Bruna Zanon. Sentimenti Femminili
Dal 02 Dicembre 2014 al 10 Dicembre 2014
Milano
Luogo: Spazio Seicentro
Indirizzo: via Savona 99
Orari: da martedì a sabato 9.30-12.30 / 14-18.30; domenica e lunedì 14.30-18.30
Enti promotori:
- Famiglia Artistica Milanese
- Comune di Milano
- Consiglio di Zona 6
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 88446330
E-Mail info: DSC.Seicentro@comune.milano.it
Sito ufficiale: http://www.comune.milano.it
La mostra Sentimenti Femminili raccoglie alcune delle opere più significative della scultrice Bruna Zanon, che da sempre lavora con la materia per esplorare i più profondi sentimenti del genere umano in generale e della donna più in particolare. Lavorando con i materiali più disparati, dalla terracotta al bronzo, dalla graniglia alla maiolica, la scultrice mette al centro del suo lavoro la figura umana analizzata nella sua intimità più profonda. Osservando le opere di Bruna Zanon, non si può non essere travolti dall’abbraccio amoroso di Paolo e Francesca, che emergono da un turbine di vento creato dal bronzo, o rimanere incantati dalla dolcezza e dall’affetto delle sue Maternità, sentimento principe dell’universo femminile.
Plasmando la materia, Bruna Zanon indaga se stessa e il suo io più profondo, facendo riemergere nelle sue sculture quei sentimenti e quelle sensazioni che spesso fatichiamo ad esprimere: esemplare in questo senso la terracotta Sconforto, che con un nudo femminile accasciato in ginocchio e con le mani che circondano la testa esprime tutto il disagio che l’essere umano spesso prova difronte alle difficoltà della vita.
Nelle sue opere ci sono la passione dell’amore di coppia e di madre, la gioia della famiglia, la sensualità dei nudi, la riflessione della preghiera e della ricerca interiore, che ben emergono in Melanconia. Accanto alle sculture tridimensionali, Bruna Zanon porta in mostra anche alcuni dei suoi studi al vivo, dove con tratti semplici di matita, sanguigna o china, l’artista esplora il corpo umano per poterlo poi rielaborare con la materia.
Bruna Zanon, friulana di origine e milanese di adozione, si avvicina all’arte della scultura dopo un periodo di attività nel campo della moda. Fa tirocinio nell’atelier di Annibale Lanfranchi e frequenta l’Accademia di Brera, specializzandosi nella modellazione della creta. Compie viaggi di studio in Italia e all’estero ed espone in diverse mostre personali. Membro della Famiglia Artistica Milanese, vive e lavora a Milano, dove è possibile ammirare le sue opere presso l’atelier di via Pietro Custodi 16. Alcune sue opere sono esposte in luoghi pubblici, come i Comuni di Bisuschio, Porto Ceresio e Biandronno, oltre che all’Università dell’Insubria di Varese.
Plasmando la materia, Bruna Zanon indaga se stessa e il suo io più profondo, facendo riemergere nelle sue sculture quei sentimenti e quelle sensazioni che spesso fatichiamo ad esprimere: esemplare in questo senso la terracotta Sconforto, che con un nudo femminile accasciato in ginocchio e con le mani che circondano la testa esprime tutto il disagio che l’essere umano spesso prova difronte alle difficoltà della vita.
Nelle sue opere ci sono la passione dell’amore di coppia e di madre, la gioia della famiglia, la sensualità dei nudi, la riflessione della preghiera e della ricerca interiore, che ben emergono in Melanconia. Accanto alle sculture tridimensionali, Bruna Zanon porta in mostra anche alcuni dei suoi studi al vivo, dove con tratti semplici di matita, sanguigna o china, l’artista esplora il corpo umano per poterlo poi rielaborare con la materia.
Bruna Zanon, friulana di origine e milanese di adozione, si avvicina all’arte della scultura dopo un periodo di attività nel campo della moda. Fa tirocinio nell’atelier di Annibale Lanfranchi e frequenta l’Accademia di Brera, specializzandosi nella modellazione della creta. Compie viaggi di studio in Italia e all’estero ed espone in diverse mostre personali. Membro della Famiglia Artistica Milanese, vive e lavora a Milano, dove è possibile ammirare le sue opere presso l’atelier di via Pietro Custodi 16. Alcune sue opere sono esposte in luoghi pubblici, come i Comuni di Bisuschio, Porto Ceresio e Biandronno, oltre che all’Università dell’Insubria di Varese.
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