Wang Yancheng. Micro e Macro
Dal 13 Ottobre 2020 al 08 Febbraio 2021
Roma
Luogo: Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: viale delle Belle Arti 131
Orari: dal martedì alla domenica 9-19; ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura. Chiuso tutti i lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio
Curatori: Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini
Prolungata: fino all'8 febbraio 2021
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 2
Telefono per informazioni: + 39 06 32298221
Sito ufficiale: http://lagallerianazionale.com
Wang Yancheng, uno degli artisti cinesi più noti a livello internazionale, approda alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea sotto il segno del dialogo e dello scambio reciproco fra tradizione orientale e ricerca pittorica occidentale. La mostra, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, presenta 34 dipinti, molti dei quali di grandi dimensioni e realizzati per l’occasione. È promossa dalla Galleria Nazionale e organizzata dalla Fondazione Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e dalla Fondazione per l’Arte Cinese in Italia.
Cinese di nascita e francese di adozione, Wang Yancheng pensa che “unendo scienza ed arte si può scoprire la verità del futuro”. Così l’artista diventa un intermediario fra macrocosmo (il vuoto nello spazio senza fine dell’Universo, come ha scritto lui stesso) e microcosmo (ad esempio, il quanto come particella elementare associata ad un campo di forze). Come scrive Maria Giuseppina Di Monte “nella mostra saranno presentate le opere di grande formato, per lo più rettangolari, che non tradiscono il concetto classico di pittura, anzi lo perseguono all’insegna della consapevolezza che storia e memoria sono valori fondanti della nostra civiltà: di quella Occidentale come di quella Orientale. Wang Yancheng organizza la superficie della tela creando un microcosmo autonomo e autosufficiente: qualcosa che non riconosciamo al primo colpo poiché il dipinto ci appare solo come un aggregato di macchie colorate ma ad uno sguardo più attento questi agglomerati materici assumono una vita propria e indipendente, come fossero secrezioni, escrescenze, filamenti, che ricoprono la tela dando vita a forme organiche riconoscibili come se fossero osservate al microscopio. Da qui il titolo della mostra, “Micro e Macro” che sottende una concezione quasi scientifica dell’arte e della pittura in particolare”.
Secondo Gabriele Simongini “per rendere visivamente operante questa integrazione fra incommensurabile ed infinitesimale nei sussulti dell’anima e attraverso le esperienze simboliche del vissuto, dalla sua pittura infinita emergono un cortocircuito appassionante e poi un’osmosi profonda fra energia e desiderio, tra le forze titanicamente sublimi della natura e quelle dinamiche e fluttuanti dell’interiorità che fluiscono reciprocamente l’una nell’altra originando un nuovo spazio in espansione, una sorta di membrana organica dotata di un proprio respiro creato dalla stesura sensibile del colore sintonizzato sui movimenti della vita. Su questa via nell’infinita creazione della natura si rispecchia la continua rigenerazione di noi stessi. E “la mia pittura è un groviglio di sole, di pioggia e di storia umana”, come ha detto Wang Yancheng in una intervista del 2012”.
Secondo Matilde Rosa Arias Estévez “il lavoro di Wang Yancheng riflette un nuovo modo di dipingere in cui si uniscono l'influenza della tradizione estetica orientale e la pittura astratta occidentale. Un linguaggio visivo in cui fonde sapientemente l'energia della linea, la forza del colore e la ruvidità della trama. Automatismo e pittura materica si intrecciano con un'ampia gamma cromatica, in un gioco ritmico di contrasti e colori accumulati, che provocano una sensazione di rilievo e profondità, dando vita ad un'arte rinnovata e personale…. Nelle sue opere di grande formato e pannelli multipli, troviamo strutture organiche che simboleggiano l'agitazione dell'acqua dell'oceano e l'immensità del cielo, dieci superfici spesse di forme naturali colorate, in una lotta visiva tra ordine e caos che riflette la contemporaneità e l'innovazione del suo lavoro astratto”.
La mostra è corredata dal catalogo con testi di Maria Giuseppina Di Monte, Gabriele Simongini, Cristina Acidini, Dominique de Villepin, Peng Feng e Matilde Rosa Arias Estévez, per le edizioni Bandecchi & Vivaldi.
Nato a Maoming (Guangdong, Cina) nel 1960, Wang Yancheng è tra gli artisti cinesi più conosciuti in Italia e nel mondo. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Shandong e il PhD in Storia dell’arte all’Accademia Centrale di Belle Arti della Cina (1986-1988), si trasferisce in Francia. Oggi vive tra Parigi e Pechino. Importanti mostre personali sono state organizzate presso il Guangdong Museum of Art (2000) e presso il Musée de Montparnasse di Parigi (2010). Nel 2014, il National Museum of History di Taipei ha realizzato una vasta retrospettiva dell'artista. Wang Yancheng è stato inoltre selezionato per partecipare alla Biennale del Shanghai Art Museum (2002), al padiglione francese alla Shanghai World Expo (2010) e al padiglione cinese all'Expo di Milano (2015). Negli anni è stato insignito del Cavalierato de l’Ordre des Arts et des Lettres, della Légion d’honneur e del grado di Commendateur de l’Ordre des Arts et des Lettres.
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