L'Albero della Cuccagna. Nutrimenti dell'arte - Dino Innocente. Cuccagna italiana (sotto il cielo di Taranto)
Dal 22 Ottobre 2015 al 10 Febbraio 2016
Genova
Luogo: Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce
Indirizzo: via Jacopo Ruffini 3
Orari: da martedì a domenica: 11-19
Telefono per informazioni: +39 010 580069 / 585772
E-Mail info: staffmostre@comune.genova.it
Sito ufficiale: http://www.villacroce.org
L’albero della cuccagna NUTRIMENTI DELL’ARTE
a cura di Achille Bonito Oliva Una mostra diffusa in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, tra musei e fondazioni pubbliche
e private che coinvolge oltre 44 artisti, scelti dal critico d’arte per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell’albero della cuccagna. Un simbolo di abbondanza eletto dall’arte a monito, per invitare a riflettere
sui temi dell’alimentazione e sulle sue implicazioni sociali. In sintonia con EXPO 2015, partner del progetto
Con il patrocinio di EXPO 2015, e con la collaborazione del MiBACT e del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Achille Bonito Oliva chiama a raccolta oltre quaranta artisti internazionali per un grande progetto espositivo, L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte, dislocato su tutto il territorio nazionale.
Villa Croce – Museo d’arte contemporanea di Genova partecipa alla manifestazione ospitando l’opera
di Dino Innocente dal titolo Cuccagna Italiana (sotto il cielo di Taranto): Una tela da scenografia della lunghezza di circa dieci metri, sulla quale è tracciato con limatura di ferro il prospetto dell’ILVA di Taranto. La tela è appoggiata a parete; in apposito spazio bianco sulla tela è proiettato il video “Il Nudo Corpo”,
che rappresenta la composizione di un corpo umano modellato con il pane e successivamente ricomposto su un tavolo, mentre una cantante lirica, accompagnata al pianoforte, intona una sorta di romanza
di un compositore morto nel campo di concentramento di Terezin, nel 1944.
Distante qualche metro dalla parete dove è applicata la tela si erge una ciminiera a tutto tondo, costruita con il carbone, dell’altezza di circa cinque metri e mezzo.
L’artista descrive così la sua opera: «È un interrogativo sulla irrilevanza dell’individuo (e delle sue caratteristiche più specificamente umane) di fronte ad una valenza sociale di qualunque tipo.
Il titolo dell’opera è una finta etimologia di cuccagna da cuccare, “l’Italia è il paese dove si cucca”».
Innocente nasce a Verona nel 1948. Vive a Verona.
Diplomatosi all’Accademia di belle arti di Verona nel 1972, realizza nel centro storico di Mantova con Milo Manara, incaricato delle riprese video, un’azione nella quale coinvolge il pubblico, per modificare con il colore lo spazio comune e impadronirsene temporaneamente. Nel 1983 si trasferisce a Milano, dove collabora con il gallerista Luciano Inga-Pin alla costituzione del gruppo Nuovo Futurismo, cui partecipa fino allo scioglimento dello stesso nel 1994.
Tra le principali esposizioni di ricordano: Beeld en land 87, Winshoten (NL) / L’Altra Scultura, Palazzo della Virreina, Barcellona e Palazzo di Cristallo, Madrid / Mathindenhohe, Darmastadt / Kunst Werk, Peter Stuyvesant Foundation, Amsterdam / XII Quadriennale Nazionale d’arte di Roma: Le Tribù dell’Arte, Macro, Roma 2001 / Denaro - l’ultimo tabù, Expò di Biel 2002 / Etre, Palazzo delle Nazioni, Ginevra / Le Opere
e i Giorni, Certosa di san Lorenzo, Padula / La Parola nell’Arte, MART, Rovereto / I e III Biennale di Malindi / LIV Biennale di Venezia / L’Islam in Sicilia, Baglio Di Stefano, Gibellina / IV Biennale di Malindi.
Le sue opere sono nelle collezioni: Stuyvesant (NL), Gemeentemuseum – Helmod (NL), Wildenberg(NL), Novotny- Frankfurt a.M. (D), GAM(BO), MART (TN), Groninger Museum (NL), Museion (BZ), Stazione Materdei-Metropolitana di Napoli (NA), Certosa di Padula (Padula), Fondazione Orestiadi – Gibellina.
a cura di Achille Bonito Oliva Una mostra diffusa in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, tra musei e fondazioni pubbliche
e private che coinvolge oltre 44 artisti, scelti dal critico d’arte per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell’albero della cuccagna. Un simbolo di abbondanza eletto dall’arte a monito, per invitare a riflettere
sui temi dell’alimentazione e sulle sue implicazioni sociali. In sintonia con EXPO 2015, partner del progetto
Con il patrocinio di EXPO 2015, e con la collaborazione del MiBACT e del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Achille Bonito Oliva chiama a raccolta oltre quaranta artisti internazionali per un grande progetto espositivo, L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte, dislocato su tutto il territorio nazionale.
Villa Croce – Museo d’arte contemporanea di Genova partecipa alla manifestazione ospitando l’opera
di Dino Innocente dal titolo Cuccagna Italiana (sotto il cielo di Taranto): Una tela da scenografia della lunghezza di circa dieci metri, sulla quale è tracciato con limatura di ferro il prospetto dell’ILVA di Taranto. La tela è appoggiata a parete; in apposito spazio bianco sulla tela è proiettato il video “Il Nudo Corpo”,
che rappresenta la composizione di un corpo umano modellato con il pane e successivamente ricomposto su un tavolo, mentre una cantante lirica, accompagnata al pianoforte, intona una sorta di romanza
di un compositore morto nel campo di concentramento di Terezin, nel 1944.
Distante qualche metro dalla parete dove è applicata la tela si erge una ciminiera a tutto tondo, costruita con il carbone, dell’altezza di circa cinque metri e mezzo.
L’artista descrive così la sua opera: «È un interrogativo sulla irrilevanza dell’individuo (e delle sue caratteristiche più specificamente umane) di fronte ad una valenza sociale di qualunque tipo.
Il titolo dell’opera è una finta etimologia di cuccagna da cuccare, “l’Italia è il paese dove si cucca”».
Innocente nasce a Verona nel 1948. Vive a Verona.
Diplomatosi all’Accademia di belle arti di Verona nel 1972, realizza nel centro storico di Mantova con Milo Manara, incaricato delle riprese video, un’azione nella quale coinvolge il pubblico, per modificare con il colore lo spazio comune e impadronirsene temporaneamente. Nel 1983 si trasferisce a Milano, dove collabora con il gallerista Luciano Inga-Pin alla costituzione del gruppo Nuovo Futurismo, cui partecipa fino allo scioglimento dello stesso nel 1994.
Tra le principali esposizioni di ricordano: Beeld en land 87, Winshoten (NL) / L’Altra Scultura, Palazzo della Virreina, Barcellona e Palazzo di Cristallo, Madrid / Mathindenhohe, Darmastadt / Kunst Werk, Peter Stuyvesant Foundation, Amsterdam / XII Quadriennale Nazionale d’arte di Roma: Le Tribù dell’Arte, Macro, Roma 2001 / Denaro - l’ultimo tabù, Expò di Biel 2002 / Etre, Palazzo delle Nazioni, Ginevra / Le Opere
e i Giorni, Certosa di san Lorenzo, Padula / La Parola nell’Arte, MART, Rovereto / I e III Biennale di Malindi / LIV Biennale di Venezia / L’Islam in Sicilia, Baglio Di Stefano, Gibellina / IV Biennale di Malindi.
Le sue opere sono nelle collezioni: Stuyvesant (NL), Gemeentemuseum – Helmod (NL), Wildenberg(NL), Novotny- Frankfurt a.M. (D), GAM(BO), MART (TN), Groninger Museum (NL), Museion (BZ), Stazione Materdei-Metropolitana di Napoli (NA), Certosa di Padula (Padula), Fondazione Orestiadi – Gibellina.
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