Stefano Boato. Cities
Dal 19 Novembre 2014 al 24 Gennaio 2015
Padova
Luogo: SpazioTindaci
Indirizzo: via Dante 17/19
Orari: da lunedì a sabato 9.30-12.30 / 15.40-19.30; chiuso domenica e lunedì mattina
Curatori: Diletta Biondani, Carlotta Vazzoler
Enti promotori:
- Comune di Padova
Telefono per informazioni: +39 049 8751094
E-Mail info: spaziotindaci@tindaci.com
Sito ufficiale: http://www.tindaci.com
“CiTiEs”, titolo della personale di Stefano Boato che inaugura la stagione espositiva invernale allo SPAZIOTINDACI, con il patrocinio del Comune di Padova, si riferisce ad una particolare serie di opere dell’artista dedicate alle città e più genericamente alla riflessione sullo spazio e sulla comunicazione che caratterizza l’intera ricerca dell’autore. Saranno esposti lavori inediti e contemporaneamente i pezzi più significativi delle varie serie dell’autore: COMBINE, ARAZZI e CONTAMINAZIONI POP. Le opere ciclo “CiTIES” appartengono ad una più ampia sezione di lavori, definita “COMBINE” in stretta analogia con gli assemblaggi di Rauschenberg, nella quale l’artista usa materiali di scarto, che ha pazientemente catalogato e recuperato , come pretesti per creare opere d’arte. Le “CONTAMINAZIONI POP” mostrano immagini tratte dal mondo reale - bottiglie, volti, lettere, figure, numeri – rielaborate e manipolate fino a diventare semplici forme. Queste immagini/forme sono fissate sulla tela attraverso una rete di linee che le separa distanziandole dallo spettatore attraverso un effetto ottico. Nella serie “ARAZZI” i colori trovano tra loro l’armonia come in un grande arazzo e la superficie torna a essere superficie ed il colore è qui solo colore. Gli smalti al nitro asciugano in pochi minuti, impediscono sbavature e al tempo stesso non permettono ripensamenti; all’artista viene così garantito il trasferimento delle sue emozioni attraverso il colore direttamente sulla tela. La mostra personale di Stefano Boato allo SPAZIOTINDACI rappresenta una sorta di viaggio che lo spettatore può compiere all’interno della ricerca dell’artista e delle sue intuizioni a partire dagli anni ’90 fino ad oggi. L’autore attraverso le sue opere costruisce un ponte tra la realtà e il suo sentire, tra l’arte e la vita e rende tangibile ciò che per sua natura non lo è.
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