LEONARDO VECCHIARELLI - La grande Transizione
![LEONARDO VECCHIARELLI LEONARDO VECCHIARELLI](http://www.arte.it/foto/600x450/7a/10132-leo.jpg)
LEONARDO VECCHIARELLI
LEONARDO VECCHIARELLI
Dal 11 Ottobre 2011 al 12 Novembre 2011
Milano
Luogo: Studio Guastalla
Indirizzo: Via Senato 24
Telefono per informazioni: 02 780918
Studio Guastalla presenta "La grande Transizione", 30 fotografie di Leonardo Vecchiarelli che compongono un ciclo compatto come una falange armata. Sono trenta immagini di donne guerriere, abbigliate e decorate con la cura meticolosa di un samurai che si prepara alla battaglia, ispirate a figure di imperatrici orientali. Tra loro, quasi nascosto, l'unica figura maschile è quella dell'artista.
Le immagini ieratiche, frontali, enigmatiche, si stagliano su fondi piatti di colore intenso, da cui emerge un ideogramma, che rappresenta la particolare virtù che l'artista ha visto in ognuna delle sue donne ritratte: la capacità di vedere oltre le apparenze, quella di emanare felicità, l'attitudine al cambiamento, all'insegnamento, la luminosità solare, ecc...
Ad ogni donna ritratta l'artista ha dato un nome, tratto dalla cultura letteraria e mitica dell'Estremo Oriente: la Sciamana, la Donna Samurai, la Creatrice del Genere Umano, Colei che governa il Flusso delle Acque, l'Aristocratica, il Tempio della Purezza... Molti sono i volti noti, da scoprire al di là della maschera, provenienti soprattutto dal mondo della moda in cui Vecchiarelli lavora da anni, a partire da Riyo Mori, prima Miss Universo giapponese nel 2007, Maria Buccellati, Nicoletta Fiorucci, Maria Sole Brivio Sforza, fino a Lucilla Bonaccorsi Beccaria, e molte altre.
Ogni immagine è un complesso intreccio di significati e di simbologie, in cui ogni colore, ogni elemento della natura che compone le acconciature o è dipinto sugli abiti sontuosi, ogni monile, ogni gesto delle mani, solo apparentemente sempre uguale, rimanda a una nobile virtù.
In un'epoca confusa e carica di inquietudine come la nostra, Vecchiarelli vede nelle donne, quando sono unite e connesse le une con le altre come una muraglia di combattenti, la forza necessaria a ricostituire un equilibrio tra i diversi ambiti dell'esistenza. Le donne assumono allora il ruolo di mediatrici che con determinazione, autorevolezza, intuizione e forza possono aiutarci a ritrovare il senso perduto della nostra appartenenza al tutto.
"Nelle tue icone laiche - scrive Marta Marzotto in uno dei testi in catalogo - riesci a concentrare l'energia, la potenza delle donne, con loro diventi zelante e compiacente, ne contorni ogni dettaglio, le abbellisci, le illumini, le esponi amorevolmente. Mi colpiscono l'emotività che riesci a trasmettere, la vividezza dei colori, la luce surreale, l'intenso distacco dei volti. In quest'ultimo lavoro hai ben rappresentato, attraverso loro, un assoluto paradigma delle ere, a comprendere anche la realtà dei nostri giorni, hai fermato il tempo con la carica di vita che sprigionano, le hai consacrate all'eterno, e come uno "psicologo moderno" ne hai svelato l'anima dietro la loro indiscutibile bellezza".
Le immagini ieratiche, frontali, enigmatiche, si stagliano su fondi piatti di colore intenso, da cui emerge un ideogramma, che rappresenta la particolare virtù che l'artista ha visto in ognuna delle sue donne ritratte: la capacità di vedere oltre le apparenze, quella di emanare felicità, l'attitudine al cambiamento, all'insegnamento, la luminosità solare, ecc...
Ad ogni donna ritratta l'artista ha dato un nome, tratto dalla cultura letteraria e mitica dell'Estremo Oriente: la Sciamana, la Donna Samurai, la Creatrice del Genere Umano, Colei che governa il Flusso delle Acque, l'Aristocratica, il Tempio della Purezza... Molti sono i volti noti, da scoprire al di là della maschera, provenienti soprattutto dal mondo della moda in cui Vecchiarelli lavora da anni, a partire da Riyo Mori, prima Miss Universo giapponese nel 2007, Maria Buccellati, Nicoletta Fiorucci, Maria Sole Brivio Sforza, fino a Lucilla Bonaccorsi Beccaria, e molte altre.
Ogni immagine è un complesso intreccio di significati e di simbologie, in cui ogni colore, ogni elemento della natura che compone le acconciature o è dipinto sugli abiti sontuosi, ogni monile, ogni gesto delle mani, solo apparentemente sempre uguale, rimanda a una nobile virtù.
In un'epoca confusa e carica di inquietudine come la nostra, Vecchiarelli vede nelle donne, quando sono unite e connesse le une con le altre come una muraglia di combattenti, la forza necessaria a ricostituire un equilibrio tra i diversi ambiti dell'esistenza. Le donne assumono allora il ruolo di mediatrici che con determinazione, autorevolezza, intuizione e forza possono aiutarci a ritrovare il senso perduto della nostra appartenenza al tutto.
"Nelle tue icone laiche - scrive Marta Marzotto in uno dei testi in catalogo - riesci a concentrare l'energia, la potenza delle donne, con loro diventi zelante e compiacente, ne contorni ogni dettaglio, le abbellisci, le illumini, le esponi amorevolmente. Mi colpiscono l'emotività che riesci a trasmettere, la vividezza dei colori, la luce surreale, l'intenso distacco dei volti. In quest'ultimo lavoro hai ben rappresentato, attraverso loro, un assoluto paradigma delle ere, a comprendere anche la realtà dei nostri giorni, hai fermato il tempo con la carica di vita che sprigionano, le hai consacrate all'eterno, e come uno "psicologo moderno" ne hai svelato l'anima dietro la loro indiscutibile bellezza".
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