Paola Mattioli. Quattro stanze. Quattro storie
Dal 18 Giugno 2022 al 04 Settembre 2022
Tremezzo | Como
Luogo: Villa Carlotta
Indirizzo: Via Regina 2, Tremezzina
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Costo del biglietto: Visita inclusa nel biglietto di ingresso
Telefono per informazioni: +39 0344 40405
Sito ufficiale: http://www.villacarlotta.it
Paola Mattioli. Quattro stanze, quattro storie è un carnet de voyage che racconta le infinite traiettorie della fantasia di una fotografa che cerca la poesia nella leggerezza.
Quattro eleganti ed essenziali stanze al primo piano di Villa Carlotta sono gli spazi ideali per raccontare altrettanti argomenti cari all’autrice che vede l’immagine come l’evocazione di un’emozione profonda e totalizzante, dove la tecnica si cela dietro in un’apparente semplicità, per cogliere l’essenza dell’espressione.
Villa Carlotta è un autentico gioiello dell’architettura barocca e neoclassica affacciato sul Lago di Como che conserva una parte significativa della splendida raccolta d’arte di Giovanni Battista Sommariva, mecenate delle arti e grande protagonista della vita culturale europea dei primi anni dell’Ottocento – con preziose opere di Antonio Canova e dei migliori artisti dell’epoca come Francesco Hayez, Andrea Appiani, Bertel Thorwaldsen e Jean-Baptiste Wicar.
Saranno presentate 66 foto (60 in bianco e nero e 6 a colori) realizzate dal 1970 al 2019, dove ogni scatto è la storia di un rapporto privilegiato con un oggetto, una persona, con una sensazione che si cristallizza nel momento in cui l’intensità diviene la cifra del suo stile. Nella stanza dedicata al rapporto con Aldo Mondino saranno presenti opere d’arte e quaderni d’appunti che testimoniano lo scambio continuo di idee alla ricerca del propria cifra stilistica.
Curata da Luca Violo, con la collaborazione di Giulia Berti per l’allestimento e Andrea Di Gregorio per il fundraising, la mostra oltre ad essere un tributo a una protagonista della fotografia italiana dagli anni Settanta ad oggi, si propone di raccontare un percorso di ricerca rigorosa e creativa, che rende Paola Mattioli una testimone originale del proprio tempo attraverso immagini sempre contemporanee nella loro essenziale sintesi.
L’esposizione è scandita dalla successione delle quattro stanze di Villa Carlotta:
Fiori per… Le 12 foto (1972-1996) sono un commosso omaggio alla rimembranza, che attraverso l’immagine prende forma oltre la transitorietà dell’esperienza. Gli affetti più cari, che siano personali, letterari o politici, si confrontano con il diaframma fotografico che rende impossibile l’oblio dei ricordi più profondi.
Mattioli/Mondino racconta in 12 scatti e oggetti d’affezione, opere d’arte ed album d’appunti (1983-1993), la vicenda artistica di due persone che viaggiano negli spazi della creatività con la stessa passione che li porta a cercare nuovi linguaggi nei segni e nelle immagini del loro mondo poetico.
Statuine è una serie di 10 immagini (1985) omaggio alla bellezza che attraverso la fissità scultorea oltrepassa il tempo. Uno sguardo rivolto all’infinito e un corpo che si pone al di sopra della superficie diventano l’occasione per affrontare l’artificio, quell’esercizio di rendere verosimile il vero attraverso l’imitazione della natura.
Ritratti è il tema di una ricerca che inizia con il volto vitale e intenso di Giuseppe Ungaretti nel 1970, e che continua ancora adesso con la stessa curiosità di apprendere che ha spinto Paola Mattioli appena ventenne a frequentare lo studio di Ugo Mulas.
32 fotografie (1970-2019) che ritraggono personaggi famosi del mondo dell’arte e del design, come Emilio Tadini, Luigi Serafini, Alessandro Mendini, Bruno Munari, Ron Arad, Ingo Maurer; del cinema e del teatro come Peter Ustinov e Angela Finocchiaro, della musica come Milva e Fabio Treves, ma anche amici, intellettuali, persone che hanno arricchito la sua esperienza umana e professionale.
A conclusione della mostra saranno proiettate due interviste video dove Paola Mattioli si racconta con entusiasmo e sincerità, aspetti del suo carattere che ritroviamo anche nel suo sguardo fotografico.
Simona Ghizzoni all’interno del progetto di Fondazione Forma per la Fotografia “Selfportrait as Myself” - un ciclo di incontri online a cadenza mensile dedicati al tema dell’identità e dell’autoritratto in fotografia - si è confrontata con Paola Mattioli a proposito di come la fotografia possa diventare uno specchio con cui indagarsi, scoprirsi, scavare a fondo e definire la propria soggettività, mentre Alessia Locatelli nella trasmissione “Orientarsi con le stelle” di Red Lab Gallery, si fa raccontare il modo di essere testimone dell’evolversi della storia attraverso la fotografia, vista come impegno sociale, culturale ed umano di una persona che vuole vivere appieno il proprio presente.
Sabato 25 giugno, 23 luglio e 3 settembre 2022 alle ore 15 sarà possibile effettuare una speciale visita guidata alla mostra con l’autrice, Paola Mattioli, e il curatore, Luca Violo. Le visite saranno gratuite, comprese nel biglietto d’ingresso a Villa Carlotta con cui è possibile accedere alla mostra “Paola Mattioli. Quattro stanze. Quattro storie”.
Paola Mattioli è nata a Milano nel 1948, ha studiato filosofia e si è laureata con una tesi sul linguaggio fotografico. Il ritratto, l’interrogazione sul vedere, il linguaggio, la differenza femminile, le grandi e le piccole storie (dall’Africa alla Dalmine) sono i temi che affronta con uno sguardo lontano dal classico reportage, con “una sottile distanza” che mette in gioco “con leggerezza e rigore. In ogni sua ricerca emerge la costante riflessione intorno al linguaggio fotografico e ai fenomeni della visione, la domanda sul senso del vedere e del fotografare: un tenace filo rosso che lega gli uni agli altri tutti i suoi lavori”, come ha felicemente condensato un intervento critico.
Tra le mostre e le pubblicazioni principali: Ungaretti (1972); Immagini del no (1974); Ci vediamo mercoledì (1978); Cellophane (1979); Statuine (1987); Donne irritanti (1995); Regine d’Africa (2004); Fabbrico (2006); Dalmine (2008); Una sottile distanza (2008); Altra misura. Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta (2015); Cristina Casero, Paola Mattioli, sguardo critico di una fotografa, Postmediabooks (2016).
L’esposizione è stata resa possibile con il sostegno di:
Main sponsors:
Banca Generali Private
Mantero VIII
One Logistics Group
Agiomar
Technical sponsors:
Fowa Spa
Hydro House
Stampa
Le stampe delle fotografie sono a cura di Roberto Spaiardi
Quattro eleganti ed essenziali stanze al primo piano di Villa Carlotta sono gli spazi ideali per raccontare altrettanti argomenti cari all’autrice che vede l’immagine come l’evocazione di un’emozione profonda e totalizzante, dove la tecnica si cela dietro in un’apparente semplicità, per cogliere l’essenza dell’espressione.
Villa Carlotta è un autentico gioiello dell’architettura barocca e neoclassica affacciato sul Lago di Como che conserva una parte significativa della splendida raccolta d’arte di Giovanni Battista Sommariva, mecenate delle arti e grande protagonista della vita culturale europea dei primi anni dell’Ottocento – con preziose opere di Antonio Canova e dei migliori artisti dell’epoca come Francesco Hayez, Andrea Appiani, Bertel Thorwaldsen e Jean-Baptiste Wicar.
Saranno presentate 66 foto (60 in bianco e nero e 6 a colori) realizzate dal 1970 al 2019, dove ogni scatto è la storia di un rapporto privilegiato con un oggetto, una persona, con una sensazione che si cristallizza nel momento in cui l’intensità diviene la cifra del suo stile. Nella stanza dedicata al rapporto con Aldo Mondino saranno presenti opere d’arte e quaderni d’appunti che testimoniano lo scambio continuo di idee alla ricerca del propria cifra stilistica.
Curata da Luca Violo, con la collaborazione di Giulia Berti per l’allestimento e Andrea Di Gregorio per il fundraising, la mostra oltre ad essere un tributo a una protagonista della fotografia italiana dagli anni Settanta ad oggi, si propone di raccontare un percorso di ricerca rigorosa e creativa, che rende Paola Mattioli una testimone originale del proprio tempo attraverso immagini sempre contemporanee nella loro essenziale sintesi.
L’esposizione è scandita dalla successione delle quattro stanze di Villa Carlotta:
Fiori per… Le 12 foto (1972-1996) sono un commosso omaggio alla rimembranza, che attraverso l’immagine prende forma oltre la transitorietà dell’esperienza. Gli affetti più cari, che siano personali, letterari o politici, si confrontano con il diaframma fotografico che rende impossibile l’oblio dei ricordi più profondi.
Mattioli/Mondino racconta in 12 scatti e oggetti d’affezione, opere d’arte ed album d’appunti (1983-1993), la vicenda artistica di due persone che viaggiano negli spazi della creatività con la stessa passione che li porta a cercare nuovi linguaggi nei segni e nelle immagini del loro mondo poetico.
Statuine è una serie di 10 immagini (1985) omaggio alla bellezza che attraverso la fissità scultorea oltrepassa il tempo. Uno sguardo rivolto all’infinito e un corpo che si pone al di sopra della superficie diventano l’occasione per affrontare l’artificio, quell’esercizio di rendere verosimile il vero attraverso l’imitazione della natura.
Ritratti è il tema di una ricerca che inizia con il volto vitale e intenso di Giuseppe Ungaretti nel 1970, e che continua ancora adesso con la stessa curiosità di apprendere che ha spinto Paola Mattioli appena ventenne a frequentare lo studio di Ugo Mulas.
32 fotografie (1970-2019) che ritraggono personaggi famosi del mondo dell’arte e del design, come Emilio Tadini, Luigi Serafini, Alessandro Mendini, Bruno Munari, Ron Arad, Ingo Maurer; del cinema e del teatro come Peter Ustinov e Angela Finocchiaro, della musica come Milva e Fabio Treves, ma anche amici, intellettuali, persone che hanno arricchito la sua esperienza umana e professionale.
A conclusione della mostra saranno proiettate due interviste video dove Paola Mattioli si racconta con entusiasmo e sincerità, aspetti del suo carattere che ritroviamo anche nel suo sguardo fotografico.
Simona Ghizzoni all’interno del progetto di Fondazione Forma per la Fotografia “Selfportrait as Myself” - un ciclo di incontri online a cadenza mensile dedicati al tema dell’identità e dell’autoritratto in fotografia - si è confrontata con Paola Mattioli a proposito di come la fotografia possa diventare uno specchio con cui indagarsi, scoprirsi, scavare a fondo e definire la propria soggettività, mentre Alessia Locatelli nella trasmissione “Orientarsi con le stelle” di Red Lab Gallery, si fa raccontare il modo di essere testimone dell’evolversi della storia attraverso la fotografia, vista come impegno sociale, culturale ed umano di una persona che vuole vivere appieno il proprio presente.
Sabato 25 giugno, 23 luglio e 3 settembre 2022 alle ore 15 sarà possibile effettuare una speciale visita guidata alla mostra con l’autrice, Paola Mattioli, e il curatore, Luca Violo. Le visite saranno gratuite, comprese nel biglietto d’ingresso a Villa Carlotta con cui è possibile accedere alla mostra “Paola Mattioli. Quattro stanze. Quattro storie”.
Paola Mattioli è nata a Milano nel 1948, ha studiato filosofia e si è laureata con una tesi sul linguaggio fotografico. Il ritratto, l’interrogazione sul vedere, il linguaggio, la differenza femminile, le grandi e le piccole storie (dall’Africa alla Dalmine) sono i temi che affronta con uno sguardo lontano dal classico reportage, con “una sottile distanza” che mette in gioco “con leggerezza e rigore. In ogni sua ricerca emerge la costante riflessione intorno al linguaggio fotografico e ai fenomeni della visione, la domanda sul senso del vedere e del fotografare: un tenace filo rosso che lega gli uni agli altri tutti i suoi lavori”, come ha felicemente condensato un intervento critico.
Tra le mostre e le pubblicazioni principali: Ungaretti (1972); Immagini del no (1974); Ci vediamo mercoledì (1978); Cellophane (1979); Statuine (1987); Donne irritanti (1995); Regine d’Africa (2004); Fabbrico (2006); Dalmine (2008); Una sottile distanza (2008); Altra misura. Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta (2015); Cristina Casero, Paola Mattioli, sguardo critico di una fotografa, Postmediabooks (2016).
L’esposizione è stata resa possibile con il sostegno di:
Main sponsors:
Banca Generali Private
Mantero VIII
One Logistics Group
Agiomar
Technical sponsors:
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Hydro House
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Le stampe delle fotografie sono a cura di Roberto Spaiardi
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