Sculture monumentali in Versilia: esordio di Sauro Cavallini a Pietrasanta

Sauro Cavallini, Ginnasta, 1965, cm. 40x55. Fusione in bronzo a cera persa

 

Dal 02 Luglio 2018 al 31 Agosto 2018

Pietrasanta | Lucca

Luogo: Sedi varie

Indirizzo: sedi varie

Curatori: Melanie Zefferino

Enti promotori:

  • Centro Studi Sauro Cavallini
  • Patrocinio del Comune di Pietrasanta

Telefono per informazioni: +39.335.7877373

E-Mail info: art@saurocavallini.it

Sito ufficiale: http://www.saurocavallini.it



Cinque sculture monumentali di Sauro Cavallini scandiranno l’estate 2018 a Pietrasanta. Sono addirittura tre le location– la Piazzetta San Martino, il Campanile di Sant’Agostino e la Galleria Enrico Paoli - che dal 2 luglio al 31 agosto ospiteranno ben 35 opere dell’artista ligure, ma toscano d’adozione, scomparso nell’estate di due anni fa.
Si tratta di un’esposizione diffusa e a ingresso libero - promossa dal Centro Studi Sauro Cavallini, organizzata della Galleria Enrico Paoli, curata da Melanie Zefferino e patrocinata dal Comune di Pietrasanta - che hanno scelto proprio la Piccola Atene per l’esordio versiliese e quale vetrina privilegiata di un artista in parte ancora da scoprire, e che per tutto il 2018 è al centro di una serie di iniziative a lui dedicate.

Ligure di nascita, toscano d’adozione e attivo per oltre mezzo secolo, Sauro Cavallini ha sempre mostrato una personalità eclettica, confrontandosi con diverse forme di espressione artistica (disegno, pittura, ma soprattutto scultura) riuscendo a ottenere risultati eccellenti e commissioni di prestigio, così come il privilegio di essere presente con le sue opere in collezioni di elevato spessore come quelle della Città del Vaticano, del Principato di Monaco, del Parlamento Europeo di Strasburgo o prestigiosi istituti bancari e amministrazioni pubbliche.
 
Le location e le opere

Nella centrale Piazzetta San Martinotroveranno spazio cinque sculture monumentali in bronzo, realizzate tra il 1968 e il 1990, dal titolo Titano (1)Titano (2)Amore e UniversoBalletto multiplo eIcaro.
All’interno del Campanile di Sant’Agostinosarà collocata un’altra imponente scultura, in ferro intitolataUomoe realizzata nel 1962 con la tecnica detta “della goccia su goccia”.
Quindi all’interno della Galleria Enrico Paolidi Pietrasanta (via Stagio Stagi n.13) saranno i visibili i bozzetti in bronzo di ben 25 opere realizzate nell’arco di un quarantennio (tra il 1959 e il 1989), nonché tre dipinti a tempera  - dal titolo Balletto, Coppia e La Creazione – realizzati nel 2000 e 2001. 
In pratica si tratta di un’esposizione che, oltre a offrire un’interessante opportunità  per appassionati e collezionisti, rappresenta fedelmente la parabola di Sauro Cavallini dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento fino ai primi anni Duemila, quando la tecnica, il fervore ideale e una particolare fecondità artistica gli permisero di realizzare opere apprezzate sia dal pubblico, sia dalla critica. 
Scriveva Carlo Ludovico Ragghianti negli anni “80 che “la cultura moderna e inquietamente interrogativa di Cavallini gli ha fatto individuare l’ultima scoperta, che mostra una vitalità straordinaria, e già gli ha fornito una quantità di genuine e flagranti variazioni, perché dalla collocazione in pianta dei gruppi al loro sviluppo nel medium aereo che associano e alimentano con la loro crescita in progresso e con le proiezioni stellari, le sculture traggono una multanime composizione sinfonica, che il rigorismo plastico spoglio e laminato obbliga a una forza eccezionale di avvolgente tensione”.
Con l’esposizione di Pietrasanta prosegue quindi il percorso di conoscenza approfondita di un artista che ha dedicato tutta la sua vita alla realizzazione di opere di grande impatto emotivo, dove lo studio della forma, sia dal punto di vista grafico, sia scultoreo, ha raggiunto livelli importanti. 
 
Le opere di Cavallini in Europa e in Italia

L’opera più nota di Sauro Cavallini, pubblicata in copertina (e all’interno) del volume Variationsedito dalla Comunità Europea e che racchiude la collezione del Consiglio d’Europa, è il Monumento alla Vita, il cui bronzo di oltre 3 metri di altezza si può ammirare a Strasburgo (F) davanti al Palazzo del Consiglio d’Europa, mentre il modello in scala fu donato a Papa Wojtyla durante una cerimonia ufficiale nel 1992. 

Di notevole suggestione sono anche i due monumenti in bronzo di circa 3 metri appartenenti alla  collezione privata del Principato di Monaco, ovvero il Passo a Due che dagli inizi degli anni Novanta del Novecento si può ammirare nel giardino dedicato a Grace Kelly nel quartiere di Fointville e la scultura Fraternità che si trova dal 2000 davanti alla Stazione ferroviaria del Principato inaugurata dal Principe Ranieri III, suo figlio Alberto e dal Senatore a vita (ed ex-Presidente della Repubblica Italiana), Francesco Cossiga.

Senza dimenticare che nel 1963 la scultura raffigurante il Ritratto di Konrad Adenauer fu collocato nel Palazzo del Governo di Bonn (D). 

In Italia le sue grandi sculture in bronzo sono visibili in varie città. A Genova troviamo il Monumento a Cristoforo Colombo(8 metri di altezza) realizzato per l’Expo e dedicato all’anniversario della scoperta dell’America; a Diano Marina, in provincia di Imperia è invece sistemato il  Monumento ai Cadutidella seconda guerra mondiale (alto circa 2 metri e mezzo). 

A Firenze le sue opere pubbliche monumentali si possono ammirare in numerosi luoghi pubblici. Nel giardino di Piazza Ferrucci (il gruppo di cinque sculture dal titolo Fontana della maternità), presso la sede Rai TV della Toscana (Volo di gabbiani), al Palazzo degli Affari di piazza Adua (Monumento alla pace), a Villa Favard (Icaro)e presso la Basilica di San Miniato al Monte (Crocifissione).

Innumerevoli le presenze delle sue opere all’interno di collezioni private e di Istituti di Credito tra le quali ricordiamo solo alcune: il Cavallo MorenteLa BallerinaPasso a dueBallerinila Natural’Estensioneuna Figura frontale.
Nel parco del suo Studio sulla collina fiesolana inoltre si possono ammirare diverse sculture di grandi dimensioni tra le quali un monumentale David (alto 4 metri), accanto al quale lo stesso artista si volle far ritrarre, e la serie completa di passi di danza.

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