Il mercante di nuvole. Studio65: 50 anni di futuro
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© Studio65, Gufram | Studio65, Bocca, 1970
Dal 27 Novembre 2015 al 28 Febbraio 2016
Torino
Luogo: GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via Magenta 31
Orari: da Martedì a Domenica 10 - 19.30
Enti promotori:
- MiBACT
- Regione Piemonte
- Città di Torino
- Fondazione Torino Musei
Telefono per informazioni: +39 011 4429518
E-Mail info: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it
Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile “moderno” con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto “design radicale”.
La mostra, a cura di Maria Cristina Didero, nasce dal desiderio di raccogliere il vasto repertorio progettuale di Studio65 e riorganizzarlo in modo da narrare non solo il percorso del gruppo di artisti e architetti che vi hanno fatto parte, ma le vicende di una generazione in grado di incidere sui mutamenti storici.
Dopo la tappa torinese la mostra sarà presentata in altre istituzioni internazionali a partire dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare il segno lasciato da un protagonista del design italiano ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa.
La mostra, a cura di Maria Cristina Didero, nasce dal desiderio di raccogliere il vasto repertorio progettuale di Studio65 e riorganizzarlo in modo da narrare non solo il percorso del gruppo di artisti e architetti che vi hanno fatto parte, ma le vicende di una generazione in grado di incidere sui mutamenti storici.
Dopo la tappa torinese la mostra sarà presentata in altre istituzioni internazionali a partire dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare il segno lasciato da un protagonista del design italiano ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa.
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