TUTTOPLESSI
Dal 05 Ottobre 2024 al 17 Novembre 2024
Como
Luogo: Palazzo del Broletto
Indirizzo: Piazza Duomo
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Curatori: Paolo Bolpagni e Giovanni Berera
Costo del biglietto: Intero, €8,00 Ridotto, €6,00 Gratuito, bambini fino ai 10 anni, diversamente abili
E-Mail info: info@comoarte.org
Sito ufficiale: http://comoarte.org
In autunno, Como sarà travolta dall’energia creativa di Fabrizio Plessi, visionario pioniere della videoarte e delle videoinstallazioni in Italia.
Dal 5 ottobre al 17 novembre 2024, il Palazzo del Broletto accoglierà TUTTOPLESSI, un progetto espositivo che racconterà una preziosa sintesi di sessant’anni di carriera del grande artista riconosciuto a livello internazionale.
La mostra, curata da Paolo Bolpagni e Giovanni Berera con il coordinamento scientifico di Ilaria Bignotti, promossa e organizzata da Fondazione Como Arte ETS, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Como, con il sostegno di Regione Lombardia e ASF Como, media partner La Provincia, rivelerà al pubblico la summa della rivoluzione tecnologica di Fabrizio Plessi, sviluppata negli anni settanta del Novecento, ma che continua a regalare stimoli e suggestioni anche agli inizi del terzo decennio del nuovo millennio.
Lo spettacolare allestimento, appositamente pensato per la sala della sede medievale del governo cittadino comasco, proporrà sei enormi portali tecnologici, ciascuno dei quali conterrà un complesso sistema video da cui scaturiranno delle immagini che saranno amplificate da una vasca, posta ai piedi di ciascun portale, in un rispecchiamento dinamico delle immagini in movimento.
Ognuna di queste installazioni espliciterà visualmente i temi più caratteristici della sua ricerca, legata a elementi naturali come l’acqua, il fulmine, il fuoco, la lava, l’oro, il fumo.
“Le grandi strutture progettate per il Broletto di Como - dichiara Paolo Bolpagni - sono, al di là del medium e del linguaggio impiegati, come le pitture rupestri di Lascaux: racconti, narrazioni di verità mitiche, di archetipi, e al contempo strumenti gnoseologici, che ci parlano di noi e della natura, e di noi in quanto natura”.
I monumentali archi pensati per Como genereranno un flusso d’immagini e suoni che racconteranno accadimenti spazio-temporali, come l’acqua che scroscia e scorre, il fulmine che lacera il cielo nero e scoppia, il fuoco che crepita e sale, la lava che si scalda ed esplode, l’oro che cola e si fonde nel nero della Vanitas, il fumo che si dirada e mostra uno scorcio tratto dalle Carceri di Giovanni Battista Piranesi.
“Disegnare il carbone, la paglia, il marmo, il ferro, la terra - afferma Fabrizio Plessi -, diventa un mezzo per avvicinarmi e capire fino in fondo la fisicità ancestrale di questi materiali, rappresentati sempre e comunque a contatto o a confronto con i mezzi in uso della tecnologia. Da questo “scontro” solo apparente di sostanze così diverse, da queste “convivenze impossibili” tra povertà del naturale e ricchezza cangiante dell’elettronico, da questi forzati assemblaggi divenuti poi quasi biologicamente vasi comunicanti, da tutti questi “diversi possibili”, sono nati nel corso degli anni molteplici, infiniti progetti, perfettamente studiati e rappresentati, moltissimi dei quali ancora non realizzati”.
Da questa riflessione del Maestro scaturisce il titolo della mostra: “TUTTOPLESSI – ricorda Ilaria Bignotti – è un titolo coraggioso, perentorio, che guarda al fiume dei progetti e delle installazioni, delle videosculture e delle video narrazioni fluttuanti, dinamiche, appassionate che il maestro ha realizzato nell’arco di quasi sessant’anni di ricerca e produzione... Fabrizio Plessi è un guerriero tecnologico, un poeta antico, un esploratore impavido che, come un alchimista, sa mescolare natura e cultura, tecnologia e arte, parola e immagine, suono e meccanizzazione, luce e acqua”.
Accompagna la mostra un catalogo Alberto Peruzzo Editore a cura di Fondazione Como Arte ETS.
Con questo progetto, dopo le mostre Metamorphosis e COSMOS. The Volcano lover, entrambe a Villa Olmo, la Fondazione Como arte avvia un dialogo ancor più proficuo con la città e attraverso la mostra TUTTOPLESSI inaugura un percorso espositivo che porterà a Como, in futuro, grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale.
Fabrizio Plessi è nato a Reggio Emilia nel 1940. Vive e lavora a Venezia.
È uno dei pionieri della videoarte nel mondo e tra i primi ad aver utilizzato il monitor televisivo come un vero e proprio materiale fin dagli anni settanta.
In ambito nazionale e internazionale innumerevoli le sue partecipazioni a importanti rassegne come la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel e le mostre personali tenute in vari musei del mondo: dal Centre Pompidou di Parigi al Guggenheim di New York e Bilbao, dal Museo Civico di Reggio Emilia alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal Martin Gropius Bau di Berlino all’IVAM di Valencia, dal MoCA di San Diego al Museo Ludwig di Budapest e Koblenz, dal Kestner-Gesellschaft di Hannover al Museo d’Arte Moderna di Maiorca, dal Kunsthistorisches di Vienna alla Fondazione Mirò di Barcellona o al Fondaco dei Tedeschi a Venezia. Nel 2011 il Padiglione Venezia della Biennale di Venezia ha riaperto dopo anni di chiusura con una sua imponente installazione dal titolo Mari Verticali.
Nel novembre del 2013 al Passo del Brennero è stato inaugurato il Plessi Museum, opera di architettura, scultura e design che si integra perfettamente con il paesaggio naturale circostante.
Suggestive le sue opere site specific create per spazi antichi e classici come Piazza San Marco a Venezia, la Valle dei Templi di Agrigento, la Lonja di Palma de Maiorca, la Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova o le Terme di Caracalla a Roma. Nel 2015 ha rappresentato con una monumentale scultura elettronica il Padiglione della Bielorussia per Expo Milano e a Venezia si è tenuta la mostra Liquid Light/Liquid life nelle sedi espositive dell’Arsenale e della Galleria G. Franchetti Ca’ d’Oro.
Dopo aver realizzato a partire dal 1989 scenografie teatrali per spettacoli di danza e teatro come Ex Machina, Icarus, Titanic, Romeo and Juliet, Vestire gli Ignudi, L’Opera da tre soldi, nel 2017 ha ideato per il Teatro La Fenice di Venezia Fenix DNA, una suggestiva opera d’arte totale, immersiva e multisensoriale, mentre nel 2018 ha tenuto una mostra personale presso il Museo Pushkin di Mosca.
Nel 2022 sono state inaugurate l’installazione I mari del mondo - Omaggio a Zaha Hadid presso le Torri Generali di Milano e la mostra sulle sue scenografie elettroniche Pagine di Luce presso Palazzo Collicola di Spoleto.
Nel 2023, il Parco archeologico di Brescia romana e il Museo di Santa Giulia hanno accolto Plessi sposa Brixia, con una serie d’installazioni, videoproiezioni e ambienti digitali e, la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano ha ospitato la grande installazione Mariverticali.
Tra l’autunno del 2023 e l’inizio del 2024 Plessi è inoltre invitato alla mostra PENSIERO VIDEOtenutasi alla Fondazione Ragghianti a Lucca e dedicata a porre in relazione il disegno con la videoarte.
Nel 2024 è invitato dall’Accademia Nazionale dei Lincei a Villa Farnesina a Roma, dove dopo le tre mostre dedicate a Leonardo, Raffaello e Dante, Plessi rappresenta l’arte italiana contemporanea: qui realizza, ispirato alla Loggia di Galatea, il trittico Bucare il mare. Ad aprile la Fondazione Peruzzo di Padova dedica alla sua produzione recente la grande mostra Plessi. Nero Oro ed è invitato alla mostra Cyland nel contesto di CYFEST 15 organizzato da CYLAND International MediaArtLab e negli spazi di CREA-Cantieri del Contemporaneo, Venezia.
Ha insegnato per dieci anni “Umanizzazione delle tecnologie” e “Scenografia elettronica” alla Kunsthochschule für Medien di Colonia.
www.fabrizioplessi.net
Dal 5 ottobre al 17 novembre 2024, il Palazzo del Broletto accoglierà TUTTOPLESSI, un progetto espositivo che racconterà una preziosa sintesi di sessant’anni di carriera del grande artista riconosciuto a livello internazionale.
La mostra, curata da Paolo Bolpagni e Giovanni Berera con il coordinamento scientifico di Ilaria Bignotti, promossa e organizzata da Fondazione Como Arte ETS, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Como, con il sostegno di Regione Lombardia e ASF Como, media partner La Provincia, rivelerà al pubblico la summa della rivoluzione tecnologica di Fabrizio Plessi, sviluppata negli anni settanta del Novecento, ma che continua a regalare stimoli e suggestioni anche agli inizi del terzo decennio del nuovo millennio.
Lo spettacolare allestimento, appositamente pensato per la sala della sede medievale del governo cittadino comasco, proporrà sei enormi portali tecnologici, ciascuno dei quali conterrà un complesso sistema video da cui scaturiranno delle immagini che saranno amplificate da una vasca, posta ai piedi di ciascun portale, in un rispecchiamento dinamico delle immagini in movimento.
Ognuna di queste installazioni espliciterà visualmente i temi più caratteristici della sua ricerca, legata a elementi naturali come l’acqua, il fulmine, il fuoco, la lava, l’oro, il fumo.
“Le grandi strutture progettate per il Broletto di Como - dichiara Paolo Bolpagni - sono, al di là del medium e del linguaggio impiegati, come le pitture rupestri di Lascaux: racconti, narrazioni di verità mitiche, di archetipi, e al contempo strumenti gnoseologici, che ci parlano di noi e della natura, e di noi in quanto natura”.
I monumentali archi pensati per Como genereranno un flusso d’immagini e suoni che racconteranno accadimenti spazio-temporali, come l’acqua che scroscia e scorre, il fulmine che lacera il cielo nero e scoppia, il fuoco che crepita e sale, la lava che si scalda ed esplode, l’oro che cola e si fonde nel nero della Vanitas, il fumo che si dirada e mostra uno scorcio tratto dalle Carceri di Giovanni Battista Piranesi.
“Disegnare il carbone, la paglia, il marmo, il ferro, la terra - afferma Fabrizio Plessi -, diventa un mezzo per avvicinarmi e capire fino in fondo la fisicità ancestrale di questi materiali, rappresentati sempre e comunque a contatto o a confronto con i mezzi in uso della tecnologia. Da questo “scontro” solo apparente di sostanze così diverse, da queste “convivenze impossibili” tra povertà del naturale e ricchezza cangiante dell’elettronico, da questi forzati assemblaggi divenuti poi quasi biologicamente vasi comunicanti, da tutti questi “diversi possibili”, sono nati nel corso degli anni molteplici, infiniti progetti, perfettamente studiati e rappresentati, moltissimi dei quali ancora non realizzati”.
Da questa riflessione del Maestro scaturisce il titolo della mostra: “TUTTOPLESSI – ricorda Ilaria Bignotti – è un titolo coraggioso, perentorio, che guarda al fiume dei progetti e delle installazioni, delle videosculture e delle video narrazioni fluttuanti, dinamiche, appassionate che il maestro ha realizzato nell’arco di quasi sessant’anni di ricerca e produzione... Fabrizio Plessi è un guerriero tecnologico, un poeta antico, un esploratore impavido che, come un alchimista, sa mescolare natura e cultura, tecnologia e arte, parola e immagine, suono e meccanizzazione, luce e acqua”.
Accompagna la mostra un catalogo Alberto Peruzzo Editore a cura di Fondazione Como Arte ETS.
Con questo progetto, dopo le mostre Metamorphosis e COSMOS. The Volcano lover, entrambe a Villa Olmo, la Fondazione Como arte avvia un dialogo ancor più proficuo con la città e attraverso la mostra TUTTOPLESSI inaugura un percorso espositivo che porterà a Como, in futuro, grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale.
Fabrizio Plessi è nato a Reggio Emilia nel 1940. Vive e lavora a Venezia.
È uno dei pionieri della videoarte nel mondo e tra i primi ad aver utilizzato il monitor televisivo come un vero e proprio materiale fin dagli anni settanta.
In ambito nazionale e internazionale innumerevoli le sue partecipazioni a importanti rassegne come la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel e le mostre personali tenute in vari musei del mondo: dal Centre Pompidou di Parigi al Guggenheim di New York e Bilbao, dal Museo Civico di Reggio Emilia alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal Martin Gropius Bau di Berlino all’IVAM di Valencia, dal MoCA di San Diego al Museo Ludwig di Budapest e Koblenz, dal Kestner-Gesellschaft di Hannover al Museo d’Arte Moderna di Maiorca, dal Kunsthistorisches di Vienna alla Fondazione Mirò di Barcellona o al Fondaco dei Tedeschi a Venezia. Nel 2011 il Padiglione Venezia della Biennale di Venezia ha riaperto dopo anni di chiusura con una sua imponente installazione dal titolo Mari Verticali.
Nel novembre del 2013 al Passo del Brennero è stato inaugurato il Plessi Museum, opera di architettura, scultura e design che si integra perfettamente con il paesaggio naturale circostante.
Suggestive le sue opere site specific create per spazi antichi e classici come Piazza San Marco a Venezia, la Valle dei Templi di Agrigento, la Lonja di Palma de Maiorca, la Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova o le Terme di Caracalla a Roma. Nel 2015 ha rappresentato con una monumentale scultura elettronica il Padiglione della Bielorussia per Expo Milano e a Venezia si è tenuta la mostra Liquid Light/Liquid life nelle sedi espositive dell’Arsenale e della Galleria G. Franchetti Ca’ d’Oro.
Dopo aver realizzato a partire dal 1989 scenografie teatrali per spettacoli di danza e teatro come Ex Machina, Icarus, Titanic, Romeo and Juliet, Vestire gli Ignudi, L’Opera da tre soldi, nel 2017 ha ideato per il Teatro La Fenice di Venezia Fenix DNA, una suggestiva opera d’arte totale, immersiva e multisensoriale, mentre nel 2018 ha tenuto una mostra personale presso il Museo Pushkin di Mosca.
Nel 2022 sono state inaugurate l’installazione I mari del mondo - Omaggio a Zaha Hadid presso le Torri Generali di Milano e la mostra sulle sue scenografie elettroniche Pagine di Luce presso Palazzo Collicola di Spoleto.
Nel 2023, il Parco archeologico di Brescia romana e il Museo di Santa Giulia hanno accolto Plessi sposa Brixia, con una serie d’installazioni, videoproiezioni e ambienti digitali e, la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano ha ospitato la grande installazione Mariverticali.
Tra l’autunno del 2023 e l’inizio del 2024 Plessi è inoltre invitato alla mostra PENSIERO VIDEOtenutasi alla Fondazione Ragghianti a Lucca e dedicata a porre in relazione il disegno con la videoarte.
Nel 2024 è invitato dall’Accademia Nazionale dei Lincei a Villa Farnesina a Roma, dove dopo le tre mostre dedicate a Leonardo, Raffaello e Dante, Plessi rappresenta l’arte italiana contemporanea: qui realizza, ispirato alla Loggia di Galatea, il trittico Bucare il mare. Ad aprile la Fondazione Peruzzo di Padova dedica alla sua produzione recente la grande mostra Plessi. Nero Oro ed è invitato alla mostra Cyland nel contesto di CYFEST 15 organizzato da CYLAND International MediaArtLab e negli spazi di CREA-Cantieri del Contemporaneo, Venezia.
Ha insegnato per dieci anni “Umanizzazione delle tecnologie” e “Scenografia elettronica” alla Kunsthochschule für Medien di Colonia.
www.fabrizioplessi.net
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