Voglio essere. Dalla parte delle donne

Voglio essere. Dalla parte delle donne, Oratorio della Beata Vergine del Rosario, Limena (PD)

 

Dal 09 Marzo 2013 al 17 Marzo 2013

Limena | Padova

Luogo: Oratorio della Beata Vergine del Rosario

Indirizzo: via Roma 44

Orari: da martedì a domenica 16.30-20

Curatori: Chiara Coltro, Barbara Codogno, Nicoletta Furlan

Enti promotori:

  • Assessorato alla cultura del Comune di Limena

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 049 8844338

E-Mail info: limena.pd@cert.ip-veneto.net

Sito ufficiale: http://www.comune.limena.pd.it/web/news-cultura-e-sport/items/voglio-essere.html


Dall’8 al 17 marzo il suggestivo oratorio seicentesco della Beata Vergine del Rosario a Limena (Padova) ospita la collettiva “Voglio essere” – a cura di Chiara Coltro, Barbara Codogno, Nicoletta Furlan – promossa dall’ Assessorato alla cultura del Comune di Limena, in collaborazione con l’associazione Artemisia. L’esposizione riunisce i lavori di numerose artiste della scena contemporanea – Laura Stefani, Silvia Ferrara, Maurizia Manfredi, Adolfina De Stefani, Mara Ruzza, Claudia Fabris, Vanilla Ragana, Elena Candeo, Greta Bisandola, Marta Czok, Federica Fontolan, Claudia Bortolato, Gruppo Cytric (David Selovin e Arianna Ferrazin) – e, in occasione della vernice della mostra l’8 marzo alle ore 18, presenterà la performance La Bambola dell’artista Claudia Fabris. Pittura, scultura, fotografia e installazioni site specific fanno di questa collettiva un’occasione per stimolare la riflessione sull’universo femminile – che ancora oggi paga il prezzo della violenza e della discriminazione – e per sottolineare la possibilità che ogni donna possa diventare “ciò che sogna e desidera”. La simbolica data in cui inaugura la mostra, del resto «non è una data che va semplicemente celebrata», spiega l'Assessore Stefano Toubaì, che ha profondamente voluto questa collettiva, «esposizioni come queste non sono semplicemente una risposta istituzionale a un problema o approfondire le tragiche pagine di storia e quelle ancor più tragiche di cronaca del nostro Paese. Essere dalla parte del cittadino e della società civile significa necessariamente essere dalla parte delle donne che subiscono violenza, essere veramente dalla parte di tutte quelle donne che pagano ancora una cultura di discriminazione e violenza. Ho sposato con grande gioia l'idea delle curatrici, le quali hanno scelto l'arte, la bellezza e la speranza per ridisegnare le fondamenta sociali di un futuro migliore».

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