Oratorio Suardi di Trescore

Bergamo l'altra Venezia
 

30/04/2001

A Trescore, a circa quindici chilometri da Bergamo, sorge il piccolo oratorio della nobile famiglia Suardi. Chi giunge alla mostra “Bergamo. L’altra Venezia. Il Rinascimento negli anni di Lorenzo Lotto (1510-1530)” non dovrebbe perdere l’occasione per visitare anche questo affascinante luogo. Lungo le pareti della navata Lotto dipinge le storie di Santa Brigida e Santa Barbara, cui l’oratorio è dedicato; le due sante sono chiamate a testimoniare e a confermare la vittoria di Cristo sul male, figurata dalla grande immagine del Cristo-Vite che domina la parete con le storie di Santa Barbara. Il richiamo è ai versetti del Vangelo di Giovanni (15: 5-6): “Io sono la vite e voi i tralci, Colui che rimane in me e io in lui, porta abbondanti frutti, perchè senza di me non potete far nulla.” Ai piedi del Cristo, immagine del tronco della vite, Battista Suardi con la moglie e la sorella, raccolti in preghiera; in alto i tralci che prendono vita dalle mani di Cristo vanno a formare dei medaglioni che accolgono figure di santi. Alle estremità delle pareti Girolamo e Ambrogio, i due Padri della Chiesa, mostrando le Sacre Scritture, scacciano un gruppo di eretici, segnalati dal pittore con tanto di nome. La comunicazione è semplice e diretta: la comunità rurale dedita alla coltivazione della vite avrebbe facilmente colto il messaggio. E sempre ai contadini doveva essere nota la figura di santa Brigida, monaca irlandese, venerata per le sue opere di carità ma anche protettrice dei raccolti e degli armenti in caso di calamità naturali. La narrazione delle storie delle due sante si sviluppa lungo le pareti con una chiarezza e una facilità di lettura davvero sorprendenti: la visione realistica e quotidiana proposta da Lotto invoglia lo spettatore a seguire, passo per passo, l’evolversi delle storie, in un continuo susseguirsi di eventi e di sorprese. Non siamo molto lontani sia geograficamente che formalmente dall’impostazione devozionale dei Sacri Monti, e in particolar modo da quello di Varallo, in cui emergono naturalezza e intensità espressiva. Manca, qui a Trescore, qualunque dimensione eroica nella narrazione del tema sacro, tutto è espresso secondo un principio di chiara leggibilità: siamo più vicini in questo senso, al ciclo della Vita di Sant’Ursula del Carpaccio piuttosto che alle Stanze Vaticane di Raffaello, che Lotto aveva avuto modo di vedere durante il suo soggiorno romano. La chiarezza di esposizione sembra essere il principale obiettivo del pittore, che a questo scopo sacrifica anche la verità storica, utilizzando, per i costumi dei personaggi, abiti contemporanei. La decorazione segna una svolta nel linguaggio formale di Lotto: sempre più lontano dal classicismo veneziano, crea qui una formula espressiva di grande impatto visivo, ricca di estro e di originalità. Se l’arte di Lotto a volte è stata definita provinciale, è solo perchè si esprime attraverso forme alternative, nuove, ai margini del dibattito culturale che si svolgeva nei maggiori centri artisti: quanto questo nuovo linguaggio fosse anticonformista rispetto all’equilibrio classico di un Raffaello a di un Tiziano è immediatamente percepibile dagli affreschi di Trescore. Per poter visitare l’Oratorio Suardi e l’annessa mostra “Lorenzo Lotto a Trescore” è necessaria, sia nel caso di gruppi che di singoli, la prenotazione. Orari: visite guidate alle ore: 10,00-11,00-12,00-14,00-15,00-16,00. Chiuso il Lunedì. Biglietto: 8.000 Inf.: 035-944777

 
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