I Mercati del marmo
![](http://www.arte.it/foto/600x450/6a/6506-marmiimperiali01.jpg)
Marmo imperiale
02/10/2002
Fino al 19 gennaio i Mercati di Traiano ospitano “I marmi colorati della Roma imperiale”, una selezione di sculture di età imperiale realizzate nel prezioso materiale.
L’iniziativa, promossa dalla Soprintendenza ai beni culturali di Roma e da Civita in collaborazione con le Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e di Venezia “Ca’ Foscari”, si avvale della direzione scientifica di Marilda De Nuccio e delle competenze di una qualificata équipe di tecnici (per la sezione relativa alle analisi petrografiche e geochimiche), archeologi e storici dell’arte.
Oltre agli spazi dei Mercati di Traiano il percorso si estende al Foro di Traiano e al Foro di Augusto proponendo ai visitatori soluzioni espositive all’aperto, nel cuore della città imperiale. Tra le novità, numerosi prestiti dalle sezioni archeologiche dei principali musei europei (Parigi, Berlino, Madrid e Roma) e sculture di grandi dimensioni mai esposte prima a Roma, come la statua colossale in porfido rosso di imperatore su trono in granito, identificato con Diocleaziano, proveniente da Cesarea Marittima in Israele, il Ganimede in pavonazzetto da Sperlonga e la statua dell’imperatrice Matidia/Aura in marmo bianco e bigio morato dal teatro romano di Sessa Aurunca. Tra tutte spiccano per dimensioni due colossali statue di Apollo provenienti dalla Collezione Farnese al Museo Archeologico di Napoli, uno seduto, in porfido rosso e marmo bianco di età tardoantica-antonina, l’altro citaredo in basanite.
Dopo aver affrontato preliminarmente lo studio del valore estetico, simbolico e ideologico del materiale, la mostra procede per temi (divinità, ritratti imperiali, animali, barbari prigionieri, elementi architettonici e d’arredo) e contesti di provenienza dei reperti (aula del Colosso nel Foro di Augusto, casa di Augusto sul Palatino, tempio di Apollo Sosiano, villa Adriana). Particolare rilievo occupa la sezione dedicata alle tecniche di estrazione e lavorazione del marmo, completata dalla rassegna delle cave più importanti dell’antichità (Egitto, Tunisia, Grecia, Italia) ampiamente documentata da riproduzioni grafiche, fotografiche, plastici, campioni marmorei e ritrovamenti ottocenteschi. Novità assoluta è la ricostruzione filologica del tripode che riunisce i tre barbari inginocchiati in pavonazzetto, attualmente divisi tra il Museo Archeologico di Napoli e la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen. Di grande interesse anche la sezione dedicata alla fortuna critica goduta dal marmo in età moderna grazie alla cultura antiquaria e al collezionismo di esemplari pregiati, alcuni dei quali qui prestati dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e dal Museo dei Gessi dell’Università di Roma “La Sapienza”.
“I marmi colorati della Roma imperiale”
Roma, Mercati di Traiano, ingresso da Via IV Novembre
Fino al 19 gennaio 2003
Orario 9-19
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