I multipli secondo Isgrò

© Ph. Lorenzo Palmieri | Emilio Isgrò

 

Dal 18 Novembre 2017 al 26 Novembre 2017

Milano

Luogo: La Triennale di Milano

Indirizzo: viale Alemagna 6

Orari: da Martedì a Domenica 10.30-20.30. La biglietteria chiude un'ora prima

Curatori: Marco Bazzini

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39.02.724341

E-Mail info: info@triennale.org

Sito ufficiale: http://www.triennale.org



Il tema dell’arte civile, caro a Emilio Isgrò, è alla base di tutte le opere presenti in mostra che partono dall’assunto del multiplo, opera democratica per eccellenza che consente attraverso la moltiplicazione di divulgare la sua arte e il suo messaggio. Il multiplo secondo Isgrò non è un’opera ripetuta ma nasce sempre con una grande autonomia e di questa conserva l’effetto nell’artigianalità del manufatto.

Mediterranee – Lettere dal Mare
 (2013); Seme Mediterraneo (2015); i recenti Mondoquadro e Mondo di Vetro, oltre alle Tavole della legge; sono tutte opere che nella loro diversità testimoniano la funzione dell’artista nella società contemporanea, un principio che Isgrò ha sempre rispettato in oltre cinquant’anni di carriera. Infatti, con questi multipli l’artista siciliano torna a parlare dello squilibrio sociale presente nella nostra società e rafforza quel messaggio di impegno civile che da sempre lo ha contraddistinto per l’autenticità del suo fare arte. Per Isgrò la funzione dell’arte è quella di segnalare la crudezza della società, di non nasconderla e non abbellirla. Infine le serie dei Semi in ceramica realizzati appositamente in occasione di quest’esposizione vuole potenziare le tematiche espresse nel Seme dell’Altissimo, il seme come simbolo globale di rinascita. Il Seme che dal 18 novembre 2017 ha trovato la sua collocazione definitiva nell’area adiacente alla Triennale di Milano grazie alla sponsorizzazione di Editalia.

I multipli per Isgrò sono una possibilità creativa che nella loro univocità e unicità sono in grado di attrarre un pubblico più ampio. Un modo per ampliare sempre più la partecipazione di quanti credono che l’arte possa contribuire a creare un mondo diverso in quanto l’arte è, come dice l’artista, “la più alta forma di politica che mette gli uomini in contatto tra loro, mentre la cattiva arte e la cattiva politica tendono a dividerla”.

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