Cenni biografici
Libreria Carlton di Ettore Sottsass Jr
07/01/2002
Ettore Sottsass Jr nasce a Innsbruck, in Austria, nel 1917. Ben presto conosce l’architettura e il design attraverso l’opera del padre Ettore Sottsass Sr, importante esponente del razionalismo europeo. Dal 1935 al 1939 vive a Torino, dove studia e si laurea in Architettura, al Politecnico, e dove acquisisce un ampio bagaglio di conoscenze storico-critiche scrivendo articoli di arte e design in collaborazione con il designer torinese Luigi Spazzanpan. Comincia la sua attività fervida con una mostra, organizzata insieme a Bruno Munari, sull’arte astratta nel 1946.
Nel 1947 apre a Milano “The Studio”, lo studio di architettura e design che lo farà conoscere al mondo. Nel 1956 lavora a New York presso lo studio del famoso designer George Nelson. Tornato in Italia, comincia a lavorare nel 1957, come direttore artistico per Poltronova per la quale realizzerà negli anni Settanta una serie di mobili in fibra di vetro, i cosiddetti “Mobili Grigi”. L’architetto, senza lasciarsi incatenare dalle diverse società per cui lavora, nel 1958 comincia a collaborare anche per la Olivetti: viene nominato capo consulente per le macchine. Da questa collaborazione nacquero i pezzi più importanti per la sua carriera: tra cui il primo calcolatore elettronico italiano, “Elea 9003”, in cui gli innumerevoli elementi operativi sono ordinati in modo graficamente evidente, con il quale ottenne il Premio Compasso d’Oro nel 1959. Disegnò poi, ancora, mobili per ufficio e macchine da scrivere tra cui la “Valentine” del 1969, oggi al MOMA di New York.
Questo è il periodo più vivace e gratificante nella sua professione: ottiene infatti nel 1968 la Laurea ad honorem del Royal College of Art di Londra e numerosi altri premi e riconoscimenti internazionali fino al 1995.
In seguito ad un viaggio in India, nel 1961, progetta e realizza numerose serie di ceramiche, ispirate alle forme e alle filosofie orientali, come le linee “Ceramiche delle tenebre” (1963), “Shiva” (1964) e “Tantra” (1969).
Negli anni Settanta si pone nel campo del design internazionale come uno dei maggiori esponenti del "Radical Design", un movimento di giovani artisti che si proponeva di cambiare la società attraverso un design allegro e lontano dalla solita funzionalità, attraverso un’architettura volta ad una vita alternativa. Il Gruppo fonderà nel 1973 la scuola di design alternativo “Global Tools”. Il movimento legato alla rivoluzione sociale in atto, al movimento giovanile e alle lotte politiche, si concluse nella seconda metà di quel decennio.
Le stesse idee, non più legate ai temi politici di allora, ritornano in maniera più forte con il "Gruppo Memphis", da una canzone di Bob Dylan. Il Gruppo nato nel 1981, come simbolo del new design, era costituito da molti giovani che, con a capo il maestro, ottennero fama internazionale. Memphis proponeva un design più creativo, giocoso e colorato che si opponeva al Modernismo e che si ispirava anche ai decori del passato. “Per me il design è uno strumento per discutere della vita, dei rapporti sociali, della politica, del mangiare e persino del design stesso” affermava Ettore Sottsass alla prima mostra di Memphis all’Arc’74 di Milano, nel 1981. L’artista era la mente e il promotore del Gruppo per il quale aveva coniato lo slogan ”La forma del prodotto è in stretto rapporto con chi la utilizza”. All’epoca risale la creazione di Sottsass della libreria “Carlton” una delle sue opere, tra le prime di Memphis, più conosciute, una costruzione di forme geometriche colorate e accatastate l’una sull’altra, come un gioco. Sottsass aveva usato il laminato plastico, materiale che divenne per Memphis congeniale. Il Gruppo si sciolse nel 1988.
Ancora oggi Ettore Sottsass è uno dei maggiori designer internazionali, tra i molti committenti attuali figurano Alessi, Artemide, Siemens, Apple, ma anche un rinomato architetto, attività a cui si è dedicato maggiormente negli ultimi anni: ha progettato gli spazi per il pubblico dell’Aereoporto di Malpensa, si è occupato di alcuni lavori di urbanistica a Seoul e tra il 1990 e il 1997 ha disegnato le stazioni di servizio per la ERG.
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