Alle Terme di Diocleziano dall’8 dicembre all’8 gennaio
Ulisse e gli altri. Il Museo Nazionale Romano svela i suoi tesori nascosti
Sarcofago con raffigurazione di Achille tra le figlie di Nicomede, seconda metà del II secolo d.C, Marmo bianco a grana fine dall’Isola Sacra, Roma
Terme di Diocleziano, depositi (Aula V) | Foto: © Hartwig Koppermann
Terme di Diocleziano, depositi (Aula V) | Foto: © Hartwig Koppermann
Samantha De Martin
05/12/2022
Roma - C’è Ulisse, legato all’albero maestro di una nave con le vele arrotolate e le corde sciolte, i suoi compagni intenti a remare, mentre una sirena in tunica corta suona una lira.
Questa scena raffigurata su un mosaico di fine II secolo d.C., proveniente da Quarto di Corzano, precisamente dall’ambiente termale di un’antica stazione di posta, affianca il ritratto in marmo di Circe, i lineamenti marcati a ricordare una bellezza dura e sicura di sé, rinvenuto sul promontorio del Circeo. Accanto c’è una testa di prima età imperiale, in marmo greco a grandi cristalli, che riproduce un uomo maturo con la barba folta e la chioma fluente, molto probabilmente Ulisse stesso, con il suo copricapo conico e rigido, che si volta vigorosamente verso destra.
Sono solo alcuni dei tesori nascosti provenienti dall’affascinante scrigno del Museo Nazionale Romano, che apre le porte dei propri depositi per svelare al pubblico alcuni straordinari reperti, rendendo accessibile a tutti un patrimonio culturale inaspettato. Dall’8 dicembre all’8 gennaio nelle aule delle Terme di Diocleziano avrà luogo la prima tappa del viaggio tra i depositi del Museo Nazionale Romano. Il progetto di valorizzazione, costituito da un ciclo di brevi mostre, permetterà di far conoscere al pubblico un ampio numero di opere solitamente custodite nel buio dei depositi.
Sono infatti migliaia i reperti conservati in questo autentico “museo nel museo”, tra sculture, mosaici, affreschi, manufatti in terracotta, in vetro e in bronzo. Si tratta di oggetti rinvenuti nel corso di oltre un secolo di vita del Museo Nazionale Romano e che non solo raccontano l’antichità di Roma, ma ripercorrono la storia della trasformazione della città e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale a oggi.
Mosaico con Ulisse e le Sirene, da Quarto di Corzano, metà-fine II secolo d.C, ambiente termale di una mansio (stazione di posta), Roma, Terme di Diocleziano, depositi (Olearie)
Nella prima tappa di questo viaggio dedicato a Ulisse, viaggiatore per eccellenza, il visitatore è invitato ad apprezzare alcune chicche. Si inizia dal grande mosaico dell'eroe e delle Sirene, presentato in un suggestivo allestimento multimediale che catapulta il pubblico nel racconto del viaggio, per proseguire con le virtù del personaggio, declinate attraverso le numerose figure femminili che animano il mito, dall’adorata Penelope (in mostra con euna testa in marmo del II secolo d.C.) alla divina protettrice Atena, rappresentata da un busto rinvenuto nel suburbio di Roma, con l’elmo, rialzato sulla fronte, la piccola corazza che protegge petto e spalle e la folta capigliatura.
Le avventure di Ulisse e degli altri personaggi che gravitano intorno alla sua figura sono invece raccontate da un sarcofago che raffigura Achille tra le figlie di Nicomede (ritrovato a Isola Sacra e databile alla seconda metà del II secolo d.C.) e da un’urna con scena della contesa per le armi di Achille (proveniente da Ostia Antica, e risalente alle seconda metà del II secolo d.C.). Quest’ultima è dedicata alla schiava Egrilia Felicitas, morta a 28 anni, dal suo compagno di schiavitù Carpophorus.
In un ambiente circondato da colonne, alla presenza di un personaggio seduto con un mantello avvolto intorni ai fianchi, Ulisse, riconoscibile dal pileo, ha appena afferrato l’elmo posto su un’armatura. I suoi compagni guardano Aiace, barbato e a testa china, mentre si allontana.
Testa di Ulisse, marmo greco a grandi cristalli Roma, dal sepolcreto degli Statili Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino Monteporzio), inv. 130 Prima età imperiale
Dal 14 gennaio (fino al 19 febbraio) seguirà un secondo momento espositivo, dedicato questa volta agli “altri”, ovvero a coloro che gravitano intorno alla figura di Ulisse. Lo sguardo sull’eroe al Museo Nazionale Romano si allarga quindi ad altri popoli, mondi e culture. Il viaggio di un solo uomo lascia spazio a quello dell’intero popolo dei Romani, raccontati per la loro capacità di rapportarsi con genti diverse - dai barbari ai pigmei - e di confrontarsi con le tante popolazioni sconfitte e assoggettate.
“Il Museo Nazionale Romano - dichiara il direttore Stéphane Verger - conserva un ingente patrimonio archeologico, storico e artistico di cui solo una piccola parte è visibile nel percorso espositivo permanente. È nostro dovere far riemergere dai tanti magazzini del museo le opere, i contesti archeologici più significativi. La scelta del tema - Ulisse e gli altri - è particolarmente adatta al momento che sta vivendo il Museo Nazionale Romano che inizia un’impegnativa avventura attraverso la quale contribuirà a traghettare il pubblico verso le nuove realtà del mondo, della storia e della contemporaneità”.
Il progetto di valorizzazione dei depositi è realizzato grazie al sostegno di ANAGINA - Associazione Nazionale Agenti Imprenditori Assicurativi, mentre l’allestimento è a cura di Contemporanea Progetti.
Urna con scena della contesa per le armi di Achille, Urna con coperchio in marmo bianco da Ostia Antica, seconda metà del II secolo d.C,Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino urne)
Questa scena raffigurata su un mosaico di fine II secolo d.C., proveniente da Quarto di Corzano, precisamente dall’ambiente termale di un’antica stazione di posta, affianca il ritratto in marmo di Circe, i lineamenti marcati a ricordare una bellezza dura e sicura di sé, rinvenuto sul promontorio del Circeo. Accanto c’è una testa di prima età imperiale, in marmo greco a grandi cristalli, che riproduce un uomo maturo con la barba folta e la chioma fluente, molto probabilmente Ulisse stesso, con il suo copricapo conico e rigido, che si volta vigorosamente verso destra.
Sono solo alcuni dei tesori nascosti provenienti dall’affascinante scrigno del Museo Nazionale Romano, che apre le porte dei propri depositi per svelare al pubblico alcuni straordinari reperti, rendendo accessibile a tutti un patrimonio culturale inaspettato. Dall’8 dicembre all’8 gennaio nelle aule delle Terme di Diocleziano avrà luogo la prima tappa del viaggio tra i depositi del Museo Nazionale Romano. Il progetto di valorizzazione, costituito da un ciclo di brevi mostre, permetterà di far conoscere al pubblico un ampio numero di opere solitamente custodite nel buio dei depositi.
Sono infatti migliaia i reperti conservati in questo autentico “museo nel museo”, tra sculture, mosaici, affreschi, manufatti in terracotta, in vetro e in bronzo. Si tratta di oggetti rinvenuti nel corso di oltre un secolo di vita del Museo Nazionale Romano e che non solo raccontano l’antichità di Roma, ma ripercorrono la storia della trasformazione della città e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale a oggi.
Mosaico con Ulisse e le Sirene, da Quarto di Corzano, metà-fine II secolo d.C, ambiente termale di una mansio (stazione di posta), Roma, Terme di Diocleziano, depositi (Olearie)
Nella prima tappa di questo viaggio dedicato a Ulisse, viaggiatore per eccellenza, il visitatore è invitato ad apprezzare alcune chicche. Si inizia dal grande mosaico dell'eroe e delle Sirene, presentato in un suggestivo allestimento multimediale che catapulta il pubblico nel racconto del viaggio, per proseguire con le virtù del personaggio, declinate attraverso le numerose figure femminili che animano il mito, dall’adorata Penelope (in mostra con euna testa in marmo del II secolo d.C.) alla divina protettrice Atena, rappresentata da un busto rinvenuto nel suburbio di Roma, con l’elmo, rialzato sulla fronte, la piccola corazza che protegge petto e spalle e la folta capigliatura.
Le avventure di Ulisse e degli altri personaggi che gravitano intorno alla sua figura sono invece raccontate da un sarcofago che raffigura Achille tra le figlie di Nicomede (ritrovato a Isola Sacra e databile alla seconda metà del II secolo d.C.) e da un’urna con scena della contesa per le armi di Achille (proveniente da Ostia Antica, e risalente alle seconda metà del II secolo d.C.). Quest’ultima è dedicata alla schiava Egrilia Felicitas, morta a 28 anni, dal suo compagno di schiavitù Carpophorus.
In un ambiente circondato da colonne, alla presenza di un personaggio seduto con un mantello avvolto intorni ai fianchi, Ulisse, riconoscibile dal pileo, ha appena afferrato l’elmo posto su un’armatura. I suoi compagni guardano Aiace, barbato e a testa china, mentre si allontana.
Testa di Ulisse, marmo greco a grandi cristalli Roma, dal sepolcreto degli Statili Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino Monteporzio), inv. 130 Prima età imperiale
Dal 14 gennaio (fino al 19 febbraio) seguirà un secondo momento espositivo, dedicato questa volta agli “altri”, ovvero a coloro che gravitano intorno alla figura di Ulisse. Lo sguardo sull’eroe al Museo Nazionale Romano si allarga quindi ad altri popoli, mondi e culture. Il viaggio di un solo uomo lascia spazio a quello dell’intero popolo dei Romani, raccontati per la loro capacità di rapportarsi con genti diverse - dai barbari ai pigmei - e di confrontarsi con le tante popolazioni sconfitte e assoggettate.
“Il Museo Nazionale Romano - dichiara il direttore Stéphane Verger - conserva un ingente patrimonio archeologico, storico e artistico di cui solo una piccola parte è visibile nel percorso espositivo permanente. È nostro dovere far riemergere dai tanti magazzini del museo le opere, i contesti archeologici più significativi. La scelta del tema - Ulisse e gli altri - è particolarmente adatta al momento che sta vivendo il Museo Nazionale Romano che inizia un’impegnativa avventura attraverso la quale contribuirà a traghettare il pubblico verso le nuove realtà del mondo, della storia e della contemporaneità”.
Il progetto di valorizzazione dei depositi è realizzato grazie al sostegno di ANAGINA - Associazione Nazionale Agenti Imprenditori Assicurativi, mentre l’allestimento è a cura di Contemporanea Progetti.
Urna con scena della contesa per le armi di Achille, Urna con coperchio in marmo bianco da Ostia Antica, seconda metà del II secolo d.C,Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino urne)
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