Museo diffuso dell’Abbandono
Spazi Indecisi, Itinerario 1
Dal 14 Maggio 2015 al 24 Maggio 2015
Forlì | Forlì-Cesena
Luogo: Ex Asilo Santarelli
Indirizzo: Via Caterina Sforza 45
Orari: 18.30 - 23.30
Curatori: Patrizia Giambi, Sovraesposti
Enti promotori:
- GAER Giovani Artisti della Romagna
- Comune di Forlì
- Provincia di Forlì-Cesena
- Regione Emilia-Romagna
- Presidenza del Consiglio dei Ministri
E-Mail info: info@spaziindecisi.it
Sito ufficiale: http://www.spaziindecisi.it
Nasce in Romagna il Museo diffuso dell’Abbandono
itinerari che raccontano i luoghi ai margini
Dal 14 al 24 maggio presso l'ex Asilo Santarelli a Forlì
luoghi abbandonati e arte
un progetto di Spazi indecisi con la direzione artistica di Patrizia Giambi
Progetto vincitore del bando “Il Prodotto della Creatività”, rivolto all’imprenditoria giovanile in ambito artistico, indetto dalla regione Emilia Romagna nel 2013. L’evento è patrocinato da Regione Emilia Romagna, IBC - Istituto per i beni artistici culturali e naturali dell’Emilia Romagna, GAER Giovani Artisti Emilia Romagna, Comune di Forlì
Il Museo dell’Abbandono è un museo senza pareti o cancelli, è uno spazio diffuso che riguarda itinerari di luoghi indecisi in bilico tra un futuro di rovine o un possibile riuso.
Spazi Indecisi è un gruppo che si dedica dal 2010 alla mappatura dei luoghi privati e pubblici sul territorio romagnolo (ville, conventi, colonie marine, edifici industriali, parchi di divertimento, chiese, etc.) accomunati dal loro stato di abbandono.
Partendo dalla mappatura di tali luoghi sono stati tracciati alcuni itinerari di viaggio rivolti a fotografi, architetti, esploratori urbani, artisti.
L’Ex Asilo Santarelli a Forlì sarà per dieci giorni la sede provvisoria del Museo dell’Abbandono, dopo essere stato aperto al pubblico durante le recenti Giornate del FAI. L’ Asilo sorge su un’area in centro storico di oltre un ettaro e fu solennemente inaugurato dalle visite di Rachele Mussolini nel novembre 1937 e della Regina d’Italia Elena, nell’ottobre 1938. L’imponente edificio è attualmente svuotato di funzioni e sottoutilizzato, ed è al centro di un processo rigenerativo che potrebbe vederlo come futura sede della Biblioteca Moderna di Forlì.
Durante l’evento di maggio, particolare attenzione sarà dedicata all’itinerario del contemporaneo DO.VE. ( the dotted venue) e alla mostra omonima per la quale 8 artisti, diretti dall’artista Patrizia Giambi, hanno perlustrato altrettanti luoghi abbandonati armati di torcia, caschetto, cesoie e attrezzi vari e hanno prodotto lavori guidati da una visione del luogo come contenuto dell’opera e non come contenitore-cornice del loro intervento.
Gli artisti che hanno partecipato al progetto sono: Barbara Baroncini, Alice Cesari, Luca Freschi, Elena Hamerski, Matteo Lucca, Maurizio Mercuri, Stefano Ricci, Francesco Selvi. Matteo Perini, Renè Riusi, Filippo Venturi, organizzati anche come gruppo Sovraesposti, sono intervenuti con le loro riprese e montaggio alla produzione dei video finali.
Saranno esposti al pubblico anche gli itinerari : Totally Riviera, un viaggio sulla costa romagnola attraverso le ex-colonie di stampo razionalista e , Lavori in (tras)corso, percorso che unisce alcuni dei più importanti luoghi di lavoro forlivesi del secolo scorso.
Il progetto del Museo dell’Abbandono prevede la crescita costante di nuovi itinerari, nuovi tragitti tematici che possono anche intersecarsi, così come l’archivio della mappatura del territorio che esiste dal 2010 è destinato a crescere.
Vedi anche:
ARTE.it notizie
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Dal 14 al 24 maggio presso l'ex Asilo Santarelli a Forlì
luoghi abbandonati e arte
un progetto di Spazi indecisi con la direzione artistica di Patrizia Giambi
Progetto vincitore del bando “Il Prodotto della Creatività”, rivolto all’imprenditoria giovanile in ambito artistico, indetto dalla regione Emilia Romagna nel 2013. L’evento è patrocinato da Regione Emilia Romagna, IBC - Istituto per i beni artistici culturali e naturali dell’Emilia Romagna, GAER Giovani Artisti Emilia Romagna, Comune di Forlì
Il Museo dell’Abbandono è un museo senza pareti o cancelli, è uno spazio diffuso che riguarda itinerari di luoghi indecisi in bilico tra un futuro di rovine o un possibile riuso.
Spazi Indecisi è un gruppo che si dedica dal 2010 alla mappatura dei luoghi privati e pubblici sul territorio romagnolo (ville, conventi, colonie marine, edifici industriali, parchi di divertimento, chiese, etc.) accomunati dal loro stato di abbandono.
Partendo dalla mappatura di tali luoghi sono stati tracciati alcuni itinerari di viaggio rivolti a fotografi, architetti, esploratori urbani, artisti.
L’Ex Asilo Santarelli a Forlì sarà per dieci giorni la sede provvisoria del Museo dell’Abbandono, dopo essere stato aperto al pubblico durante le recenti Giornate del FAI. L’ Asilo sorge su un’area in centro storico di oltre un ettaro e fu solennemente inaugurato dalle visite di Rachele Mussolini nel novembre 1937 e della Regina d’Italia Elena, nell’ottobre 1938. L’imponente edificio è attualmente svuotato di funzioni e sottoutilizzato, ed è al centro di un processo rigenerativo che potrebbe vederlo come futura sede della Biblioteca Moderna di Forlì.
Durante l’evento di maggio, particolare attenzione sarà dedicata all’itinerario del contemporaneo DO.VE. ( the dotted venue) e alla mostra omonima per la quale 8 artisti, diretti dall’artista Patrizia Giambi, hanno perlustrato altrettanti luoghi abbandonati armati di torcia, caschetto, cesoie e attrezzi vari e hanno prodotto lavori guidati da una visione del luogo come contenuto dell’opera e non come contenitore-cornice del loro intervento.
Gli artisti che hanno partecipato al progetto sono: Barbara Baroncini, Alice Cesari, Luca Freschi, Elena Hamerski, Matteo Lucca, Maurizio Mercuri, Stefano Ricci, Francesco Selvi. Matteo Perini, Renè Riusi, Filippo Venturi, organizzati anche come gruppo Sovraesposti, sono intervenuti con le loro riprese e montaggio alla produzione dei video finali.
Saranno esposti al pubblico anche gli itinerari : Totally Riviera, un viaggio sulla costa romagnola attraverso le ex-colonie di stampo razionalista e , Lavori in (tras)corso, percorso che unisce alcuni dei più importanti luoghi di lavoro forlivesi del secolo scorso.
Il progetto del Museo dell’Abbandono prevede la crescita costante di nuovi itinerari, nuovi tragitti tematici che possono anche intersecarsi, così come l’archivio della mappatura del territorio che esiste dal 2010 è destinato a crescere.
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