Barbara Nati. Countless Tomorrows
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Barbara Nati, Gabbie della quiete, Collage su carta Ilfoflex, cm 80x100, 2016
Dal 18 Settembre 2018 al 01 Novembre 2018
Milano
Luogo: Galleria AICA – Andrea Ingenito Contemporary Art
Indirizzo: via Privata Massimiano 25
Orari: da martedì a sabato 15-19
Curatori: Gaia Conti
Telefono per informazioni: +39 02 36798346
E-Mail info: info@ai-ca.com
Sito ufficiale: http://www.ai-ca.com/
Dopo anni di partecipazioni a fiere e mostre collettive con le gallerie Aica, la collaborazione con l’artista Barbara Nati giunge a piena maturazione attraverso una mostra, per la prima volta interamente a lei dedicata, presso le sale del gallerista Andrea Ingenito.
La personale, dal titolo “Countless tomorrows” curata da Gaia Conti, verrà inaugurata il 18 settembre 2018 nella sede milanese di Via Privata Massimiano 25.
Sono state selezionate per l’occasione circa venti fotografie, sebbene definirle tali è assolutamente riduttivo considerando la complessità di queste immagini e le scelte tecniche adottate dall’autrice. Le rappresentazioni di Barbara Nati infatti contengono al loro interno svariate chiavi di lettura, confondono volutamente l’osservatore calandolo in un’atmosfera irreale, onirica che allo stesso tempo contrasta con una veridicità formale che solo l’obbiettivo fotografico ed il supporto digitale possono raggiungere.
Le opposte sensazioni che queste opere generano sono studiate per accentuare il messaggio che nascondono: la lotta tra realtà e finzione, tra scenari apocalittici e paradisiaci non sono altro che il mezzo per raccontare la drammatica situazione ambientale che ineluttabilmente è piegata al volere dell’uomo.
È così che si giustificano gli arbusti rigogliosi che fungono da cavalcavia in un’autostrada immaginaria ed improbabili gabbie immerse nel verde, in cui l’uomo coabita in modo goffo con la flora circostante. Le parole della curatrice Gaia Conti riassumono appieno la poetica dell’artista: «A primo acchito le immagini della Nati sono catastrofiche e desolanti. Leggendo tra le righe, invece, sono intrise di un profondo spirito positivo, di una spinta di serenità. La città, la costruzione umana lascia lo spazio alla natura».
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo all’interno del quale saranno compresi anche lavori precedenti.
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