De Rerum Mirabilia 母なる自然
Dal 15 Settembre 2015 al 26 Settembre 2015
Milano
Luogo: Fondazione Matalon
Indirizzo: Foro Bonaparte 64
Orari: 10 -19; domenica e lunedi' chiuso
Curatori: Asian Studies Group
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02.87.87.81 / 02.45.47.08.85
E-Mail info: milto:fineart@fondazionematalon.org
Sito ufficiale: http://www.fondazionematalon.org
La Fondazione Luciana Matalon è lieta di presentare dal 15 al 26 settembre 2015 la mostra De Rerum Mirabilia, a cura di Asian Studies Group.
L’esposizione vede la partecipazione di tre artisti italiani, componenti del Collettivo 13, e nove artisti giapponesi; essa si inserisce all’interno dell’iniziativa “Switch on Your Creativity 2015/2016, The Charter of Values for Youth Creativity”, nella sezione “Contemporary Art”. Si tratta di un concorso internazionale prodotto da Asian Studies Group con la collaborazione di Garden Blaze Talents Management Studio e la sponsorship della Fondazione Luciana Matalon. L’obiettivo di “The Charter of Values for Youth Creativity” è esplorare le potenzialità della creatività giovanile nella società contemporanea e, nello specifico, promuovere la città di Milano come capitale europea della creatività e polo di scambio tra Europa e Asia.
Il progetto è una missione naturalistica nata da un’ideale collaborazione di osservazione e trascrizione nel linguaggio della ceramica da parte di artisti giapponesi e italiani. Il titolo allude all'opera di Lucrezio anche se questa serie di opere celebrano un universo vegetale irreale attraverso quella sensibilità giapponese che incorona la Natura come protagonista indiscussa dell'estetica e che vede racchiusa in essa una sacralità. Così la scrittrice giapponese Banana Yoshimoto descrive l’unicità della natura giapponese: “Finora sono andata in tanti paesi stranieri, e ho visto tanti scenari diversi. […] La natura giapponese, con la sua delicatezza, è un’altra cosa. In una piccola isola coesistono a stretto contatto i più diversi ambienti naturali, in tranquillità, semplicità e forza”.
Asian Studies Group nasce nell’ottobre del 2007 come gruppo di studio e di ricerca specializzato sull’Asia orientale, nello specifico Cina, Giappone e Corea. Il progetto nasce dopo anni di libera attività e di appassionate relazioni e ricerche curate da studenti e docenti dell’ Università degli Studi di Milano e intensificata dalla frequentazione degli ideatori con centri di formazione specialistica in Oriente.
Divenuta ufficialmente Associazione di Promozione Sociale nel 2009, Asian Studies Group ha inaugurato un’intensa attività di formazione linguistica giapponese e cinese, oltre che di supporto alla mediazione culturale fra Italia, Cina, Giappone e Corea. Parallelamente all’attività no profit dell’associazione, il gruppo offre servizi per l’internazionalizzazione delle Imprese sull’Asia orientale, consulenze specialistiche e mediazione commerciale e strategica.
PARTECIPANTI ITALIANI: Collettivo C13 (Elena Lombardi , Matteo Bagolin e Stefano Giglio).
PARTECIPANTI GIAPPONESI: Yumiko Murata, Hitomi Iwasaki, Yoshiko Oshima, Kazue Yamamoto, Hiroko Hatabu, Sanae Nakata, Hiroko Nakano, Rie Miyatake, Yuria Nishi.
L’esposizione vede la partecipazione di tre artisti italiani, componenti del Collettivo 13, e nove artisti giapponesi; essa si inserisce all’interno dell’iniziativa “Switch on Your Creativity 2015/2016, The Charter of Values for Youth Creativity”, nella sezione “Contemporary Art”. Si tratta di un concorso internazionale prodotto da Asian Studies Group con la collaborazione di Garden Blaze Talents Management Studio e la sponsorship della Fondazione Luciana Matalon. L’obiettivo di “The Charter of Values for Youth Creativity” è esplorare le potenzialità della creatività giovanile nella società contemporanea e, nello specifico, promuovere la città di Milano come capitale europea della creatività e polo di scambio tra Europa e Asia.
Il progetto è una missione naturalistica nata da un’ideale collaborazione di osservazione e trascrizione nel linguaggio della ceramica da parte di artisti giapponesi e italiani. Il titolo allude all'opera di Lucrezio anche se questa serie di opere celebrano un universo vegetale irreale attraverso quella sensibilità giapponese che incorona la Natura come protagonista indiscussa dell'estetica e che vede racchiusa in essa una sacralità. Così la scrittrice giapponese Banana Yoshimoto descrive l’unicità della natura giapponese: “Finora sono andata in tanti paesi stranieri, e ho visto tanti scenari diversi. […] La natura giapponese, con la sua delicatezza, è un’altra cosa. In una piccola isola coesistono a stretto contatto i più diversi ambienti naturali, in tranquillità, semplicità e forza”.
Asian Studies Group nasce nell’ottobre del 2007 come gruppo di studio e di ricerca specializzato sull’Asia orientale, nello specifico Cina, Giappone e Corea. Il progetto nasce dopo anni di libera attività e di appassionate relazioni e ricerche curate da studenti e docenti dell’ Università degli Studi di Milano e intensificata dalla frequentazione degli ideatori con centri di formazione specialistica in Oriente.
Divenuta ufficialmente Associazione di Promozione Sociale nel 2009, Asian Studies Group ha inaugurato un’intensa attività di formazione linguistica giapponese e cinese, oltre che di supporto alla mediazione culturale fra Italia, Cina, Giappone e Corea. Parallelamente all’attività no profit dell’associazione, il gruppo offre servizi per l’internazionalizzazione delle Imprese sull’Asia orientale, consulenze specialistiche e mediazione commerciale e strategica.
PARTECIPANTI ITALIANI: Collettivo C13 (Elena Lombardi , Matteo Bagolin e Stefano Giglio).
PARTECIPANTI GIAPPONESI: Yumiko Murata, Hitomi Iwasaki, Yoshiko Oshima, Kazue Yamamoto, Hiroko Hatabu, Sanae Nakata, Hiroko Nakano, Rie Miyatake, Yuria Nishi.
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