Tiziana Tafuri. In the mood for change
![Tiziana Tafuri, Moods # 1, 2022, collage e decollage su leger, 14x20 cm. Tiziana Tafuri, Moods # 1, 2022, collage e decollage su leger, 14x20 cm.](http://www.arte.it/foto/600x450/98/141757-Tiziana_Tafuri_moods_1_2022_collage_e_decollage_su_leger_14x20_cm.jpg)
Tiziana Tafuri, Moods # 1, 2022, collage e decollage su leger, 14x20 cm.
Dal 12 Luglio 2023 al 08 Settembre 2023
Napoli
Luogo: Shazar Gallery
Indirizzo: Via Pasquale Scura 8
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20 e su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 081 1812 6773
E-Mail info: info@shazargallery.com
Sito ufficiale: http://www.shazargallery.com
Mercoledì 12 luglio, dalle ore 18.00, la Shazar Gallery presenta In the mood for change, prima personaledi Tiziana Tafuri negli spazi di via Pasquale Scura.
L’artista napoletana, che vive e lavora a Barcellona, mette in scena la necessità del processo creativo, l’urgenza di un moto interiore la cui epifania, trascendendo dall’ambiente, sviluppa linguaggi interiori fatti di sovrapposizioni e svuotamenti materici. La cartadi una collezione di riviste assume valenza pittorica diventando protagonista della tela, in un momento di attenzione cosciente verso la scoperta di ciò che si incontra più in profondità, sotto gli strati superficiali.
Durate il trasferimento dalla ceramica (materia privilegiata dall’artista) alla carta, quest’ultima viene trattata con la tecnica del collage e decollage, i cui diversi strati strappati, usurati e sovrapposti, utilizzati come tavolozza di colori, contribuiscono alla narrativa dei lavori, enfatizzando i luoghi di accumulo, di sovrapposizioni, interazioni e reazioni. È lì che si percepiscono e si svelano i segnali delle funzioni vitali di un processo di trasformazione in atto, lì, dove c’è una convivenza di contingenza e accidentalità, al limite tra il costruito e il distrutto.
La tecnica utilizzata partecipa alla richiesta di attenzione, nel gioco necessario di avvicinamento e allontanamento dalle tele. Le opere quindi assumono sembianze di volti, occhi, sguardi, in un primo momento attenti e sorpresi, protagonisti di fronte a questa indagine esplorativa, per mettere poi in evidenza che proprio quelle macchie, strappi e texture che li compongono, svelano gli infiniti strati ed inclinazioni e le possibili ed infinite direzioni di un cambio, attraverso i quali l’uomo e la natura perennemente si rinnovano.
L’artista napoletana, che vive e lavora a Barcellona, mette in scena la necessità del processo creativo, l’urgenza di un moto interiore la cui epifania, trascendendo dall’ambiente, sviluppa linguaggi interiori fatti di sovrapposizioni e svuotamenti materici. La cartadi una collezione di riviste assume valenza pittorica diventando protagonista della tela, in un momento di attenzione cosciente verso la scoperta di ciò che si incontra più in profondità, sotto gli strati superficiali.
Durate il trasferimento dalla ceramica (materia privilegiata dall’artista) alla carta, quest’ultima viene trattata con la tecnica del collage e decollage, i cui diversi strati strappati, usurati e sovrapposti, utilizzati come tavolozza di colori, contribuiscono alla narrativa dei lavori, enfatizzando i luoghi di accumulo, di sovrapposizioni, interazioni e reazioni. È lì che si percepiscono e si svelano i segnali delle funzioni vitali di un processo di trasformazione in atto, lì, dove c’è una convivenza di contingenza e accidentalità, al limite tra il costruito e il distrutto.
La tecnica utilizzata partecipa alla richiesta di attenzione, nel gioco necessario di avvicinamento e allontanamento dalle tele. Le opere quindi assumono sembianze di volti, occhi, sguardi, in un primo momento attenti e sorpresi, protagonisti di fronte a questa indagine esplorativa, per mettere poi in evidenza che proprio quelle macchie, strappi e texture che li compongono, svelano gli infiniti strati ed inclinazioni e le possibili ed infinite direzioni di un cambio, attraverso i quali l’uomo e la natura perennemente si rinnovano.
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