Roberto Floreani. La Pietra e il Cerchio
Dal 10 Marzo 2013 al 07 Aprile 2013
Mantova
Luogo: Palazzo Te
Indirizzo: viale Te 13
Curatori: Carlo Micheli
Enti promotori:
- Città di Mantova
- Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te
Telefono per informazioni: +39 0376 323266
E-Mail info: palazzote@domino.comune.mantova.it
Sito ufficiale: http://www.palazzote.it
La Pietra e il Cerchio è il progetto espositivo a cura di Carlo Micheli, promosso dalla Città di Mantova e dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, che Roberto Floreani ha ideato appositamente per questi spazi, in continuità con le personali Aurora Occidentale (Biennale di Venezia – Padiglione Italia, 2009 ) e Alchemica (Museo MaGa – Gallarate, 2011).
La Città di Mantova ha presentato recentemente il progetto al VTO di Londra, inserendolo nelle iniziative culturali per la promozione di Mantova capitale europea della cultura 2019
La Pietra e il Cerchio è un progetto espositivo composto da oltre 50 opere su tela, anche di grande formato e 5 sculture ubicate nelle sei sale tematiche che Roberto Floreani ha concepito prendendo spunto dai concetti principali della sua ricerca: l’indagine sulla memoria (storica e individuale) e quella sulla circolarità (intesa sia come risoluzione formale dei suoi “Concentrici”, sia come principio filosofico). Il Concentrico, riferimento il più delle volte caratterizzante nelle sue opere, presentato per la prima volta nel 2003 in una personale al Museo Revoltella di Trieste, diviene quindi una sorta di ponte che collega le due esperienze dell’artista: da un lato la sua formazione culturale e artistica legata all’Occidente e dall’altro l’ormai quarantennale pratica marziale legata all’Oriente. E’ quindi una forte motivazione che alimenta la ricerca pittorica dell’artista, considerato oggi uno dei più convincenti e maturi astrattisti della sua generazione, che ribadisce la possibilità d’intendere l’opera d’arte anche come messaggio di natura spirituale. L’aspetto pittorico che forse appare più interno a questa ricerca è quello legato ai tempi lunghi e minuziosi della realizzazione stratificata dell’opera e alle superfici che sembrano vibrare dall’interno: una sorta di colore-non colore ricavato facendo assorbire ad una superficie bianca, attraverso un procedimento quasi alchemico, le componenti cromatiche delle basi sottostanti trattate in precedenza. Il risultato finale sembra quasi alimentare un baluginio, procurare una sorta di luce interna all’opera, arricchito dalla fisicità materica della superficie e dal bilanciamento dei rilievi geometrici.
Completa la mostra un catalogo della collana del museo con un testo di Carlo Micheli, uno dell’autore e un’intervista di Beatrice Buscaroli.
Roberto Floreani ha tenuto oltre sessanta mostre personali sia in Italia che all’estero. Tra le mostre personali in spazi pubblici e museali, oltre alla Quadriennale di Roma nel 2005, e alla Biennale di Venezia (Padiglione Italia) nel 2009, si ricordano: “La casa e il tempo”, 1994-95 (Musei Civici di Como, Pinacoteca di Ravenna, Museo d’Arte Contemporanea di Zagabria); “Antologica 1986-1997”; 1997 (Casa dei Carraresi, Treviso); “Opere recenti”, 1999 (LAMeC, Basilica Palladiana, Vicenza);“Memoria”, 1999 (Galleria del Credito Valtellinese- Le Stelline, Milano); “Roberto Floreani”, 2001 (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di San Marino); “Ritorno all’Angelo”, 2003 (Museo Revoltella, Trieste); “Opere scelte 1998-2006”, 2006 (Fondazione Palazzo Pretorio, Cittadella), “Selected Works 1997-2007” (Palazzo Ducale, Mantova ; Kunstverein Aschaffenburg, Stadtmuseum Gelsenkirchen; Mestna Galerija, Lubiana), 2007, “Alchemica”, Museo MaGa, Gallarate, 2011, “Composizioni astratte”, MAG-(Museo Alto Garda), Arco (Tn), 2012.
Sue opere sono presenti in collezioni museali (PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea,Bologna; Musei di Stato della Rep. di San Marino; MART, Rovereto; Museo di Ca’ Pesaro (Acquisizione Fondazione Bevilacqua La Masa), Venezia; Kunstverein Aschaffenburg; Stadtmuseum Gelsenkirchen, MaGa, Gallarate (Va); Museo Casabianca-Malo (Vi), Fondazione Palazzo Pretorio-Cittadella (Pd); Musei Civici di Padova, Palazzo Sarcinelli-Conegliano (Tv) e pubbliche (Università degli studi-Bologna; Banca Commerciale Italiana; Credito Valtellinese-Sondrio; ING Bank, Milano; Fondazione Cassamarca-Treviso; Associazione Industriali- Vicenza).
La Città di Mantova ha presentato recentemente il progetto al VTO di Londra, inserendolo nelle iniziative culturali per la promozione di Mantova capitale europea della cultura 2019
La Pietra e il Cerchio è un progetto espositivo composto da oltre 50 opere su tela, anche di grande formato e 5 sculture ubicate nelle sei sale tematiche che Roberto Floreani ha concepito prendendo spunto dai concetti principali della sua ricerca: l’indagine sulla memoria (storica e individuale) e quella sulla circolarità (intesa sia come risoluzione formale dei suoi “Concentrici”, sia come principio filosofico). Il Concentrico, riferimento il più delle volte caratterizzante nelle sue opere, presentato per la prima volta nel 2003 in una personale al Museo Revoltella di Trieste, diviene quindi una sorta di ponte che collega le due esperienze dell’artista: da un lato la sua formazione culturale e artistica legata all’Occidente e dall’altro l’ormai quarantennale pratica marziale legata all’Oriente. E’ quindi una forte motivazione che alimenta la ricerca pittorica dell’artista, considerato oggi uno dei più convincenti e maturi astrattisti della sua generazione, che ribadisce la possibilità d’intendere l’opera d’arte anche come messaggio di natura spirituale. L’aspetto pittorico che forse appare più interno a questa ricerca è quello legato ai tempi lunghi e minuziosi della realizzazione stratificata dell’opera e alle superfici che sembrano vibrare dall’interno: una sorta di colore-non colore ricavato facendo assorbire ad una superficie bianca, attraverso un procedimento quasi alchemico, le componenti cromatiche delle basi sottostanti trattate in precedenza. Il risultato finale sembra quasi alimentare un baluginio, procurare una sorta di luce interna all’opera, arricchito dalla fisicità materica della superficie e dal bilanciamento dei rilievi geometrici.
Completa la mostra un catalogo della collana del museo con un testo di Carlo Micheli, uno dell’autore e un’intervista di Beatrice Buscaroli.
Roberto Floreani ha tenuto oltre sessanta mostre personali sia in Italia che all’estero. Tra le mostre personali in spazi pubblici e museali, oltre alla Quadriennale di Roma nel 2005, e alla Biennale di Venezia (Padiglione Italia) nel 2009, si ricordano: “La casa e il tempo”, 1994-95 (Musei Civici di Como, Pinacoteca di Ravenna, Museo d’Arte Contemporanea di Zagabria); “Antologica 1986-1997”; 1997 (Casa dei Carraresi, Treviso); “Opere recenti”, 1999 (LAMeC, Basilica Palladiana, Vicenza);“Memoria”, 1999 (Galleria del Credito Valtellinese- Le Stelline, Milano); “Roberto Floreani”, 2001 (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Repubblica di San Marino); “Ritorno all’Angelo”, 2003 (Museo Revoltella, Trieste); “Opere scelte 1998-2006”, 2006 (Fondazione Palazzo Pretorio, Cittadella), “Selected Works 1997-2007” (Palazzo Ducale, Mantova ; Kunstverein Aschaffenburg, Stadtmuseum Gelsenkirchen; Mestna Galerija, Lubiana), 2007, “Alchemica”, Museo MaGa, Gallarate, 2011, “Composizioni astratte”, MAG-(Museo Alto Garda), Arco (Tn), 2012.
Sue opere sono presenti in collezioni museali (PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea,Bologna; Musei di Stato della Rep. di San Marino; MART, Rovereto; Museo di Ca’ Pesaro (Acquisizione Fondazione Bevilacqua La Masa), Venezia; Kunstverein Aschaffenburg; Stadtmuseum Gelsenkirchen, MaGa, Gallarate (Va); Museo Casabianca-Malo (Vi), Fondazione Palazzo Pretorio-Cittadella (Pd); Musei Civici di Padova, Palazzo Sarcinelli-Conegliano (Tv) e pubbliche (Università degli studi-Bologna; Banca Commerciale Italiana; Credito Valtellinese-Sondrio; ING Bank, Milano; Fondazione Cassamarca-Treviso; Associazione Industriali- Vicenza).
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