Beyond Science. La scienza in uno scatto
Dal 06 Dicembre 2013 al 19 Gennaio 2014
Genova
Luogo: Palazzo Ducale
Indirizzo: piazza Giacomo Matteotti 9
Orari: da martedì a domenica 10-19
Enti promotori:
- Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
- Camera di Commercio di Genova
- Genova Palazzo Ducale Fondazione per la cultura
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 010 5574826
E-Mail info: ufficiostampa@palazzoducale.genova.it
Sito ufficiale: http://www.palazzoducale.genova.it
La mostra fotografica Beyond Science. La scienza in uno scatto aprirà le porte al pubblico dal 6 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014 all’interno della Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, a Genova. La mostra è stata ideata e realizzata dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), all’interno delle attività di Outreach coordinate dal Prof. Alberto Diaspro di IIT, con il supporto di Camera di Commercio di Genova e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la cultura. Beyond Science. La scienza in uno scatto racconta l’incontro tra scienza e immagini attraverso l’esposizione di oltre cinquanta scatti di oggetti tecnologici e di realtà invisibili a occhio nudo, come ad esempio sistemi biologici, strumenti di ricerca e robot, stimolando l’immaginario e suggerendo possibili futuri.
La mostra nasce come concorso fotografico che l’Istituto Italiano di Tecnologia ha rivolto ai propri ricercatori per coinvolgerli in una riflessione sull’importanza della comunicazione della scienza verso il pubblico, anche attraverso le immagini. Le foto, a colori o in bianco e nero, ottenute con microscopi ottici, elettronici e macchine fotografiche, mostrano la bellezza delle realtà studiate e contemporaneamente, documentano i risultati ottenuti. Le immagini diventano, quindi, parte della ricerca scientifica, poiché mostrano realtà biologiche o artificiali non visibili a occhio nudo e riproducono risultati complessi, a testimonianza di un’attività di esplorazione della natura che richiede di essere condivisa. Tra gli scatti esposti anche alcuni ritratti di ricercatori.
Le oltre cinquanta fotografie della mostra raccontano ricerche d’avanguardia nei settori della biologia, nanotecnologia, neuroscienze, robotica, farmacologia, scienze dei materiali, che vengono rese disponibili all’osservazione del grande pubblico.
Le figure in esposizione sono state selezionate all’interno di circa cento scatti inviati dai ricercatori di IIT, da una giuria di professionisti in base a originalità, abilità tecnica e impatto visivo. La giuria è stata composta da: Massimiliano Clausi (fotografo), Andrea Paolella (chimico e fotografo), Laura Sicignano (regista e direttrice, Teatro Cargo) e Giovanni Spataro (redattore, Le Scienze).
La mostra nasce come concorso fotografico che l’Istituto Italiano di Tecnologia ha rivolto ai propri ricercatori per coinvolgerli in una riflessione sull’importanza della comunicazione della scienza verso il pubblico, anche attraverso le immagini. Le foto, a colori o in bianco e nero, ottenute con microscopi ottici, elettronici e macchine fotografiche, mostrano la bellezza delle realtà studiate e contemporaneamente, documentano i risultati ottenuti. Le immagini diventano, quindi, parte della ricerca scientifica, poiché mostrano realtà biologiche o artificiali non visibili a occhio nudo e riproducono risultati complessi, a testimonianza di un’attività di esplorazione della natura che richiede di essere condivisa. Tra gli scatti esposti anche alcuni ritratti di ricercatori.
Le oltre cinquanta fotografie della mostra raccontano ricerche d’avanguardia nei settori della biologia, nanotecnologia, neuroscienze, robotica, farmacologia, scienze dei materiali, che vengono rese disponibili all’osservazione del grande pubblico.
Le figure in esposizione sono state selezionate all’interno di circa cento scatti inviati dai ricercatori di IIT, da una giuria di professionisti in base a originalità, abilità tecnica e impatto visivo. La giuria è stata composta da: Massimiliano Clausi (fotografo), Andrea Paolella (chimico e fotografo), Laura Sicignano (regista e direttrice, Teatro Cargo) e Giovanni Spataro (redattore, Le Scienze).
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