Gli appuntamenti da non perdere con il genio della Pop Art
Da Torino a Monza, il viaggio italiano nell'arte di Warhol
Andy Warhol, The last supper
Samantha De Martin
09/01/2019
Milano - La rivoluzione pop dell’onda Warhol, l’alchimista moderno capace di trasformare la realtà nella sua espressione più alta, si appresta a cavalcare, nel 2019, alcuni importanti appuntamenti.
Partendo da Roma - dove al Complesso del Vittoriano ci sarà tempo fino al 3 febbraio per ripercorrere attraverso oltre 170 opere la carriera del genio di Pittsburgh - il viaggio italiano nell’arte di Warhol prosegue alla volta di Monza dove, per tre mesi, l’autore dalle serie dedicate a Jackie e John Kennedy a quelle consacrate al mito di Marilyn Monroe sarà il signore assoluto della Villa Reale.
Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta. A Monza un viaggio tra 140 opere
Dal 25 gennaio al 28 aprile l’Orangerie della Reggia di Monza ospita la mostra Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta, a cura da Maurizio Vanni. L’universo creativo dell’artista corre attraverso 140 opere esposte in un percorso che non trascura il rapporto con la società dei consumi e l’evoluzione della cultura americana. A dare corpo ed enfasi al percorso espositivo ci sarà una sezione dal titolo Il consumismo con gli oggetti del quotidiano e della serialità.
Interprete tra i più lucidi del suo tempo, agli inizi della sua carriera, Andy Warhol vedeva nell’oggetto di consumo di massa il simbolo dell’immaginario popolare di cui si nutriva la Pop Art.
Le serigrafie delle lattine di zuppa Campbell, del detersivo Brillo, delle banconote di dollari americani presenti in mostra traducono l’esigenza di una produzione seriale e la volontà di ripetere i soggetti con rapidità.
A Villa Reale le serigrafie della serie Jackie, le immagini di Jacqueline Kennedy, colte durante il funerale del marito John Fitzgerald Kennedy, incontrano Flash, undici serigrafie che raffigurano la rappresentazione mediatica dell'assassinio del presidente degli Stati Uniti del 22 novembre 1963.
La passione di Warhol per la musica cede il passo alla rivoluzione sessuale e alla liberazione dei costumi di cui l’artista fu uno dei principali artefici attraverso la famosa serie Ladies and Gentleman del 1975.
E ancora le foto di Makos che ritraggono Warhol in abiti femminili, lasciano spazio alla proiezione del film Women in revolt girato da Warhol nella New York del fermento della rivoluzione sessuale.
Dopo una sezione dedicata ai con gioielli di Armando Tanzini dal gusto pop e contaminazioni africane ideati e prodotti in collaborazione con Andy Warhol, la mostra si chiude con la proiezione dell’ultimo film girato dall’artista che descrive il suo viaggio da New York a Cape Code nel maggio del 1982.
Dopo Monza, Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta raggiungerà tre palazzi storici pugliesi: il Castello Normanno Svevo di Mesagne, Palazzo Tanzarella a Ostuni e Palazzo Ducale a Martina Franca.
Andy Warhol e Leonardo alla Cripta di San Sepolcro
Andy Warhol, insieme a Leonardo da Vinci, sarà l’illustre guida che accompagnerà i visitatori in un viaggio lungo sei secoli, dalla Milano del Quattrocento a quella dei nostri giorni. La cornice di questo insolito percorso sarà la Cripta di San Sepolcro, sede dell’iniziativa Leonardo & Warhol in Milano. The genius experience, un’iniziativa, a cura di Giuseppe Frangi e in co-produzione con la Veneranda Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana e la Fondazione del Credito Valtellinese.
L’itinerario, incentrato sull’uso delle acque, sul rapporto con la terra e con la natura, sull’innovazione architettonica che ha portato alla Milano dei grattacieli e del Bosco verticale, prende avvio dalla sala Sottofedericiana della Pinacoteca Ambrosiana. Ad accogliere il pubblico sarà un’installazione multimediale che, attraverso immagini di grande suggestione, guiderà il visitatore nella Milano vissuta, disegnata e immaginata da Leonardo da Vinci fino a condurlo alla visione di The Last Supper di Andy Warhol, l’opera con cui nel 1986 il padre della Pop Art reinterpretò il capolavoro leonardesco.
Il percorso espositivo termina nella cripta della chiesa del Santo Sepolcro, luogo che, in una mappa del Codex Atlanticus, Leonardo indicava come il vero centro di Milano.
A Cortina d’Ampezzo Warhol Superstar
La rivoluzione pop firmata Warhol raggiunge anche le Dolomiti belllunesi, portando al Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo oltre cento opere dell’artista americano. Fino al 22 aprile si potranno ammirare la coloratissima Liz, l’immancabile Marilyn, le cinque Cow e altre super icone, dalla serigrafia di Brillo Box alle Campbell’s Soup.
Al Castello di Rivoli due ritratti di Warhol dalla collezione Cerruti
Dal 22 gennaio al 22 aprile il ritratto dedicato a Hélène Rochas - uno dei quattro realizzati nel 1975 per l’ex modella francese e già direttrice dell’omonima azienda di profumeria - sarà per la prima volta al Castello di Rivoli assieme al dipinto The Poet and His Muse, parte del ciclo dedicato a Giorgio de Chirico.
Le due opere, realizzate dal genio della Pop Art nella maturità, saranno le due protagoniste della mostra Andy Warhol. Due capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti a cura di Fabio Belloni.
A Bologna, Palazzo Albergati ospita Warhol & Friends
Sono storie di eccessi, trasgressione e mondanità quelle che accomunano i protagonisti del vivacissimo clima artistico newyorkese in mostra a Palazzo Albergati. Fino al 24 febbraio si potrà visitare la mostra Warhol&Friends. New York negli anni ’80, un dialogo affascinante tra Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Francesco Clemente, Keith Haring, Julian Schnabel e Jeff Koons.
Leggi anche:
• Andy Warhol. L'alchimista degli anni Sessanta
• Leonardo & Warhol in Milano
• Warhol & Friends
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Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta. A Monza un viaggio tra 140 opere
Dal 25 gennaio al 28 aprile l’Orangerie della Reggia di Monza ospita la mostra Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta, a cura da Maurizio Vanni. L’universo creativo dell’artista corre attraverso 140 opere esposte in un percorso che non trascura il rapporto con la società dei consumi e l’evoluzione della cultura americana. A dare corpo ed enfasi al percorso espositivo ci sarà una sezione dal titolo Il consumismo con gli oggetti del quotidiano e della serialità.
Interprete tra i più lucidi del suo tempo, agli inizi della sua carriera, Andy Warhol vedeva nell’oggetto di consumo di massa il simbolo dell’immaginario popolare di cui si nutriva la Pop Art.
Le serigrafie delle lattine di zuppa Campbell, del detersivo Brillo, delle banconote di dollari americani presenti in mostra traducono l’esigenza di una produzione seriale e la volontà di ripetere i soggetti con rapidità.
A Villa Reale le serigrafie della serie Jackie, le immagini di Jacqueline Kennedy, colte durante il funerale del marito John Fitzgerald Kennedy, incontrano Flash, undici serigrafie che raffigurano la rappresentazione mediatica dell'assassinio del presidente degli Stati Uniti del 22 novembre 1963.
La passione di Warhol per la musica cede il passo alla rivoluzione sessuale e alla liberazione dei costumi di cui l’artista fu uno dei principali artefici attraverso la famosa serie Ladies and Gentleman del 1975.
E ancora le foto di Makos che ritraggono Warhol in abiti femminili, lasciano spazio alla proiezione del film Women in revolt girato da Warhol nella New York del fermento della rivoluzione sessuale.
Dopo una sezione dedicata ai con gioielli di Armando Tanzini dal gusto pop e contaminazioni africane ideati e prodotti in collaborazione con Andy Warhol, la mostra si chiude con la proiezione dell’ultimo film girato dall’artista che descrive il suo viaggio da New York a Cape Code nel maggio del 1982.
Dopo Monza, Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta raggiungerà tre palazzi storici pugliesi: il Castello Normanno Svevo di Mesagne, Palazzo Tanzarella a Ostuni e Palazzo Ducale a Martina Franca.
Andy Warhol e Leonardo alla Cripta di San Sepolcro
Andy Warhol, insieme a Leonardo da Vinci, sarà l’illustre guida che accompagnerà i visitatori in un viaggio lungo sei secoli, dalla Milano del Quattrocento a quella dei nostri giorni. La cornice di questo insolito percorso sarà la Cripta di San Sepolcro, sede dell’iniziativa Leonardo & Warhol in Milano. The genius experience, un’iniziativa, a cura di Giuseppe Frangi e in co-produzione con la Veneranda Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana e la Fondazione del Credito Valtellinese.
L’itinerario, incentrato sull’uso delle acque, sul rapporto con la terra e con la natura, sull’innovazione architettonica che ha portato alla Milano dei grattacieli e del Bosco verticale, prende avvio dalla sala Sottofedericiana della Pinacoteca Ambrosiana. Ad accogliere il pubblico sarà un’installazione multimediale che, attraverso immagini di grande suggestione, guiderà il visitatore nella Milano vissuta, disegnata e immaginata da Leonardo da Vinci fino a condurlo alla visione di The Last Supper di Andy Warhol, l’opera con cui nel 1986 il padre della Pop Art reinterpretò il capolavoro leonardesco.
Il percorso espositivo termina nella cripta della chiesa del Santo Sepolcro, luogo che, in una mappa del Codex Atlanticus, Leonardo indicava come il vero centro di Milano.
A Cortina d’Ampezzo Warhol Superstar
La rivoluzione pop firmata Warhol raggiunge anche le Dolomiti belllunesi, portando al Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo oltre cento opere dell’artista americano. Fino al 22 aprile si potranno ammirare la coloratissima Liz, l’immancabile Marilyn, le cinque Cow e altre super icone, dalla serigrafia di Brillo Box alle Campbell’s Soup.
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Le due opere, realizzate dal genio della Pop Art nella maturità, saranno le due protagoniste della mostra Andy Warhol. Due capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti a cura di Fabio Belloni.
A Bologna, Palazzo Albergati ospita Warhol & Friends
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