Silvia Salvadori
Opera di Silvia Salvadori
Dal 16 December 2021 al 18 December 2021
Roma
Luogo: MICRO|Arti Visive
Indirizzo: Viale Mazzini 1
Orari: venerdi 17 e sabato 18 dicembre dalle 15,30 alle 19
Costo del biglietto: L’ingresso è libero, consentito ai visitatori muniti di mascherina e di GreenPass Covid-19
E-Mail info: info@microartivisive.it
Giovedi 16 dicembre 2021 alle ore 18.00 presso lo spazio MICRO Arti Visive di Paola Valori, si terrà l’inaugurazione della mostra di Silvia Salvadori LA STRUTTURA E L’ANIMA DEL COLORE presentata dal critico Roberto Litta.
Il percorso espositivo presenta dieci opere uniche nel loro genere, Silvia Salvadori è infatti una delle poche artiste a dipingere con le tecniche antiche dell'arte medievale toscana. Artista, archeologa e conservatrice dei beni culturali - da sempre innamorata della pittura senese - Silvia Salvadori si è specializzata nel recupero delle tecniche antiche, e in particolare quelle toscane del 1300 e 1400. Da qui ha iniziato un percorso di sperimentazione basato sullo studio degli antichi ricettari del Tardo Medioevo e del Primo Rinascimento, primo fra tutti il Libro dell’Arte di Cennino Cennini (tra i più famosi trattati che siano mai stati tramandati). Studia e approfondisce la pittura di Piero della Francesca, reinterpreta il linguaggio di Simone Martini, di Duccio di Bonsinsegna e di tutti i più grandi della scuola senese, immaginando paesaggi, iconografie e scenari dell’epoca; e come allora utilizza fedelmente polveri e bulini, con l’aggiunta delle sottili foglie dell’oro zecchino, elemento prezioso che lei stessa definisce “la sua firma”.
“Le sue opere sono uniche - scrive Roberto Litta nel testo curatoriale - straordinarie per ricercatezza e tratto raffinato, conservano capacità emotiva che donerà valore al tempo che scorre, come le pregiate polveri e il tratto esplosivo dei temi dei suoi dipinti che si fanno vedere, che si fanno ascoltare.(...) spingono a una discesa onirica che in realtà risveglia in noi il senso alto di un blu esteso all’infinito, di occhi verde smeraldo puntati su una umanità smarrita che deve riprendersi la propria epoca, alzando con la potenza del rosso rubino una reazione e un riscatto definitivo che consacri, come nel destino dei grandi artisti, in queste opere la perenne vittoria dell’uomo sulla morte”.
Una mostra unica, una vera e propria immersione di tre giorni nell’arte del Medioevo, non solo per celebrare un momento storico ricchissimo di opere e di personalità, ma anche per conoscere un’artista raffinata che ha trovato negli antichi maestri la sua principale fonte di ispirazione, in chiave contemporanea. Durante l’evento inaugurale il giorno 16 dicembre a partire dalle ore 18 è prevista una dimostrazione pratica dell’artista di alcune fasi della lavorazione di una tavola: dalla preparazione della tela all’imprimitura, fino alla doratura e alla pittura.
Il percorso espositivo presenta dieci opere uniche nel loro genere, Silvia Salvadori è infatti una delle poche artiste a dipingere con le tecniche antiche dell'arte medievale toscana. Artista, archeologa e conservatrice dei beni culturali - da sempre innamorata della pittura senese - Silvia Salvadori si è specializzata nel recupero delle tecniche antiche, e in particolare quelle toscane del 1300 e 1400. Da qui ha iniziato un percorso di sperimentazione basato sullo studio degli antichi ricettari del Tardo Medioevo e del Primo Rinascimento, primo fra tutti il Libro dell’Arte di Cennino Cennini (tra i più famosi trattati che siano mai stati tramandati). Studia e approfondisce la pittura di Piero della Francesca, reinterpreta il linguaggio di Simone Martini, di Duccio di Bonsinsegna e di tutti i più grandi della scuola senese, immaginando paesaggi, iconografie e scenari dell’epoca; e come allora utilizza fedelmente polveri e bulini, con l’aggiunta delle sottili foglie dell’oro zecchino, elemento prezioso che lei stessa definisce “la sua firma”.
“Le sue opere sono uniche - scrive Roberto Litta nel testo curatoriale - straordinarie per ricercatezza e tratto raffinato, conservano capacità emotiva che donerà valore al tempo che scorre, come le pregiate polveri e il tratto esplosivo dei temi dei suoi dipinti che si fanno vedere, che si fanno ascoltare.(...) spingono a una discesa onirica che in realtà risveglia in noi il senso alto di un blu esteso all’infinito, di occhi verde smeraldo puntati su una umanità smarrita che deve riprendersi la propria epoca, alzando con la potenza del rosso rubino una reazione e un riscatto definitivo che consacri, come nel destino dei grandi artisti, in queste opere la perenne vittoria dell’uomo sulla morte”.
Una mostra unica, una vera e propria immersione di tre giorni nell’arte del Medioevo, non solo per celebrare un momento storico ricchissimo di opere e di personalità, ma anche per conoscere un’artista raffinata che ha trovato negli antichi maestri la sua principale fonte di ispirazione, in chiave contemporanea. Durante l’evento inaugurale il giorno 16 dicembre a partire dalle ore 18 è prevista una dimostrazione pratica dell’artista di alcune fasi della lavorazione di una tavola: dalla preparazione della tela all’imprimitura, fino alla doratura e alla pittura.
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