Tango in affitto

tango taxi dancer
 

15/12/2007

Uscire per ballare durante una vacanza è una delle azioni più normali, e frequenti, meno ordinario è partire con il preciso intento di tuffarsi nel vortice di un appassionato tango. Succede a Buenos Aires, dove il turismo al femminile sta subendo una vera impennata. Oltre alla bellezza e alla atmosfere intense dell’Argentina, centinaia e centinaia di ballerine scompagnate migrano verso le varie e struggenti sale di milongas, per assicurarsi per qualche euro un tanguero in affitto. Nessuna paura dietro alla pratica non si nasconde lo spauracchio della prostituzione, il tanguero si affitta effettivamente per danzare. Una donna argentina non si sognerebbe mai di pagare per un giro di tango, ma le turiste spudorate e sognanti mettono allegramente mano al portafogli. La professione del taxi dancer è un’arte antica, reinventata e corretta dagli argentini, una nuova vecchia idea per combattere la pesante crisi economica. I ballerini pagati in nero, non riuscirebbero mai a realizzare le cifre guadagnate con i volteggi, attraverso una professione normale. Non è facile delineare l’ identikit di un taxi tanguero, sicuramente la cifra distintiva è la padronanza della materia e il bisogno di lavorare. Giovani, affascinanti e tenebrosi ma anche signori coi capelli bianchi, ancora lievi sulle gambe, si offrono per accompagnare occasionali compagne nel vortice di passioni che è il tango argentino. Persino Rodolfo Valentino, arrivato a New York nel 1913 aveva inizialmente intrapreso la sua gloriosa carriera come taxi-dancers nei tango palaces. Considerando l’esplosione o forse il rigurgito esplosivo delle danze latine in Europa e soprattutto in Italia, non c’è da stupirsi se la meta per una vacanza per tante e tante signore sarà proprio oltreoceano. Baires stiamo arrivando! “Don’t cry for us Argentina”.

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