Arturo Barbante. Topografie del presente
Dal 08 Marzo 2014 al 29 Marzo 2014
Fiuggi | Frosinone
Luogo: Officina della Memoria e dell’Immagine
Indirizzo: piazza Martiri di Nassiriya
Orari: 9.30-12.30 / 15.30-18; chiuso domenica mattina
Curatori: Giovanni Stella
Enti promotori:
- Acqua e Terme Fiuggi
- Comune di Fiuggi
- Banca di Credito Cooperativo di Fiuggi
Telefono per informazioni: +39 0775 5461249
E-Mail info: ufficiostampa@acquafiuggi.eu
Sito ufficiale: http://www.comune.fiuggi.fr.it
Proseguono gli eventi di arte contemporanea a Fiuggi. Dopo le esposizioni di Carlo Ambrosoli e Giorgio Dante, e Sergio Padovani, è ora la volta della personale di Arturo Barbante, con la sua personale del tittolo "Topografie del presente."
"Arturo Barbante è figlio della terra dei cantastorie - scrive dell'artista siciliano Rosario Sprovieri - Attraverso la sua arte, alla maniera dei Trombadour e dei Jongler, ci racconta storie tratte dal quotidiano che eleva a scene espressive cariche di simbologia. Nei suoi contesti c'è una puntigliosa drammatizzazione del reale, che appassiona e coinvolge completamente ogni pubblico. Grande e magistrale la melodia degli arpeggi su tela, per mezzo della versatilità della sua arte; in-canta, colora versi, osserva, crea e scandaglia, poi fissa immagini, che suscitano pathos e intense suggestioni. Il pittore posa sapientemente i colori attraverso pennellate nate dai tormenti dello spirito, agita e anima superfici che trasudano emozioni, affiorano istanti e temi di un tempo ordinario che l'artista, prima seziona con sapienza nella propria mente, poi abbozza e ne completa il ricamo con estrema cura, annotando sonorità sui pentagrammi delle sue pitture.
Uno sguardo neorealista, che si aggiunge al mondo dei lunatici di Fellini e Cavazzoni … è neorealismo guardare la realtà con occhio onesto, ma proprio tutte le realtà, non soltanto la realtà sociale, ma anche la realtà spirituale, la realtà metafisica e tutto ciò che l'uomo ha dentro di sé! Barbante ci propone uno scrigno prezioso, un forziere di gioie di indubbio valore, ci mostra perle uniche e rare che risplendono e scintillano dinanzi ai nostri occhi. Nei suoi paesaggi c'è una ricchezza di luce intensa"
"Arturo Barbante è figlio della terra dei cantastorie - scrive dell'artista siciliano Rosario Sprovieri - Attraverso la sua arte, alla maniera dei Trombadour e dei Jongler, ci racconta storie tratte dal quotidiano che eleva a scene espressive cariche di simbologia. Nei suoi contesti c'è una puntigliosa drammatizzazione del reale, che appassiona e coinvolge completamente ogni pubblico. Grande e magistrale la melodia degli arpeggi su tela, per mezzo della versatilità della sua arte; in-canta, colora versi, osserva, crea e scandaglia, poi fissa immagini, che suscitano pathos e intense suggestioni. Il pittore posa sapientemente i colori attraverso pennellate nate dai tormenti dello spirito, agita e anima superfici che trasudano emozioni, affiorano istanti e temi di un tempo ordinario che l'artista, prima seziona con sapienza nella propria mente, poi abbozza e ne completa il ricamo con estrema cura, annotando sonorità sui pentagrammi delle sue pitture.
Uno sguardo neorealista, che si aggiunge al mondo dei lunatici di Fellini e Cavazzoni … è neorealismo guardare la realtà con occhio onesto, ma proprio tutte le realtà, non soltanto la realtà sociale, ma anche la realtà spirituale, la realtà metafisica e tutto ciò che l'uomo ha dentro di sé! Barbante ci propone uno scrigno prezioso, un forziere di gioie di indubbio valore, ci mostra perle uniche e rare che risplendono e scintillano dinanzi ai nostri occhi. Nei suoi paesaggi c'è una ricchezza di luce intensa"
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