Grand Domestic Revolution goes on
Dal 05 Marzo 2015 al 19 Aprile 2015
Milano
Luogo: Careof - Fabbrica del Vapore
Indirizzo: via Procaccini 4
Orari: da lunedì a venerdì 11-19
Curatori: Martina Angelotti, Silvia Simoncelli, in collaborazione con Yolande van der Heide, da un’idea di Binna Choi e Maiko Tanaka
Enti promotori:
- Casco - Office for Art Design and Theory - Utrecht
- Ambasciata dei Paesi Bassi a Roma
- Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano
Telefono per informazioni: +39 02 3315800
E-Mail info: careof@careof.org
Sito ufficiale: http://www.careof.org
Opere e progetti di: Katerina Šedá, Matthijs de Bruijne & Domestic Workers Union Netherlands / FNV Bondgenoten, Doris Denekamp & Jimini Hignett, Helke Sander, Travis Meinolf, Angel Nevarez & Valerie Tevere, Wietske Maas, Our Autonomous Life, Ugo La Pietra, Adelita Husni Bey, Ludovica Carbotta, GDR Library e l’Archivio Video di Careof, con il contributo di AUT, Christian Nyampeta e De Rooie Rat.
The Grand Domestic Revolution è un progetto in divenire, iniziato da Casco - Office for Art, Design and Theory (Utrecht), che esplora la sfera domestica, immaginando nuove forme dell’abitare e lavorare in comune. Dal prossimo 5 marzo fino al 19 aprile a Careof saranno affrontate le nozioni di spazio urbano e città, ecologia e sostenibilità, attraverso lo sguardo della mostra itinerante The Grand Domestic Revolution (GDR) GOES ON.
Ispirata dai movimenti statunitensi del material feminism della fine del diciannovesimo secolo, che sperimentavano soluzioni comunitarie condivise in alternativa all’isolamento della vita domestica e lavorativa, GDR GOES ON coinvolge artisti, designer, domestic workers, architetti, giardinieri, attivisti e altri soggetti a sperimentare e ri-articolare la sfera domestica sfidando le tradizionali e attuali divisioni tra pubblico e privato.
In questa tappa italiana - che fa seguito a quelle di Londra, Londonderry, Lubiana, Stoccolma e Malmö - GDR GOES ON assume una nuova conformazione ed entra in contatto con materiali dell’Archivio Video di Careof e con artisti e designer italiani, creando una nuova coinvolgente visione della dimensione urbana e
domestica.
A Milano, GDR GOES ON ha affidato la realizzazione del set al collettivo di designer italiano AUT assieme all’artista Christian Nyampeta. Concepito per ospitare le opere in mostra e una serie di eventi discorsivi durante l’esposizione, questo allestimento sviluppa una nuova formulazione del concetto di “spazio abitato”, a partire dall’analisi del contesto locale e temporale che interagisce con lo spazio di Careof e la città di Milano all’affacciarsi di EXPO, e di tutte le sue possibili ripercussioni.
In che modo questa mostra serve come occasione per riflettere sull’idea di “domestico” come questione sociale? É possibile concepire una forma di domesticità collettiva?
A partire da questi punti cardine, la mostra trae spunto nell’articolazione dei suoi spazi dalle tradizioni estetiche
che emergono dalle pratiche radicali nate a Milano - e in generale in Italia - a partire dalla fine degli anni ‘60, che hanno tentato di trovare risposte alla necessità di forgiare una materialità sociale allargata. Nello specifico l’ambiente di GDR GOES ON - Milan at Careof è stato sviluppato a partire da una riflessione intorno ai modelli catartici di auto produzione divulgati da Enzo Mari all’inizio degli anni ‘70, così come alle esperienze elaborate dall’artista, architetto e designer Ugo La Pietra per definire nuove interazioni e sistemi alternativi di abitabilità dello spazio pubblico, o ancora a esperienze collettive e workshop condotti da Global Tools alla metà degli anni ‘70.
Il nucleo principale di GDR GOES ON - Milan at Careof è costituito da una biblioteca di oltre duecento volumi, raccolti nei due anni in cui il progetto è stato sviluppato a Casco: divisa in varie sezioni, presenta testi che analizzano i temi dello spazio urbano, dello spazio domestico, del lavoro, della vita quotidiana, della comunità,
della sostenibilità, dell’economia.
I lavori presentati in mostra funzionano come “attivatori” di questi temi, elaborando una riflessione nello spazio della mostra e rimandando implicitamente ai testi, che i visitatori sono invitati a consultare per costruire un proprio percorso all’interno del progetto. A fianco di lavori di artisti olandesi e internazionali già presentati nelle edizioni precedenti di GDR GOES ON - tra cui Katerina Šedá, Matthijs de Bruijne, Helke Sander, Travis Meinolf, Angel Nevarez & Valerie Tevere - sono stati invitati a contribuire a questa tappa milanese alcuni artisti italiani che lavorano sul tema della comunità e dello spazio urbano: dalle esperienze storiche di Ugo la Pietra, ai lavori più recenti di Adelita Husni Bey e Ludovica Carbotta.
In dialogo con i testi e le opere presentate nello spazio espositivo da GDR GOES ON, l’Archivio Video di Careof e il suo recente bookshop sono parte del progetto, a cui contribuiscono con una selezione di video d’artista e un gruppo di volumi in consultazione dalla sua vasta biblioteca, che rispondono alle sollecitazioni dei temi in mostra, sviluppando un punto di vista specifico, che riflette sulla produzione italiana degli ultimi anni.
Per questa occasione, inoltre, Careof ha invitato in residenza a partire dalla metà di febbraio l’artista Doris Denekamp e Jimini Hignett, per proseguire una ricerca sulla relazione tra apicoltura e spazio urbano, già iniziata in Olanda lo scorso anno che ha visto la realizzazione di una pubblicazione dal titolo If Bees are few… . A questa farà seguito nel mese di maggio una residenza dell’artista olandese Wietske Maas, che sviluppa una ricerca sul tema della sostenibilità ecologica nel tessuto urbano, mappando la presenza di flora e vegetali spontanei e il loro potenziale alimentare, in relazione con le diverse tradizioni culturali che coabitano nel territorio di Milano.
A corollario della mostra si svolgeranno nello spazio di Careof una serie di eventi discorsivi, presentazioni e screening, per espandere il dialogo tra le opere, il dispositivo della biblioteca tematica e la comunità - intesa come gruppo in divenire, che si riconfigura per ciascun evento, e accoglie al suo interno interessi, desideri e urgenze evidenziate a partire dai temi in mostra. Apre questa serie la presentazione del catalogo Grand Domestic Revolution Handbook, in occasione dell’inaugurazione, a cui nei giorni successivi faranno seguito un read-in collettivo e la proiezione della sit-com del collettivo Our Autonomous Life, per finire con due lecture performance in forma di degustazione a conclusione delle residenze di Doris Denekamp e Jimini Hignett e di Wietske Maas.
The Grand Domestic Revolution è un progetto in divenire, iniziato da Casco - Office for Art, Design and Theory (Utrecht), che esplora la sfera domestica, immaginando nuove forme dell’abitare e lavorare in comune. Dal prossimo 5 marzo fino al 19 aprile a Careof saranno affrontate le nozioni di spazio urbano e città, ecologia e sostenibilità, attraverso lo sguardo della mostra itinerante The Grand Domestic Revolution (GDR) GOES ON.
Ispirata dai movimenti statunitensi del material feminism della fine del diciannovesimo secolo, che sperimentavano soluzioni comunitarie condivise in alternativa all’isolamento della vita domestica e lavorativa, GDR GOES ON coinvolge artisti, designer, domestic workers, architetti, giardinieri, attivisti e altri soggetti a sperimentare e ri-articolare la sfera domestica sfidando le tradizionali e attuali divisioni tra pubblico e privato.
In questa tappa italiana - che fa seguito a quelle di Londra, Londonderry, Lubiana, Stoccolma e Malmö - GDR GOES ON assume una nuova conformazione ed entra in contatto con materiali dell’Archivio Video di Careof e con artisti e designer italiani, creando una nuova coinvolgente visione della dimensione urbana e
domestica.
A Milano, GDR GOES ON ha affidato la realizzazione del set al collettivo di designer italiano AUT assieme all’artista Christian Nyampeta. Concepito per ospitare le opere in mostra e una serie di eventi discorsivi durante l’esposizione, questo allestimento sviluppa una nuova formulazione del concetto di “spazio abitato”, a partire dall’analisi del contesto locale e temporale che interagisce con lo spazio di Careof e la città di Milano all’affacciarsi di EXPO, e di tutte le sue possibili ripercussioni.
In che modo questa mostra serve come occasione per riflettere sull’idea di “domestico” come questione sociale? É possibile concepire una forma di domesticità collettiva?
A partire da questi punti cardine, la mostra trae spunto nell’articolazione dei suoi spazi dalle tradizioni estetiche
che emergono dalle pratiche radicali nate a Milano - e in generale in Italia - a partire dalla fine degli anni ‘60, che hanno tentato di trovare risposte alla necessità di forgiare una materialità sociale allargata. Nello specifico l’ambiente di GDR GOES ON - Milan at Careof è stato sviluppato a partire da una riflessione intorno ai modelli catartici di auto produzione divulgati da Enzo Mari all’inizio degli anni ‘70, così come alle esperienze elaborate dall’artista, architetto e designer Ugo La Pietra per definire nuove interazioni e sistemi alternativi di abitabilità dello spazio pubblico, o ancora a esperienze collettive e workshop condotti da Global Tools alla metà degli anni ‘70.
Il nucleo principale di GDR GOES ON - Milan at Careof è costituito da una biblioteca di oltre duecento volumi, raccolti nei due anni in cui il progetto è stato sviluppato a Casco: divisa in varie sezioni, presenta testi che analizzano i temi dello spazio urbano, dello spazio domestico, del lavoro, della vita quotidiana, della comunità,
della sostenibilità, dell’economia.
I lavori presentati in mostra funzionano come “attivatori” di questi temi, elaborando una riflessione nello spazio della mostra e rimandando implicitamente ai testi, che i visitatori sono invitati a consultare per costruire un proprio percorso all’interno del progetto. A fianco di lavori di artisti olandesi e internazionali già presentati nelle edizioni precedenti di GDR GOES ON - tra cui Katerina Šedá, Matthijs de Bruijne, Helke Sander, Travis Meinolf, Angel Nevarez & Valerie Tevere - sono stati invitati a contribuire a questa tappa milanese alcuni artisti italiani che lavorano sul tema della comunità e dello spazio urbano: dalle esperienze storiche di Ugo la Pietra, ai lavori più recenti di Adelita Husni Bey e Ludovica Carbotta.
In dialogo con i testi e le opere presentate nello spazio espositivo da GDR GOES ON, l’Archivio Video di Careof e il suo recente bookshop sono parte del progetto, a cui contribuiscono con una selezione di video d’artista e un gruppo di volumi in consultazione dalla sua vasta biblioteca, che rispondono alle sollecitazioni dei temi in mostra, sviluppando un punto di vista specifico, che riflette sulla produzione italiana degli ultimi anni.
Per questa occasione, inoltre, Careof ha invitato in residenza a partire dalla metà di febbraio l’artista Doris Denekamp e Jimini Hignett, per proseguire una ricerca sulla relazione tra apicoltura e spazio urbano, già iniziata in Olanda lo scorso anno che ha visto la realizzazione di una pubblicazione dal titolo If Bees are few… . A questa farà seguito nel mese di maggio una residenza dell’artista olandese Wietske Maas, che sviluppa una ricerca sul tema della sostenibilità ecologica nel tessuto urbano, mappando la presenza di flora e vegetali spontanei e il loro potenziale alimentare, in relazione con le diverse tradizioni culturali che coabitano nel territorio di Milano.
A corollario della mostra si svolgeranno nello spazio di Careof una serie di eventi discorsivi, presentazioni e screening, per espandere il dialogo tra le opere, il dispositivo della biblioteca tematica e la comunità - intesa come gruppo in divenire, che si riconfigura per ciascun evento, e accoglie al suo interno interessi, desideri e urgenze evidenziate a partire dai temi in mostra. Apre questa serie la presentazione del catalogo Grand Domestic Revolution Handbook, in occasione dell’inaugurazione, a cui nei giorni successivi faranno seguito un read-in collettivo e la proiezione della sit-com del collettivo Our Autonomous Life, per finire con due lecture performance in forma di degustazione a conclusione delle residenze di Doris Denekamp e Jimini Hignett e di Wietske Maas.
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