FOAMS, HEAPS, SPONGES, CLOUDS AND VORTEXES

FOAMS, HEAPS, SPONGES, CLOUDS AND VORTEXES. Improvisation of materials, resonances, channels and contingencies di David Toop, con John Butcher e Lucie Štěpánková

 

Dal 21 Febbraio 2019 al 21 Febbraio 2019

Milano

Luogo: Pirelli HangarBicocca

Indirizzo: via Chiese 2

Orari: Inizio registrazione ingressi dalle ore 20, con accesso al concerto dalle ore 20.30. La mostra “Igloos” e I Sette Palazzi Celesti sono aperti fino alle ore 20, mentre la mostra “CITTÀDIMILANO” è aperta fino alle ore 24

Curatori: Pedro Rocha

Costo del biglietto: Ingresso libero fino a esaurimento posti



Giovedì 21 febbraio alle ore 21 Pirelli HangarBicocca presenta il concerto FOAMS, HEAPS, SPONGES, CLOUDS AND VORTEXES del musicista e compositore David Toop, con la partecipazione di John Butcher e Lucie Štěpánková.
 
David Toop (1949) ha sviluppato, a partire dal 1970, una sua personale pratica che spazia tra musica e ascolto, suono e materiali. La sua attività comprende l’improvvisazione musicale, la performance, la scrittura, le sonorità elettroniche, il field recording, la curatela di mostre, la creazione di installazioni di sound art e l’opera lirica. Toop è autore di sette libri che hanno ricevuto importanti riconoscimenti critici ed è professore di Audio Culture and Improvisation al London College of Communication. Negli ultimi anni ha collaborato con Rie Nakajima, Akio Suzuki, Tania Chen, John Butcher, Elaine Mitchener, Henry Grimes, Alasdair Roberts, Thurston Moore, Ryuichi Sakamoto.

David Toop annovera tra i momenti più significativi della propria esistenza gli eventi del maggio 1968, quando partecipa all’occupazione dell’Hornsey College of Art: un’esperienza che ha avuto un’influenza sulla sua pratica sia per quanto riguarda la ricerca di un’essenziale semplicità sia per quanto concerne l’interazione tra ascolto e produzione di suoni che è alla base dell’improvvisazione. Nei suoi progetti più recenti Toop esplora le sonorità di una grande varietà di materiali, dai più semplici e quotidiani ai più sofisticati: una scelta che riflette il suo bisogno di mantenere una connessione con gli aspetti più effimeri della realtà. In questo percorso Toop trova illuminante il lavoro di Mario Merz e dell’Arte Povera. Come Toop stesso afferma, Merz “È stato uno di quei complessi e illuminanti artisti del ventesimo secolo che hanno sviluppato un nuovo linguaggio, nuovi strumenti, un nuovo modo di pensare che rivela gradualmente il suo potenziale nel comprendere la nostra difficile contemporaneità”.

In occasione di questo concerto all’interno della mostra “Igloos” di Mario Merz, David Toop invita a collaborare con lui Lucie Štěpánková, performer e compositrice di musica elettronica, nonchè sound artist, e il sassofonista John Butcher, probabilmente uno tra i più influenti musicisti nell’ambito più sperimentale dell’improvvisazione.
 
 

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