch. Giorgio Ripa
L. Sanfelice
24/11/2016
Milano - Diffusa ma non invasiva, secondo il progetto di Monsignor Luigi Crivelli, è la nuova illuminazione realizzata da Artemide S.p.A. e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia all'interno della Basilica di Santa Maria presso San Satiro.
Lo scrigno rinascimentale a pochi passi dal Duomo, custodisce la celebre prospettiva del Bramante che adesso rifulge al massimo della sua armonia con un impianto di lampade a LED appositamemente create per questo edificio raccolto e accogliente.
L'intervento, a cui si accompagna anche un'opera di deumidificazione e sanificazione dei muri, oltre a valorizzare il prezioso complesso, migliorerà la fruizione degli oltre 180mila visitatori che ogni anno si soffermano a contemplarne la meraviglia.
Insieme all'ingegnosa prospettiva, il pubblico potrà ammirare anche gli ambienti del Sacello, il primo impianto architettonico della chiesa dove è stato collocatao il gruppo della "pietà" di Agostino De Fondulis, e il battistero anch'esso opera del Bramante.
Mons. Domenico Sguaitamatti, collaboratore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Milano, ha svelato un segreto: “San Satiro non si guarda semplicemente. Se si vuole viverla e gustarla occorre imparare la sua lingua che si declina in spazi avvolgenti in grado di abbracciare, in forme architettoniche equilibrate capaci di sedurre, conquistare, ampliare lo sguardo, in segni di fede antica e nuova che invitano a pregare. Così si impara ad amare San Satiro. I suoi percorsi artistici sono anche itinerari di riflessione e di fede: preziosa eredità di chi ci ha preceduto da non svilire con una frettolosa, distratta e superficiale visione”.
Consulta anche:
Guida d'arte di Milano
Lo scrigno rinascimentale a pochi passi dal Duomo, custodisce la celebre prospettiva del Bramante che adesso rifulge al massimo della sua armonia con un impianto di lampade a LED appositamemente create per questo edificio raccolto e accogliente.
L'intervento, a cui si accompagna anche un'opera di deumidificazione e sanificazione dei muri, oltre a valorizzare il prezioso complesso, migliorerà la fruizione degli oltre 180mila visitatori che ogni anno si soffermano a contemplarne la meraviglia.
Insieme all'ingegnosa prospettiva, il pubblico potrà ammirare anche gli ambienti del Sacello, il primo impianto architettonico della chiesa dove è stato collocatao il gruppo della "pietà" di Agostino De Fondulis, e il battistero anch'esso opera del Bramante.
Mons. Domenico Sguaitamatti, collaboratore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Milano, ha svelato un segreto: “San Satiro non si guarda semplicemente. Se si vuole viverla e gustarla occorre imparare la sua lingua che si declina in spazi avvolgenti in grado di abbracciare, in forme architettoniche equilibrate capaci di sedurre, conquistare, ampliare lo sguardo, in segni di fede antica e nuova che invitano a pregare. Così si impara ad amare San Satiro. I suoi percorsi artistici sono anche itinerari di riflessione e di fede: preziosa eredità di chi ci ha preceduto da non svilire con una frettolosa, distratta e superficiale visione”.
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