Figura poliedrica, è tra gli artisti più emblematici del secondo Cinquecento fiorentino e dell’arte manierista. Allievo di Vasari, subì il fascino dell’opera di Michelangelo e di Ammannati; dopo la morte del maestro, ricoprì la carica di architetto di corte portando a termine diversi cantieri tra cui gli Uffizi (Tribuna, Teatro mediceo), Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli (Grotta; 1570-75). Tra le opere autonome eseguite per Francesco I si ricordano il Palazzo di Bianca Cappello (1568), il Casino di San Marco (1574) la Villa medicea di Pratolino (1569-75) nonché la ristrutturazione di diversi edifici della famiglia. Come ingegnere militare si occupò della fortificazione del Forte Belvedere a Firenze e delle mura di Pistoia, Sansepolcro, Grosseto, Prato, Portoferraio e Napoli. Dal 1575 lavorò al progetto per la città di Livorno. Da non dimenticare, infine, l’attività di scenografo e di ideatore di apparati effimeri per giochi e spettacoli. Fu anche disegnatore di oggetti di ceramica, arredo e oreficeria. Gravemente malato, continuò ad operare nella sua casa di via Maggio dove accoglieva un circolo di intellettuali ed artisti. La sua magnanimità lo trascinò sul lastrico e solo grazie ad un rendita concessagli dal granduca non morì in miseria.
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Caravaggio 29/09/1571 · Porto Ercole 18/07/1610
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