Public Program
Diego Marcon, Il malatino (film frame), 2017
Dal 16 March 2018 al 16 March 2018
Bergamo
Luogo: GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via San Tomaso 53
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 035 270272
Sito ufficiale: http://gamec.it
Partirà lunedì 12 marzo Public Program, la nuova piattaforma di incontri, presentazioni, dibattiti e conferenze aperte al pubblico che costituisce una delle maggiori novità della programmazione del 2018 della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.
Nato dalla collaborazione tra la GAMeC e l’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, il progetto coinvolgerà numerosi protagonisti del panorama artistico nazionale e internazionale, andando a definirsi come uno strategico punto di convergenza tra le politiche formative dell’istituto bergamasco e le attività della Galleria sul fronte dell’aggiornamento e della mediazione.
Un programma che durante la prima parte del 2018 sperimenterà il format dell’“artist talk”, aprendosi al contributo di autori di generazioni e provenienze diverse coinvolti nell’attività delle due istituzioni, e che nella seconda parte dell’anno – in occasione della mostra Black Hole. Arte e matericità tra informe e invisibile e in concomitanza con l’apertura del nuovo anno accademico – avrà invece carattere interdisciplinare e rifletterà, in maniera trasversale, sul tema della materia e sul rapporto tra arti visive e scienza.
Sarà l’artista Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974) a inaugurare il ciclo di incontri: lunedì 12 marzo, alle ore 14:00, lo Spazio ParolaImmagine della Galleria lo vedrà protagonista del primo “artist talk” accanto a Ettore Favini.
Venerdì 16 marzo, alle ore 11, Diego Marcon (Busto Arsizio, 1985) si confronterà invece con Fabiola Naldi nelle aule dell’Accademia.
Per l’occasione, dalle 15 alle 18 lo Spazio Caleidoscopio della GAMeC ospiterà Il malatino (2017) il film di animazione in 16mm che Diego Marcon ha realizzato per la quinta edizione di Museo Chiama Artista.
Il progetto, promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e da AMACI – Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, è nato per sostenere attivamente il sistema del contemporaneo nel nostro Paese, attraverso la commissione ad artisti italiani di nuove opere che verranno presentate all'interno della rete museale.
PATRICK TUTTOFUOCO
(Milano, 1974)
La pratica di Patrick Tuttofuoco è concepita come un dialogo tra gli individui e la loro capacità di trasformare l'ambiente in cui vivono, esplorando le nozioni di comunità e di integrazione sociale al fine di coniugare l'allure sensoriale immediata con il potere di innescare risposte teoriche profonde. Tuttofuoco fonde Modernismo e Pop; spinge la figurazione verso l’astrazione, usando l'uomo come paradigma dell'esistenza, come matrice e unità di misura della realtà. Da questo processo interpretativo e cognitivo vengono prodotte infinite versioni dell'uomo e del contesto in cui vive, da cui sono generate forme in grado di animare le sculture.
Ha partecipato a numerose biennali e mostre internazionali, tra cui la 50a Biennale di Venezia (2003), Manifesta 5 (2004), la 6a Biennale d’arte contemporanea di Shanghai (2006), la Quadriennale di Roma (2016); sue mostre personali sono state ospitate in numerose istituzioni quali la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2006), il Künstlerhaus Bethanien di Berlino (2008), le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino (2017) e Casa Italia, Pyeongchang (2018).
DIEGO MARCON
(Busto Arsizio, 1985)
La ricerca di Diego Marcon si concentra sulla relazione tra realtà e rappresentazione, investigando l’ontologia dell’immagine in movimento e la sua capacità di essere strumento per la conoscenza del reale. Il suo lavoro cerca di essere il punto di contatto tra un approccio freddo e analitico, tipico del cinema strutturalista, e uno sentimentale, proprio del cinema di genere come l'horror e il cartone animato.
Ha esposto in prestigiose istituzioni quali la Whitechapel Gallery di Londra, il Centre international d'art et du paysage di Vassivière, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il Museo Villa Croce di Genova, il P AC Padiglione Arte Contemporanea di Milano. È tra i finalisti del MAXXI BVLGARI Prize 2018 e a luglio 2018 La Triennale di Milano ospiterà la sua prima mostra personale in
un’ istituzione.
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