Verso Caravaggio. La luce del tormento

Caravaggio, San Giovannino Giacente

 

Dal 26 Novembre 2022 al 29 Gennaio 2023

Alba | Cuneo

Luogo: Chiesa di San Domenico

Indirizzo: Via Teobaldo Calissano

Orari: da martedì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Sabato e Domenica e Festivi dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il Lunedì. Aperture straordinarie: 8, 26 dicembre 2022 (orario festivo dalle 10.00 alle 18.00); 31 dicembre 2022 (orario festivo dalle 10.00 alle 18.00) 6 gennaio 2023 (orario festivo dalle 10.00 alle 18.00). Chiusure: 25 dic. 2022, 1 gen. 2023

Curatori: Roberta Lapucci

Costo del biglietto: OPEN 12 euro, INTERO 10 euro, RIDOTTO 8 euro, SCUOLE 5 euro (Gratuito per gli insegnanti che accompagnano le classi); GRUPPI 6 euro (da 10 a 25 persone) - GRATUITA’ Bambini fino a 6 anni non compiuti e cittadini diversamente abili

Telefono per informazioni: +39 350 5550166

E-Mail info: info@piemontemesuei.it

Sito ufficiale: http://www.piemontemusei.it


Un viaggio per conoscere il Caravaggio partendo dalla fine della tormentata vita di Michelangelo Merisi.
E’ la mostra “Verso Caravaggio. La luce del tormento” che ruota intorno all’esposizione del San Giovannino Giacente. organizzata da Piemonte Musei e curata da Roberta Lapucci, storica dell’arte e restauratrice fiorentina, l’iniziativa è stata realizzata grazie al sostegno dell’Associazione Be Local, presieduta dall’imprenditore Gerogers Mikhael. 

L’idea della mostra è quella di raccontare la vita di Caravaggio attraverso una delle opere meno conosciute dell’artista, ma dal profondo valore simbolico. Intorno ad essa è stato creato un progetto multimediale dal carattere interattivo che mira alla generazione di un contesto e una visita multisensoriale in cui i visitatori possano sentirsi parte dello stesso maestro.
La mostra prevede un tour composto da proiezioni, tavoli interattivi, video informativi e ricostruzioni tridimensionali ed olografiche.
Come sottolinea la curatrice Roberta Lapucci: "Il Caravaggio ci chiama sempre ad essere testimoni silenziosi di atti di violenza quotidiana. Tuttavia egli ci fa sempre intravedere una fonte di speranza, un raggio luminoso che ci porta fuori dalla scena. Seguendo l’insegnamento di San Domenico egli ci chiama ad essere la luce e il sale del mondo; a irradiare sapienza e rispetto verso gli altri e rendere la vita piena di sapori e significati. I temi trattati sono molto attuali: stiamo osservando la meditazione del protagonista che, in una fase di wilderness (la “selva oscura” di Dante), riesce a superare la sua depressione guardando verso la luce flebile che emana all’esterno della grotta; tale cavità buia rappresenta il ventre in cui egli sta nascosto, generatore di rinascita; il San Giovannino sta scegliendo fra il bene e il male, la croce o il serpente. Questo atteggiamento ben riflette lo stato mentale e la paura della rinascita in cui tutti noi ci troviamo proprio adesso, che il mondo riparte, dopo due anni di pandemia, con una nuova riflessione sul vecchio e il nuovo modo di essere e di porci nel confronto con gli altri esseri umani e con il malato ambiente che ci circonda”.
La curatrice ha deciso di dedicare l’esibizione al ricordo del recentemente scomparso Fr Marius Zerafa, Padre domenicano, che di questo evento doveva essere co-curatore.
E’ questa la quarta occasione di presentazione al pubblico della versione Malta/Maine del San Giovannino giacente del Caravaggio. La prima fu il simposio Evidenza Caravaggio di Monte Santa Maria Tiberina nel 2018; seguì la mostra in tre sedi giapponesi (Sapporo, Osaka, Nagoya) nel 2019-2020, poi l’esibizione a Camaiore nel 2021 e la mostra della scorsa primavera estate a Ragusa.
Come ha sottolineato il Presidente e Fondatore di Be Local, Georges Mikhael, “in qualsiasi epoca l’Arte crea e provoca, spinge a pensare prospettive diverse, esprime - e certe volte anticipa - i bisogni delle comunità in cui essa nasce. In tal senso Michelangelo Merisi è certamente una delle figure più affascinanti della storia dell’arte, sia per le tecniche e le visioni innovative che introdusse nella pittura a cavallo tra ‘500 e ‘600, sia per ciò che egli stesso rappresentò: un uomo la cui vita e la cui arte si compenetravano indissolubilmente. Di qui l’idea di ripercorrere e far rivivere con strumenti nuovi l’evoluzione del genio artistico del Caravaggio, restituendo una dimensione attuale del grande artista che fu un grande innovatore ma anche attento al realismo della sua epoca che ci ha restituito nelle sue opere. L’arte, di qualsiasi epoca sia, va sempre valorizzata e sostenuta. Per questo motivo con l’Associazione Be Local abbiamo voluto investire in questa nuova iniziativa convinti che la cultura, la bellezza per essere sostenibili vanno anche sostenute. Il nostro obiettivo è la valorizzazione e condivisione di conoscenze, progetti, esperienze per la promozione di un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione delle eccellenze locali e sulla promozione di tematiche inerenti lo sviluppo sostenibile. E l’idea dell’arte e della bellezza come veicolo di nuovi valori ne è un esempio perfetto”.
Per il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio “l’eco dell’esposizione ospitata nella chiesa di San Domenico ad Alba, voluta da Piemonte Musei e BeLocal, è di carattere internazionale. Un’occasione in più per essere accolti in Piemonte e ad Alba con le nostre bellezze naturalistiche, abbinate all’arte ed alle eccellenze enogastronomiche regionali”.
Secondo il Sindaco di Alba Carlo Bo è un grande onore per la nostra città ospitare una mostra dedicata a Caravaggio, uno degli artisti italiani che più ha saputo rivoluzionare e influenzare l’arte a livello internazionale. La nostra città ha sempre cercato di sviluppare e far crescere le proposte culturali, in particolare, quelle squisitamente artistiche con mostre importanti che scandiscono il calen- dario degli eventi cittadini. Ringraziamo Piemonte Musei e Be Local - e la curatrice della mostra Roberta Lapucci - per aver portato ad Alba, nel nostro San Domenico, questa esposizione dedicata a un grande maestro.”

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