Edgardo Simone. Piccola esposizione
Dal 21 Dicembre 2015 al 27 Febbraio 2016
Brindisi
Luogo: MAP - Museo Mediterraneo dell'Arte Presente
Indirizzo: via Tarantini 37
Orari: da lunedì a sabato 18-20
Curatori: Massimo Guastella
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0831 529186
E-Mail info: craccsrl@alice.it
Sito ufficiale: http://www.craccsrl.com/it/home/
Organizzata dalla società CRACC spin off dell’Università del Salento, con i preziosi contributi di ABA Federalberghi Brindisi, Palazzo Virgilio, degli Amici dei Musei Brindisi, e in collaborazione con Club Unesco Brindisi, Fondazione Biblioteca Arcivescovile “De Leo” Diocesi di Brindisi, Archivio di Stato Brindisi, Confraternita dei Musici, il 21 dicembre 2015 alle ore 18,00 sarà inaugurata al MAP Brindisi, la mostra “Edgardo Simone. Piccola esposizione”.
La mostra, esito di una decennale ricerca del Dipartimento di Beni Culturali, avviata a Lecce nell’ambito del progetto “Sull’arte contemporanea. Metodologia e ricerca nei luoghi dell’Università”, nel 60° dell’ateneo salentino, consentirà per tutto il periodo natalizio e sino al mese di febbraio di poter ammirare per la prima volta nella sua città natale le opere di piccolo formato dello scultore Edgardo Simone, nato a Brindisi nel 1890 e morto a Hollywood nel 1948.
Ventidue le opere di Ninì, come lo chiamavano i familiari, tra bronzetti, gessi, terrecotte e ceramiche, provenienti da collezioni italiane e americane, insieme a cataloghi e periodici d’epoca prestati dalla “Biblioteca De Leo” e privati cittadini e fotoriproduzione di documenti predisposti a cura dell’Archivio di Stato di Brindisi, che saranno ordinate nell’esposizione con lo scopo di far conoscere la produzione la produzione dello scultore brindisino, che dopo un ventennio di attività in Italia (Roma. Napoli, Verona, Ferrara) dal 1928 inseguì il sogno americano tra New York, Washington, Detroit, Chicago e Hollywood, dove lavorò per la Metro-Goldwyn-Mayer e alle scenografie del film “Bernadette”. Facendo seguito alla mostra del Musa a Lecce, questa esposizione del MAP si arricchisce di alcune importanti opere prestate dagli eredi dello scultore, tra cui è significativo il “ritorno” a Brindisi del Ritratto di Salvatore Simone, padre dell’artista, che Ninì realizzò giovanissimo nel 1910, e un dipinto a olio, il Ritratto di Leda, la bellissima sorella che varie volte posò per lui, che per la prima volta permette al pubblico di conoscere un aspetto ignorato dell’arte di Simone: la pittura.
Per l’inaugurazione sono previsti la performance dell’attore Simone Franco e un video documentario a cura della Confraternita dei Musici. Durante il periodo della mostra il liceo musicale “Durano” di Brindisi accosterà allo scultore la figura del violinista-compositore Ugo Giuseppe Gigante, musicista brindisino della prima metà del secolo scorso che emigrato a New York fu in contatto con il concittadino Edgardo che gli fece un ritratto e a cui dedicò un interessante quanto commovente articolo sulla testata “Indipendente” nel 1928.
La mostra i cui allestimenti sono stati possibili dalla partecipazione del club Unesco di Brindisi, resterà aperta sino al 27 febbraio 2016, per favorire la divulgazione alle scolaresche e a quanti vorranno prenotare l’interessante percorso di visita guidata, tra opere, documenti dell’artista brindisino e un documentario sulla sua vita e le sculture d’arte contemporanea, tra cui “Ri- Nascita” di Giovanni Carpignano, che anche quest’anno, in occasione del Santo Natale, rinnova l’ormai consueto appuntamento del MAP con i presepi, che dal 2011 vengono realizzati nei linguaggi e materiali dell’arte contemporanea nei suggestivi spazi della chiesa di San Michele delle Suole Pie; dove sono tuttora in esposizione la Pale d’Altare e la mostra di Giuseppe Ciracì.
Nasce a Brindisi nel 1890. Appresi i rudimenti dell’arte plastica, nel 1908 si reca a Roma. Sotto la guida dei Cozza accede al Regio Istituto di Belle Arti. Nel clima artistico romano assimila quell’eclettismo in voga nei primi decenni del Novecento, tra verismo ottocentesco, simbolismo, Déco e poliedrismi dei secessionisti, che sarà la sua ricorrente cifra stilistica. Lascia Roma per diplomarsi a Urbino. Raggiunge Napoli e completa gli studi nell’Accademia partenopea. Dopo la leva nella Grande Guerra, nel milieu artistico napoletano adotta il verismo di D’orsi e l’art nouveau di Renda e De Luca. Negli anni Venti alterna bronzetti di folclore e di gusto liberty all’esecuzione di monumenti ai caduti, a Napoli e in Campania, Verona, nel ferrarese, Lucania, Monopoli e Brindisi, riecheggiando i fregi vittoriani dello Zanelli, il simbolismo rodiniano e la potente plastica del Mestrovich. Sul finire del 1927 si trasferisce negli Stati Uniti per erigere il Monumento ai caduti a Tampa. Dopo New York, durante la crisi del '29, risiederà con alterne fortune tra Washington e Detroit, poi a Cleveland e Chicago, dove presenta le sue opere all'Esposizione Universale del 1933, Coronado e Hollywood. Qui collabora a varie scenografie con la MGM. Muore cinquantottenne a Hollywood, nel 1948.
Inaugurazione lunedì 21 dicembre ore 18.
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