Fabrizio Gargano. Sketchcrawl exhibition

© Fabrizio Gargano (part.)

 

Dal 28 Febbraio 2016 al 19 Marzo 2016

Latina

Luogo: Risto wine bar XXI Aprile

Indirizzo: viale XXI Aprile

Curatori: Fabio D'Achille

Enti promotori:

  • MAD Museo d'Arte Diffusa

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 393.3242424

E-Mail info: eventi@madarte.it

Sito ufficiale: http://www.madarte.it



Questo fine settimana si chiude con un altro evento promosso dal  Museo Diffuso di MAD: domenica 28 febbraio alle 18,00 presso il Wine Bar XXI Aprile ci aspetta Fabrizio Gargano con la sua mostra di Sketchcrawl, a cura di Fabio D’Achille; un’esposizione d’arte contemporanea che, insieme alle altre, va ad arricchire l’isola culturale del Museo d’Arte Diffusa.

Fabrizio Gargano, classe 1967, fa parte del gruppo di Latina Sketchcrawl, molto attivo sul territorio. Su Facebook pubblica “Nero di coppia”, brevissimi episodi che hanno come protagonisti due conviventi con i loro (meschini) problemi. Attualmente sta lavorando alla sua prima storia lunga a fumetti: Il Siberiano.

Le illustrazioni e i fumetti sono presenti anche sul suo blog www.fab1967.blogspot.it.  Alla mostra sarà possibile sfogliare diversi taccuini che raccolgono un po’ tutta la sua attività. Ha imparato i rudimenti di acquerello da Valerio Libralato, ma lo Sketchcrawl è il linguaggio d’espressione che gli appartiene intrinsecamente.
“Uno sketcher del ricordo che si esprime con un racconto per immagini che conservano il fermare l’attimo tipico della fotografia: questo è Fabrizio Gargano. Sketchcrawl è improvvisazione, disegnare qualsiasi cosa in qualsiasi momento. È libertà, elettricità, spiega Fabrizio in una scritta che correda un suo disegno.

E l’improvvisazione, la rapidità, il gesto immediato e veloce, è in contrasto sintetico con la precisione delle architetture urbane. Un’opposizione apparente, perché le fughe prospettiche non sono frutto di progettualità ma restituiscono un’impressione repentina di chi ha fatto del taccuino il suo inseparabile compagno di viaggio.
E così l’esattezza delle architetture si sposa con l’ispirazione, dà vita a una sinergia che nelle mani dell’artista è indice di creatività: all’accuratezza istintiva del disegno urbano fa da contrappunto il tratto fulmineo del paesaggio naturale, con alberi costruiti con ombre e neri intensi – memori della passione di Gargano per il fumetto e l’illustrazione -, cieli dove si scorge il movimento delle nubi, fronde animate dalla brezza.

D’altra parte se un palazzo, un cancello o una finestra possono essere colti nella loro staticità, la natura attraversata dal vento, costantemente sottoposta al cangiantismo luministico e di conseguenza cromatico, viene fermata da Gargano nel dinamismo che le è proprio. È la sensazione a muovere la poetica dell’artista, sensazione rafforzata dalla scrittura che affianca sempre le sue opere, ora in correlazione con queste, ora da suggerire altre emozioni, ma sempre con quella dose d’ironia di chi non si prende troppo sul serio, come afferma l’artista. I suoi taccuini, che l’accompagnano in ogni uscita, quasi fossero una sua appendice, sono una miniera proprio di sensazioni e d’immaginazione; quella dell’artista che s’incontra con la nostra: chi, infatti, incontrando le persone per strada o in luoghi di passaggio, luoghi/non luoghi come treni, aeroporti, stazioni, non si è mai chiesto o figurato – dai gesti, gli occhi, le espressioni – la loro vita, i loro sentimenti, quello che provano  condizionato anche dal loro passato e presente?”

Laura Cianfarani

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