Contemporanea Ventiventuno - La comunità inoperosa
Dal 31 Luglio 2021 al 29 Agosto 2021
Tagliacozzo | L'Aquila
Luogo: Palazzo Ducale
Indirizzo: Via San Cosma
Orari: 10.00-13.00 / 16.00-20.00
Curatori: Giuseppe Armogida
Enti promotori:
- Comune di Tagliacozzo
- Fondazione per l’Arte Cinese in Italia
- Accademia di Belle Arti di Roma
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: contemporanea@comune.tagliacozzo.aq.it
Il 31 luglio 2021, presso il Palazzo Ducale di Tagliacozzo (AQ), inaugura Contemporanea Ventiventuno, l’ottava edizione della rassegna di arti figurative contemporanee diretta da Emanuele Moretti, artista avezzanese, con la mostra collettiva La comunità inoperosa, curata dal filosofo Giuseppe Armogida. Le sale dello storico edificio, abitate un tempo dagli Orsini e dai Colonna, ospiteranno le opere di 33 artisti contemporanei – alcuni di fama nazionale e internazionale, altri emergenti –, appartenenti a generazioni diverse. Consulente artistica della mostra è la curatrice Arianna Sera.
L’evento, sostenuto dal Comune di Tagliacozzo, dalla Fondazione per l’Arte Cinese in Italia e dall’Accademia di Belle Arti di Roma, rientra nel programma del 37° Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo.
Il progetto di questa mostra prende spunto da La communauté désoeuvrée, il celebre testo di Jean-Luc Nancy, uno dei più importanti filosofi contemporanei, pubblicato in Francia nel 1983. La comunità – sostiene Nancy – deve essere intesa come l’essere-gli-uni-con-gli-altri, senza alcun rimando a un’idea o a una definizione preliminare di comunità da realizzare. La comunità non appartiene alla sfera dell’opera – perché ciò presupporrebbe che fosse oggettivabile e producibile in un luogo, in una persona, in un discorso o in un simbolo –, bensì è “inoperosa”, cioè al di qua di ogni progetto, programma o finalità; la comunità non è un essere comune, che potrebbe essere lo scopo e il compimento di un processo e di un progresso, ma un essere-in-comune, che semplicemente accade: un evento, un atto performativo.
Riprendendo le questioni sollevate da Nancy, questa mostra si interroga sull’origine e sul destino della comunità, senza però voler offrire alcun tipo di risposta definita. Il Palazzo Ducale diventa lo spazio espositivo in cui enti singolari appaiono gli-uni-con-gli-altri, esposti in una scena. Obiettivo della mostra non è, dunque, quello di essere una raccolta di opere o un indiscriminato campionamento di tendenze artistiche, bensì l’esposizione delle relazioni che si creano tra le diverse opere, le quali inevitabilmente si articolano le une sulle altre lungo linee di forza la cui rete costituisce il loro essere-in-comune.
Ma i fili che tessono insieme la tela, anche se possono sovrapporsi, non sono annodati. Sicché, il terreno di questa mostra è per sua natura instabile: l’aggregazione e la disgregazione sono in ogni momento possibili. La comunità, perciò, non assume una figura precisa o una connotazione identitaria. Essa resiste a darsi come opera compiuta, finita. Come scrive il curatore dell’evento, Giuseppe Armogida, nel testo critico di accompagnamento alla mostra, La comunità inoperosa «deve essere considerata come uno stato di cose temporaneo, fugace, fallibile, inesauribile, potenzialmente contraddittorio e provvisorio».
La mostra sarà accompagnata da un catalogo delle opere, fotografate da Giorgio Benni, corredato da un’introduzione del direttore Emanuele Moretti, da un testo critico del curatore Giuseppe Armogida e da un intervento della consulente artistica Arianna Sera.
Artisti: Marco Affaitati, Sonia Andresano, Rodolfo Angelosante, Giulia Apice, Dario Carratta, Eleonora Cerri Pecorella, Laura Cionci, Ola Eyre Czuba, Alberto Di Fabio, Valerio Di Fiore, Gaia Di Lorenzo, Marco Emmanuele, Margherita Ferro, Gianfranco Fortuna, Federika Fumarola, Iulia Ghita, Alessandro Giannì, Delfina Giannattasio, Luca Grechi, Luca Grimaldi, LU.PA, Guglielmo Maggini, Gian Maria Marcaccini, Diego Miguel Mirabella, Matteo Montani, Emanuele Moretti, Marina Paris, Gianni Politi, Marta Roberti, Delfina Scarpa, Maddalena Scuderoni, Caterina Silva, Wang Yancheng
Inaugurazione: sabato 31 luglio 2021, ore 17.30
L’evento, sostenuto dal Comune di Tagliacozzo, dalla Fondazione per l’Arte Cinese in Italia e dall’Accademia di Belle Arti di Roma, rientra nel programma del 37° Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo.
Il progetto di questa mostra prende spunto da La communauté désoeuvrée, il celebre testo di Jean-Luc Nancy, uno dei più importanti filosofi contemporanei, pubblicato in Francia nel 1983. La comunità – sostiene Nancy – deve essere intesa come l’essere-gli-uni-con-gli-altri, senza alcun rimando a un’idea o a una definizione preliminare di comunità da realizzare. La comunità non appartiene alla sfera dell’opera – perché ciò presupporrebbe che fosse oggettivabile e producibile in un luogo, in una persona, in un discorso o in un simbolo –, bensì è “inoperosa”, cioè al di qua di ogni progetto, programma o finalità; la comunità non è un essere comune, che potrebbe essere lo scopo e il compimento di un processo e di un progresso, ma un essere-in-comune, che semplicemente accade: un evento, un atto performativo.
Riprendendo le questioni sollevate da Nancy, questa mostra si interroga sull’origine e sul destino della comunità, senza però voler offrire alcun tipo di risposta definita. Il Palazzo Ducale diventa lo spazio espositivo in cui enti singolari appaiono gli-uni-con-gli-altri, esposti in una scena. Obiettivo della mostra non è, dunque, quello di essere una raccolta di opere o un indiscriminato campionamento di tendenze artistiche, bensì l’esposizione delle relazioni che si creano tra le diverse opere, le quali inevitabilmente si articolano le une sulle altre lungo linee di forza la cui rete costituisce il loro essere-in-comune.
Ma i fili che tessono insieme la tela, anche se possono sovrapporsi, non sono annodati. Sicché, il terreno di questa mostra è per sua natura instabile: l’aggregazione e la disgregazione sono in ogni momento possibili. La comunità, perciò, non assume una figura precisa o una connotazione identitaria. Essa resiste a darsi come opera compiuta, finita. Come scrive il curatore dell’evento, Giuseppe Armogida, nel testo critico di accompagnamento alla mostra, La comunità inoperosa «deve essere considerata come uno stato di cose temporaneo, fugace, fallibile, inesauribile, potenzialmente contraddittorio e provvisorio».
La mostra sarà accompagnata da un catalogo delle opere, fotografate da Giorgio Benni, corredato da un’introduzione del direttore Emanuele Moretti, da un testo critico del curatore Giuseppe Armogida e da un intervento della consulente artistica Arianna Sera.
Artisti: Marco Affaitati, Sonia Andresano, Rodolfo Angelosante, Giulia Apice, Dario Carratta, Eleonora Cerri Pecorella, Laura Cionci, Ola Eyre Czuba, Alberto Di Fabio, Valerio Di Fiore, Gaia Di Lorenzo, Marco Emmanuele, Margherita Ferro, Gianfranco Fortuna, Federika Fumarola, Iulia Ghita, Alessandro Giannì, Delfina Giannattasio, Luca Grechi, Luca Grimaldi, LU.PA, Guglielmo Maggini, Gian Maria Marcaccini, Diego Miguel Mirabella, Matteo Montani, Emanuele Moretti, Marina Paris, Gianni Politi, Marta Roberti, Delfina Scarpa, Maddalena Scuderoni, Caterina Silva, Wang Yancheng
Inaugurazione: sabato 31 luglio 2021, ore 17.30
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