Mara Fabbro Alberto Pasqual. I custodia della materia
Dal 01 Ottobre 2022 al 06 Novembre 2022
Casale Monferrato | Alessandria
Luogo: Castello di Casale Monferrato
Indirizzo: Piazza Castello
Orari: Sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Curatori: Giovanni Granzotto e Anselmo Villata
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Dal 1° ottobre al 6 novembre 2022 il Castello di Casale Monferrato (Alessandria) ospita la mostra Mara Fabbro Alberto Pasqual I CUSTODI DELLA MATERIA, a cura di Giovanni Granzotto e Anselmo Villata. Da tempo ormai le riflessioni artistiche di Mara Fabbro e Alberto Pasqual trovano fertile terreno d’ispirazione nelle sperimentazioni sulla materia, tant’è che il ferro di Alberto e gli impasti sabbiosi e terrosi di Mara si liberano totalmente del peso e della gravità nell’incontro comune con un materiale – la plastica – che è la contraddizione in termini della materia stessa: levità, trasparenza, ma anche, ahimè, impossibilità di consumarla. E così sono nate, da questa straordinaria fratellanza di artisti tanto diversi, le plastiche che volano verso il cielo di Alberto Pasqual e le trine e i merletti come plastici senza volume di Mara Fabbro. Questa ricerca sulla materia gli artisti l’hanno utilizzata per entrare in particolare e comune sintonia con alcuni luoghi della storia, come l’Ospedale della Confraternita dei Battuti di San Vito al Tagliamento, il palazzo Contarini del Bovolo di Venezia e il Castello di Melfi.
Nella mostra di Casale Monferrato, invece, verranno presentate due autentiche antologiche, in uno scambio creativo che tornerà a sottolineare più le diversità che gli aspetti comuni, con una trentina di opere per ciascun maestro, in cui Pasqual privilegerà le sue celebri sculture in ferro e Fabbro le sue visioni materiche del mondo legato all’acqua.
Mara Fabbro Alberto Pasqual I CUSTODI DELLA MATERIA è la seconda mostra di un progetto espositivo iniziato in estate con Tommaso Bet e Marco Lodola e che animerà gli spazi del Castello del Monferrato fino a fine 2022: la terza e ultima mostra sarà Domenico D’Oora e Sandi Renko. Incontrarsi nella luce e nel colore (12 novembre – 18 dicembre).
Mara Fabbro è nata a Castello d’Aviano in Friuli-Venezia Giulia, dove attualmente vive e lavora. Dopo il diploma presso l’Istituto Magistrale di Sacile (PN), ha iniziato il suo percorso lavorativo mantenendo sempre viva la sua passione per la pittura. Ha studiato e lavorato come autodidatta per molti anni, sperimentando una tecnica propria che esprimesse il suo senso per la pittura, realizzando un impasto sabbioso che stende e lavora con le mani, spatole e altri strumenti, successivamente intervenendo con il pigmento, colorandolo. La scelta di questo materiale è determinata dal desiderio di creare un’opera «viva» con un forte impatto comunicativo che, uscendo dalla tela, vada incontro all’osservatore. L’ispirazione e la motivazione del suo lavoro provengono dall’osservazione dell’habitat in cui vive l’essere umano, vuole indagare sul rapporto e il legame tra uomo e natura, ormai quasi indissolubile e che diventando ancor più complesso, richiede scelte ed attenzioni responsabili e coinvolgimenti globali. Mara ha tenuto esposizioni personali e partecipato a mostre collettive in tutto il mondo, sia per enti pubblici che privati: Mantova, Londra, Vene- zia, Sacile (PN), Miami (USA), Trento, Conegliano (TV), Tannay-Ginevra, Montreux, Lugano, Losanna (Svizzera), Palermo, New York (USA), e ha partecipato, con le proprie opere, alle iniziative di «Art for Children & Mothers».
Alberto Pasqual nasce nel 1965. Si diploma come perito meccanico nel 1985 lavorando contemporaneamente nella bottega di famiglia. Nella sua ricerca artistica studia i segreti insiti nella materia mescolando astrattismo della forma plastica ad una allusività figurale, spesso metaforica o simbolica. Nella sua produzione sperimenta diversi materiali plastici: lavora infatti con creta, gesso, ceramica, bronzo, alluminio, cemento e plastica. Ma il vero protagonista dei suoi lavori è il ferro, materiale prediletto per forza e durezza, dal quale fa emergere lo studio dei volumi e il dinamismo delle forme. Rispetto alle origini di artista figurativo, negli anni il linguaggio di Pasqual subisce un rinnovamento stilistico teso sempre più alla ricerca dell’astrazione. Nel 2006 assieme agli architetti Michele Biz e Alessandro Broggio vince il concorso nazionale “un monumento a Marco Pantani” realizzando una scultura in onore del ciclista, collocata poi sul Mortirolo. Nel 2015 realizza una targa commemorativa alla memoria di Pier Paolo Pasolini. Nel territorio veneto-friulano realizza diversi interventi ambientali, fra i quali il monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato sulla rotonda di Cusano di Zoppola, il crocifisso sulla parete del Castello di Polcenigo, Eterotopia, rappresentazione di alcuni fili d’erba in acciaio dell’altezza di circa metri 8 in centro storico a Pordenone, Concetto,opera in acciaio strutturale in Piazza XX Settembre a Pordenone, Altrove, scultura di 10 metri installata al centro di catalogazione dei Magredi a San Quirino. Alberto Pasqual vive e lavora a Sacile. Tra le numerose mostre, oltre agli eventi italiani, l'artista vanta esposizioni in Austria, Germania, Russia, Francia, Ungheria, Slovacchia e Stati Uniti, con ultime esposizioni al Palazzo Contarini del Bovolo di Venezia e Museo Nazionale Massimo Pallottino di Melfi in Basilicata.
Nella mostra di Casale Monferrato, invece, verranno presentate due autentiche antologiche, in uno scambio creativo che tornerà a sottolineare più le diversità che gli aspetti comuni, con una trentina di opere per ciascun maestro, in cui Pasqual privilegerà le sue celebri sculture in ferro e Fabbro le sue visioni materiche del mondo legato all’acqua.
Mara Fabbro Alberto Pasqual I CUSTODI DELLA MATERIA è la seconda mostra di un progetto espositivo iniziato in estate con Tommaso Bet e Marco Lodola e che animerà gli spazi del Castello del Monferrato fino a fine 2022: la terza e ultima mostra sarà Domenico D’Oora e Sandi Renko. Incontrarsi nella luce e nel colore (12 novembre – 18 dicembre).
Mara Fabbro è nata a Castello d’Aviano in Friuli-Venezia Giulia, dove attualmente vive e lavora. Dopo il diploma presso l’Istituto Magistrale di Sacile (PN), ha iniziato il suo percorso lavorativo mantenendo sempre viva la sua passione per la pittura. Ha studiato e lavorato come autodidatta per molti anni, sperimentando una tecnica propria che esprimesse il suo senso per la pittura, realizzando un impasto sabbioso che stende e lavora con le mani, spatole e altri strumenti, successivamente intervenendo con il pigmento, colorandolo. La scelta di questo materiale è determinata dal desiderio di creare un’opera «viva» con un forte impatto comunicativo che, uscendo dalla tela, vada incontro all’osservatore. L’ispirazione e la motivazione del suo lavoro provengono dall’osservazione dell’habitat in cui vive l’essere umano, vuole indagare sul rapporto e il legame tra uomo e natura, ormai quasi indissolubile e che diventando ancor più complesso, richiede scelte ed attenzioni responsabili e coinvolgimenti globali. Mara ha tenuto esposizioni personali e partecipato a mostre collettive in tutto il mondo, sia per enti pubblici che privati: Mantova, Londra, Vene- zia, Sacile (PN), Miami (USA), Trento, Conegliano (TV), Tannay-Ginevra, Montreux, Lugano, Losanna (Svizzera), Palermo, New York (USA), e ha partecipato, con le proprie opere, alle iniziative di «Art for Children & Mothers».
Alberto Pasqual nasce nel 1965. Si diploma come perito meccanico nel 1985 lavorando contemporaneamente nella bottega di famiglia. Nella sua ricerca artistica studia i segreti insiti nella materia mescolando astrattismo della forma plastica ad una allusività figurale, spesso metaforica o simbolica. Nella sua produzione sperimenta diversi materiali plastici: lavora infatti con creta, gesso, ceramica, bronzo, alluminio, cemento e plastica. Ma il vero protagonista dei suoi lavori è il ferro, materiale prediletto per forza e durezza, dal quale fa emergere lo studio dei volumi e il dinamismo delle forme. Rispetto alle origini di artista figurativo, negli anni il linguaggio di Pasqual subisce un rinnovamento stilistico teso sempre più alla ricerca dell’astrazione. Nel 2006 assieme agli architetti Michele Biz e Alessandro Broggio vince il concorso nazionale “un monumento a Marco Pantani” realizzando una scultura in onore del ciclista, collocata poi sul Mortirolo. Nel 2015 realizza una targa commemorativa alla memoria di Pier Paolo Pasolini. Nel territorio veneto-friulano realizza diversi interventi ambientali, fra i quali il monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato sulla rotonda di Cusano di Zoppola, il crocifisso sulla parete del Castello di Polcenigo, Eterotopia, rappresentazione di alcuni fili d’erba in acciaio dell’altezza di circa metri 8 in centro storico a Pordenone, Concetto,opera in acciaio strutturale in Piazza XX Settembre a Pordenone, Altrove, scultura di 10 metri installata al centro di catalogazione dei Magredi a San Quirino. Alberto Pasqual vive e lavora a Sacile. Tra le numerose mostre, oltre agli eventi italiani, l'artista vanta esposizioni in Austria, Germania, Russia, Francia, Ungheria, Slovacchia e Stati Uniti, con ultime esposizioni al Palazzo Contarini del Bovolo di Venezia e Museo Nazionale Massimo Pallottino di Melfi in Basilicata.
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