Del contemporaneo. Linguaggi, pratiche e fenomeni dell’arte del XXI secolo - Bruno Di Marino e Daniele Puppi

Daniele Puppi
Dal 26 Marzo 2021 al 26 Marzo 2021
Carrara | Massa-Carrara
Luogo: Pagina facebook mudaC | museo delle arti Carrara.
Indirizzo: online
Orari: ore 18
Costo del biglietto: evento gratuito
La rassegna, che ha preso il via lo scorso 8 gennaio ed ha compreso dieci incontri trasmessi in streaming sulla pagina facebook del mudaC, è ideata da Laura Barreca, Direttrice del mudaC | museo delle arti Carrara e promossa dal Comune di Carrara, in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Carrara e con il supporto tecnico di Nausicaa Spa. Nel corso di ogni appuntamento un critico e un artista, in dialogo con Laura Barreca, hanno affrontato vari temi legati all’evoluzione delle arti contemporanee degli ultimi quarant’anni, riscuotendo ogni volta un grande interesse da parte del pubblico.
Bruno Di Marino e Daniele Puppi sono gli ospiti della conversazione conclusiva, in programma venerdì 26 marzo, con inizio alle ore 18.00.
Nel corso dell’incontro si parlerà del saggio di Bruno Di Marino dal titolo “Nel centro del quadro. Per una teoria dell’arte immersiva dal mito della caverna alla VR” (Aesthetica Edizioni, Sesto San Giovanni, 2021). La pubblicazione tenta di tracciare da diverse prospettive (storica, filosofica, iconologica, sociologica) le linee principali di una teoria dell’immersività e, al tempo stesso, di rileggere alcuni momenti della storia dell’arte, mostrando come il coinvolgimento dello spettatore – fisico, sensoriale ed emotivo – sia sempre stato al centro dell’esperienza estetica, ben prima che i futuristi lanciassero, nel loro Manifesto tecnico della pittura del 1910, l’idea di porre “lo spettatore nel centro del quadro”. Immergersi nell’opera d’arte è un procedimento tipico dell’analisi estetica, ma costituisce oggi una condizione usuale della fruizione dei nuovi media: dall’installazione multimediale e interattiva, alla realtà aumentata, fino alla realtà virtuale. Tale orientamento si riscontra nell’opera dell’artista Daniele Puppi che fin dal suo esordio nel 1996 con “Fatica n.1”, installazione video-sonora site specific, lavora a scardinare l'idea di spazio che ancora si percepisce e ruota all'interno delle coordinate euclidee. Privilegiando la video installazione, Puppi ha manifestato una nuova attitudine al mezzo enfatizzando e rovesciando radicalmente l'utilizzo del suono e della riconfigurazione visivo-architettonica che sempre diventa altro da sé. Una nuova prospettiva aliena. Puppi concepisce il lavoro come un vero e proprio work in regress, che nasce dopo un periodo di gestazione trascorso all’interno degli spazi, durante il quale l’artista sperimenta l’ambiente e stabilisce con esso una relazione quasi carnale, valutandone limiti e potenzialità. Le tecnologie utilizzate – videoproiettori, sincronizzatori, amplificatori, sub woofers, speakers, microfoni - sono funzionali all’attivazione e all’amplificazione multisensoriale delle facoltà percettive, visive e uditive dello spettatore, come parte integrante dell’opera stessa. Lo spettatore/visitatore è chiamato a entrare in una nuova e straniante dimensione spazio-sensoriale.
Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento e curatore, dal 1989 si occupa in particolare di sperimentazione audiovisiva. È titolare della cattedra di Teoria e metodo dei Mass Media presso l’accademia di Belle Arti di Frosinone, dove insegna anche Estetica ed Estetica dei new media. Ha scritto dieci libri, curato numerose pubblicazioni ed è autore di centinaia di saggi, pubblicati anche in Francia, Belgio, Portogallo, Germania, Russia, Giappone, Cina, Regno Unito, Stati Uniti e Ungheria.
Daniele Puppi è uno degli artisti italiani più interessanti del panorama internazionale: nato a Pordenone nel 1970, ha frequentato le Accademie di Belle Arti di Venezia, Bologna e Roma dove si è diplomato nel 1996. Tra le principali mostre personali: Respira (Galleria Borghese, Roma 2017); Alie(n)ation (Minnesota Street Project, San Francisco 2018); Gotham Prize (Istituto italiano di cultura, New York 2015); 432 Hertz, (Australian Experimental Art Foundation, Adelaide 2013); Happy Moms (MAXXI, Roma 2013); Fatica n.23 (Galleria Nazionale, Roma 2010); Fatica n.16 (HangarBicocca, Milano 2008); Fatica n. 27 (Melbourne International Arts Festival. Melbourne 2005). Tra le principali mostre collettive a cui ha partecipato: The Raft – Art is (Not) Lonely (Mu.ZEE, Oostende 2017); 17 New Artist Integration (Jan Fabre Troubleyn/ Laboratorioum, Anversa 2015); El Topo (Nuite Blanche, Parigi 2013); Digitalife - Human connections (Ex-Gil/ MACRO Museum, Roma 2012); “Spheres 4” (Galeria Continua/Le Moulin, Francia 2011/12); Taking Time (M.A.R.C.O. Museum, Vigo, Spagna 2007); Tupper und Video (Marta Herford Museum, Germania 2006)
Bruno Di Marino e Daniele Puppi sono gli ospiti della conversazione conclusiva, in programma venerdì 26 marzo, con inizio alle ore 18.00.
Nel corso dell’incontro si parlerà del saggio di Bruno Di Marino dal titolo “Nel centro del quadro. Per una teoria dell’arte immersiva dal mito della caverna alla VR” (Aesthetica Edizioni, Sesto San Giovanni, 2021). La pubblicazione tenta di tracciare da diverse prospettive (storica, filosofica, iconologica, sociologica) le linee principali di una teoria dell’immersività e, al tempo stesso, di rileggere alcuni momenti della storia dell’arte, mostrando come il coinvolgimento dello spettatore – fisico, sensoriale ed emotivo – sia sempre stato al centro dell’esperienza estetica, ben prima che i futuristi lanciassero, nel loro Manifesto tecnico della pittura del 1910, l’idea di porre “lo spettatore nel centro del quadro”. Immergersi nell’opera d’arte è un procedimento tipico dell’analisi estetica, ma costituisce oggi una condizione usuale della fruizione dei nuovi media: dall’installazione multimediale e interattiva, alla realtà aumentata, fino alla realtà virtuale. Tale orientamento si riscontra nell’opera dell’artista Daniele Puppi che fin dal suo esordio nel 1996 con “Fatica n.1”, installazione video-sonora site specific, lavora a scardinare l'idea di spazio che ancora si percepisce e ruota all'interno delle coordinate euclidee. Privilegiando la video installazione, Puppi ha manifestato una nuova attitudine al mezzo enfatizzando e rovesciando radicalmente l'utilizzo del suono e della riconfigurazione visivo-architettonica che sempre diventa altro da sé. Una nuova prospettiva aliena. Puppi concepisce il lavoro come un vero e proprio work in regress, che nasce dopo un periodo di gestazione trascorso all’interno degli spazi, durante il quale l’artista sperimenta l’ambiente e stabilisce con esso una relazione quasi carnale, valutandone limiti e potenzialità. Le tecnologie utilizzate – videoproiettori, sincronizzatori, amplificatori, sub woofers, speakers, microfoni - sono funzionali all’attivazione e all’amplificazione multisensoriale delle facoltà percettive, visive e uditive dello spettatore, come parte integrante dell’opera stessa. Lo spettatore/visitatore è chiamato a entrare in una nuova e straniante dimensione spazio-sensoriale.
Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento e curatore, dal 1989 si occupa in particolare di sperimentazione audiovisiva. È titolare della cattedra di Teoria e metodo dei Mass Media presso l’accademia di Belle Arti di Frosinone, dove insegna anche Estetica ed Estetica dei new media. Ha scritto dieci libri, curato numerose pubblicazioni ed è autore di centinaia di saggi, pubblicati anche in Francia, Belgio, Portogallo, Germania, Russia, Giappone, Cina, Regno Unito, Stati Uniti e Ungheria.
Daniele Puppi è uno degli artisti italiani più interessanti del panorama internazionale: nato a Pordenone nel 1970, ha frequentato le Accademie di Belle Arti di Venezia, Bologna e Roma dove si è diplomato nel 1996. Tra le principali mostre personali: Respira (Galleria Borghese, Roma 2017); Alie(n)ation (Minnesota Street Project, San Francisco 2018); Gotham Prize (Istituto italiano di cultura, New York 2015); 432 Hertz, (Australian Experimental Art Foundation, Adelaide 2013); Happy Moms (MAXXI, Roma 2013); Fatica n.23 (Galleria Nazionale, Roma 2010); Fatica n.16 (HangarBicocca, Milano 2008); Fatica n. 27 (Melbourne International Arts Festival. Melbourne 2005). Tra le principali mostre collettive a cui ha partecipato: The Raft – Art is (Not) Lonely (Mu.ZEE, Oostende 2017); 17 New Artist Integration (Jan Fabre Troubleyn/ Laboratorioum, Anversa 2015); El Topo (Nuite Blanche, Parigi 2013); Digitalife - Human connections (Ex-Gil/ MACRO Museum, Roma 2012); “Spheres 4” (Galeria Continua/Le Moulin, Francia 2011/12); Taking Time (M.A.R.C.O. Museum, Vigo, Spagna 2007); Tupper und Video (Marta Herford Museum, Germania 2006)
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 26 febbraio 2025 al 05 maggio 2025 Venezia | Museo Fortuny
Sergio Monari. Sincronie
-
Dal 01 marzo 2025 al 29 giugno 2025 Torino | Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella
PAUL GAUGUIN. IL DIARIO DI NOA NOA E ALTRE AVVENTURE
-
Dal 27 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Art Déco. Il trionfo della modernità
-
Dal 28 febbraio 2025 al 09 giugno 2025 Roma | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
CHROMOTHERAPIA. La fotografia a colori che rende felici
-
Dal 22 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Forlì | Museo Civico San Domenico
Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
-
Dal 21 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Rovigo | Palazzo Roverella
HAMMERSHØI e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia