Il Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli

Inaugurazione Il Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli, Palazzo Marino, Milano I Ph. PietroCassini

 

Dal 3 December 2025 al 11 January 2026

Milano

Luogo: Palazzo Marino

Indirizzo: Piazza della Scala 2

Orari: Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura) Chiusure anticipate – aperture posticipate 7 dicembre chiusura ore 12.00 (ultimo ingresso alle ore 11.30) 24 e 31 dicembre 2025 chiusura ore 18.00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura) Festività 8, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio aperti dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30) 25 dicembre aperti dalle 14,30 alle ore 18,30 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)

Enti promotori:

  • Comune di Milano - Cultura

Costo del biglietto: Ingresso libero con visite guidate gratuite

Telefono per informazioni: 800167619

E-Mail info: serviziculturali@civita.art

Sito ufficiale: http://https://www2.comune.milano.it/web/mostrapalazzomarino


Torna dal 3 dicembre la grande mostra di Natale a Palazzo Marino, l’appuntamento ormai tradizionale che ogni anno regala ai milanesi e ai turisti un’esposizione straordinaria, gratuita, allestita in Sala Alessi, il grande e storico salone di rappresentanza del Comune di Milano.

Fino all’11 gennaio 2026, sarà possibile ammirare uno dei più grandi capolavori del Rinascimento italiano: il Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli, opera del Quattrocento che raramente ha lasciato la sua sede originaria nella chiesa di San Martino Vescovo a Monte San Martino (Macerata). La complessa “macchina” pittorica, datata intorno al 1490, è composta da dieci tavole con una predella raffigurante Cristo benedicente tra i dodici apostoli. Al centro, la Vergine con il Bambino evoca il Mistero natalizio, offrendo ai visitatori un’esperienza artistica e spirituale di grande intensità.

“La mostra di Natale a Palazzo Marino è un appuntamento tradizionale e molto atteso dai milanesi, e quest’anno abbiamo l’onore di accogliere un capolavoro del Rinascimento italiano raramente visibile come il Polittico di Monte San Martino. Un’opera unica dei fratelli Crivelli composta da dieci tavole, per la prima volta nuovamente riunito per l’esposizione in Sala Alessi. È un dono che Milano fa ai cittadini e ai suoi visitatori: un’esperienza artistica e spirituale che unisce bellezza, storia e conoscenza, e che testimonia ancora una volta la capacità della nostra città nel valorizzare i grandi patrimoni del Paese. Uno spirito che si ritrova anche quest’anno con l’iniziativa ‘Natale nei borghi’, alla scoperta dei tesori storico-artistici custoditi nei quartieri più periferici della città”, dichiara Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura di Milano.

“Intesa Sanpaolo è lieta di rinnovare la propria presenza, al fianco del Comune di Milano, nella realizzazione della mostra natalizia che quest’anno offre ai visitatori l’opportunità di conoscere e ammirare un capolavoro del patrimonio artistico marchigiano: il Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli, opera affascinante per la sua ricchezza di ori e dettagli raffinati”, afferma Giovanni Bazoli, Presidente Emerito Intesa Sanpaolo. “ La tradizionale iniziativa di Palazzo Marino amplia l’offerta espositiva della città, che grazie all’impegno congiunto delle istituzioni pubbliche e private, propone in questa fine d’anno due importanti mostre dedicate alla stagione neoclassica a Palazzo Reale e alle Gallerie d’Italia”.

“La collaborazione tra Rinascente e Comune di Milano per la realizzazione della tradizionale mostra natalizia a Palazzo Marino racconta come Rinascente si ponga come curatore di un ecosistema culturale e relazionale. Coniugando heritage, servizio e senso del luogo, gli store Rinascente non sono semplici punti vendita, ma media esperienziali promotori di bellezza. Portiamo il nostro impegno in tutto il Paese per essere agenti attivi di diffusione culturale, incarnando appieno il manifesto Keep It Beautiful: rispetto, creatività, emozione, ricerca e diversità sono i valori che ci guidano”, conclude Mariella Elia, Managing Director di Rinascente.

Nei suoi oltre cinque secoli di storia, il polittico è stato spostato solo tre volte: Ancona 1950, Fermo 1951 e Venezia 1961. L’allestimento a Milano rappresenta dunque un evento di rilievo straordinario, reso possibile grazie a un articolato lavoro di collaborazione istituzionale e culturale tra enti e amministrazioni. Prodotta e promossa dal Comune di Milano, Arcidiocesi di Fermo e Intesa Sanpaolo, Il Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli è un progetto di Palazzo Reale e Gallerie d’Italia, in collaborazione con il Comune e la Parrocchia di Monte San Martino, realizzato da Civita Mostre e Musei con il sostegno di Rinascente. Curata da Giovanni Morale e Marcello Smarrelli, l’esposizione rientra nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Il catalogo, che include saggi introduttivi e di approfondimento, oltre alle schede delle opere, è edito da Allemandi.

I fratelli Crivelli erano originari di Venezia, crocevia commerciale e artistico del Quattrocento insieme a Firenze. I collegamenti tra la Repubblica veneziana, le coste adriatiche e i centri manifatturieri dell'Appennino umbromarchigiano favorivano gli scambi e il movimento di artisti. Carlo e Vittore Crivelli soggiornarono infatti anche a Zara, una delle principali città della Dalmazia, che in quel periodo era sotto il dominio veneziano, ma operarono prevalentemente nelle Marche. Qui realizzarono, di solito lavorando separatamente, numerosi polittici dorati, in maggioranza conservati oggi in importanti musei nazionali e internazionali.

Il polittico della chiesa di Monte San Martino è l'unica opera realizzata insieme dai due fratelli: avviato da Carlo, che interruppe il lavoro per motivi sconosciuti, l’altare fu completato successivamente dal fratello minore. L’esposizione a Milano consente quindi sia di apprezzare la maestria di Carlo, sia di riscoprire la figura meno nota di Vittore, costituendo un’importante occasione di approfondimento per studiosi e pubblico.

Milano è profondamente “crivellesca”, soprattutto grazie a Napoleone che ordinò il trasferimento dall’Italia centrale di molte tavole di Carlo Crivelli: una quindicina di queste sono custodite alla Pinacoteca di Brera, due si trovano al Castello Sforzesco e altre due al Museo Poldi Pezzoli, testimonianza della lungimiranza collezionistica di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Fu quindi il periodo storico napoleonico a portare a Milano le opere di un autore allora poco conosciuto che oggi è entrato a far parte del patrimonio culturale cittadino, e proprio a questo periodo sono dedicate a Milano due importanti mostre, aperte anche durante le festività natalizie: una monografica a Palazzo Reale su Andrea Appiani, ‘primo pittore’ di Napoleone ed epigono del Neoclassicismo a Milano, esponente di rilievo della Pinacoteca proprio quando arrivarono le tavole di Crivelli; e una mostra alle Gallerie d’Italia su “Milano Capitale”, che rievoca il periodo napoleonico in Italia (1796-1815), epoca di profonde trasformazioni politiche, economiche e sociali che segnarono anche il mondo dell’arte. Roma, custode del patrimonio antico, rimane la capitale universale delle arti, mentre Milano, cuore politico e culturale del Nord e sede del Regno d’Italia, diventa un vivace centro di innovazione artistica. L’esposizione celebra il dialogo tra queste due città, simboli di una straordinaria stagione creativa, sospesa tra l’eredità del passato e le aspirazioni dell’Europa moderna.

L’allestimento scenografico è ideato dall’architetto Corrado Anselmi e prevede una vera e propria macchina visiva posta al centro della Sala Alessi, pensata come un elemento autonomo rispetto all’ambiente che la ospita. Questa scelta consente una fruizione dinamica e circolare, offrendo al pubblico due momenti distinti di incontro con l’opera. In un primo percorso, all’interno di uno spazio volutamente semibuio, il visitatore è accolto da una grande struttura espositiva che si apre come una libreria luminosa: una sequenza di immagini ad alta definizione dei dettagli del Polittico dei Crivelli, che si accendono progressivamente, guidando lo sguardo attraverso i principali temi iconografici e storici. È un’esperienza immersiva che non mostra l’opera nella sua totalità, ma ne rivela la finezza dei particolari, invitando a una visione più lenta e consapevole. L’intento è quello di educare lo sguardo, favorendo una comprensione profonda del linguaggio pittorico dei Crivelli, in cui ogni dettaglio assume valore narrativo e simbolico. Solo al termine di questo percorso, il pubblico giunge davanti al Polittico nella sua integrità, collocato in una grande nicchia di luce diffusa che evoca le proporzioni e l’atmosfera della cappella originaria di Monte San Martino. La visione d’insieme dell’opera, dopo l’esperienza analitica dei singoli dettagli, diventa così un momento di sintesi e di emozione: un ritorno all’unità dopo l’osservazione, un modo per restituire a ciascun visitatore un rapporto personale, consapevole e rinnovato con questo capolavoro.

I visitatori saranno accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che li accompagneranno in visite guidate gratuite.

“Natale nei borghi” torna anche quest’anno grazie alla collaborazione tra Comune di Milano, Associazione Antichi Borghi Milanesi – ideatrice dell’iniziativa – e Civita Mostre e Musei, con un ricco programma di visite guidate gratuite che dal 13 dicembre al 4 gennaio accompagneranno cittadini e turisti alla scoperta di 19 siti storico-artistici distribuiti nei nove Municipi. L’iniziativa, nata con l’obiettivo di valorizzare borghi, chiese, santuari, abbazie e antichi oratori della città, propone itinerari culturali dedicati alle opere legate alla Natività, all’Adorazione dei Magi e alla Sacra Famiglia, dal Medioevo al Novecento. Un’occasione per riscoprire capolavori dell’arte figurativa custoditi nei quartieri più periferici ma anche nei nuclei storici, restituendo centralità ai luoghi identitari della Milano meno conosciuta. Novità dell’edizione 2024-2025 è l’approfondimento dedicato ad alcuni tra i più antichi borghi oggi inglobati nella città moderna – come Figino, Monluè, Trenno – le cui vie, case e architetture conservano ancora il carattere tipicamente meneghino dei secoli passati. Idealmente il percorso inizia con il Municipio 1, dopo Palazzo Marino, si prosegue con la visita alla chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso (XV–XVI secolo), scrigno di opere di grande pregio. Tra queste, la Madonna con il Bambino tra i santi Rocco e Giovanni Battista adorati da un devoto del Bergognone e la Sacra Famiglia con san Gerolamo di Paris Bordone. Di grande impatto gli affreschi della cupola di Andrea Appiani (1792–1795), con ottantasei figure, insieme ai pennacchi con gli Evangelisti e ad altri interventi pittorici che arricchiscono il complesso. Tra i luoghi più significativi dell’edizione di quest’anno, due esempi di tutela civica: Santa Maria alla Fonte (nota anche come Chiesa Rossa) e San Protaso al Lorenteggio, salvate grazie alla mobilitazione dei residenti e oggi testimoni del valore storico e comunitario dei quartieri.

Per il Novecento architettonico, spiccano la chiesa della Madonna dei Poveri a Baggio, capolavoro di Figini e Pollini, e San Michele Arcangelo e Santa Rita nel quartiere Mazzini. Ritornano nel programma le visite alla Certosa di Garegnano, all’abbazia di Chiaravalle, a San Cristoforo sul Naviglio e a Santa Maria Bianca della Misericordia al Casoretto, che conserva un trittico di Giovanni Ambrogio Bevilacqua detto il Liberale, in dialogo con il Polittico di Monte San Martino dei fratelli Crivelli, attualmente esposto a Palazzo Marino.

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